venerdì 2 luglio 2010

Il romanzo storico: intervista a Paolo Ravelli

Paolo, senior bookseller presso la libreria per ragazzi Giannino Stoppani, al momento di diventare libraio, nel 1998, aveva sostenuto una dozzina di esami alla facoltà di Storia dell’Università di Bologna. La Storia era la sua passione, sin da ragazzo. “In viaggio obbligavo mio padre ad attraversare in macchina i centri storici delle città per godere delle chiese, dei palazzi e dell’arte monumentale.”
E’ esperto di storia antica e ama con devozione la storia italiana. Spesso viene invitato da gruppi molto esigenti per visite alle città d’arte. Mantua eum genuit...

Si legge il romanzo storico?
Nella nostra libreria abbiamo dedicato uno scaffale al genere, a mio avviso in grande ripresa. Ha un suo pubblico di affezionati fra i ragazzi e, comprensibilmente, viene suggerito dagli insegnanti.

Cosa proponi?
Dipende dall’età del lettore. I romanzi di Teresa Buongiorno tutti e sempre. Teresa ha splendide descrizioni, è coinvolgente, cattura il lettore con facilità, intreccia invenzione e verosimiglianza con la sua lingua, bellissima, pulita, precisa.

Quindi la scrittura italiana per ragazzi ama la Storia.
Basti pensare a Bianca Pitzorno, storica archeologa. Oltre a La bambina col falcone, Sulle tracce del tesoro scomparso, la sua riscrittura di Boccaccio può essere ascritta al filone storico. Un altro grande che al romanzo storico ha dedicato tanto lavoro è Milo Milani, da Efrem soldato di ventura, a Udilla. Mi piace la coppia Lavatelli-Vivarelli così come ho apprezzato i due romanzi di Daniela Morelli.

Ti vengono in mente altri italiani?
Il lavoro di coppia di Stefano Bordiglioni e Rita Aglietti. Trovo interessante la serie etrusca di Luisa Mattia.

Una serie etrusca?
I misteri di Teo, libri di indagine ambientati fra gli Etruschi, da mettere vicini a Ragazzo etrusco di Teresa.

E i classici?
Sir Walter Scott è un gigante. Vorrei nuove edizioni di La freccia nera e de I tre Moschettieri di Dumas.

Io di Robert Louis Stevenson aggiungerei Il principe Otto, specialmente per gli adolescenti. E fra gli stranieri?
Aspetto che si ristampi L’occhio del sole, ambientato nella Biblioteca di Alessandria con protagonista quella gran donna che amiamo. Un altro bellissimo romanzo è Le torri di Granada edito dalla San Paolo.

Ricordo il tuo entusiasmo contagioso quando uscì, nel 2007. Lo lessi volentieri. Ho saputo poi che in Inghilterra Geoffry Trease è un classico moderno molto letto dai ragazzi. Pubblicò Le torri di Granada nel 1966 e due anni prima aveva pubblicato A Thousand for Sicily, pensa che ghiottoneria per il nostro povero 150°!
Soffro all’idea di questa nostra Italia, negletta nella lettura. Ho apprezzato l’editore Laterza con i suoi libri di Duby, le Goff. E saluto vivamente la ristampa di La terribile storia di Nerone, raccontata da Andrea Giardina, con i disegni di Emanuele Luzzati, arricchita da una premessa dello stesso Giardina datata maggio 2010.

Ti ricordi l’americana Karen Chusman?
Certo! Quella straordinaria di Matilda Bone e Catherine. Il Medioevo era raccontato proprio bene. I suoi libri sono spariti, speriamo che in questi tempi di recuperi vengano riportati in vita.
In America è in uscita un suo nuovo lavoro ambientato nell’Inghilterra elisabettiana.
Da non dimenticare la bambina vittoriana di Jacqueline Wilson in Facciamo che ero Lotti.
Ci sono altri romanzi orientati alla Storia che finiscono nel Fantasy per ragioni di mercato, di impacchettamento nelle collane. Succede di tutto: Nils Holgersson di Selma Lagerlof, scritto come libro di geografia, è finito nelle grinfie dorate del Fantasy!

Hai finito con la Storia, vuoi passare alla Geografia?
No, c’è anche Betsy e l’imperatore. Ha una copertina bellissima, ovviamente americana.
Aspettiamo il film che vede Al Pacino nei panni di Napoleone e Dakota Fanning in quelli della quattordicenne Betsy.

A cura di Grazia Gotti

1 commento:

  1. Questo commento solo per portare una piccola esperienza di lettore. Da ragazzo ho cominciato a leggere da solo, i libri che mi consigliava la scuola avevano poco appeal, e andavo in libreria o alla biblioteca di quartiere cercando di farmi consigliare dalle copertine. Dopo qualche lettura di "Oscar Mondadori per ragazzi" e dei gialli per ragazzi (sempre Mondadori) mi sono imbattuto in alcuni romanzi storici che per quattro o cinque anni mi hanno molto appassionato e hanno rafforzato il mio rapporto con i libri. Si tratta dei romanzi di Bruno Tacconi ("Lo schiavo Hanis", "La vergine del sole", "Il medico di Gerusalemme"...). Probabilmente dei polpettoni storici, non ho mai più avuto occasione di rileggerli o di sfogliarli, ma negli anni della scuola media mi fecero "stare nella lettura" più di "Civiltà sepolte" di Ceram che la professoressa si ostinava a consigliarmi.
    Livio Vianello

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