giovedì 2 agosto 2012

Il giusto e l'ingiusto


2 agosto 1980: vacanza su di un’isola greca. Sole, mare, pensieri leggeri. Poi un anziano signore che mi prende per mano, mi invita ad entrare in casa e mi indica il televisore.
Sullo schermo scene di guerra: è la stazione di Bologna, devastata da un attentato. Una carneficina in una giornata d’estate. Il pensiero agli amici che stavano partendo in quei giorni, ad affetti speciali che salivano sui treni per il Sud. Dolore e lacrime.
2 agosto 2012, ore 8. Sono in libreria. Tra poco partirà la manifestazione che porta alla stazione, a quell’orologio fermo alle ore 10,25, testimone di una strage che deve rimanere nella memoria collettiva.
In libreria tra gli scaffali cerco libri che raccontino ai ragazzi di legalità e giustizia.
La scelta cade su tre proposte diverse:

La legalità raccontata ai ragazzi, un percorso tra indagini, corruzione, mafia, carcere e ordine pubblico. In catalogo per Giunti Junior il libro è un’importante lezione di civiltà affidata alla penna di Achille Serra, ex capo della Digos, prefetto, ora senatore della Repubblica. Un percorso che alterna episodi autobiografici a riflessioni su come può essere combattuto il crimine.


Io e la giustizia è un piccolo libro tascabile scritto da Mario Corte, pubblicato da Emme Edizioni nella collana “Io e gli altri”. Cos’è la legge? Perché si parla di reati e di necessità di giustizia? E di tribunali e magistratura? Risposte semplici, chiare, alle domande poste. Uno strumento per cercare di capire come funziona la società.


La Giustizia a piccoli passi, arriva dall’editore francese Actes Sud, in Italia è uscito per i tipi di Mottajunior. Il libro scritto da Maud Hoestlandt e illustrato da Nicolas Hubesch, prende per mano bambini e ragazzi e li conduce dentro i palazzi di giustizia, nelle aule dei legislatori, nel dedalo dei codici. Un viaggio che approda alla giustizia per l’infanzia, al tribunale dei minori, a quelle istituzioni preposte a proteggere le vittime e a punire i colpevoli.
Oggi 2 agosto 2012 l’invito è quello di crearsi una piccola biblioteca che recuperi l’antica educazione civica, come condizione prima del vivere civile, in una società libera e sicura.
Silvana Sola

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