La scrittrice inglese Gillian Cross ha vinto la Carnegie Medal nel 1990 con il romanzo Wolf e nel 1992 ha pubblicato The Great Elephant Chase, che si è aggiudicato lo Smarties Prize e il Whitbread Children’s Novel Award. Oggi con il titolo Caccia al grande elefante, la strana storia che ha per protagonista un grande elefante indiano in viaggio da Pittsburgh verso ovest a bordo di una chiatta sul fiume Ohio, la leggiamo nella bella traduzione di Pier Paolo Rinaldi nella collana San Paolo “l’avventura della mente e del cuore”. Insieme a Khush, l’elefante, viaggiano due adolscenti, Cissie, proprietaria dell’elefante ereditato dal padre, e Tad, orfano trovatosi per accidente in questa avventura.
L’atmosfera del racconto è strampalata, avventurosa e lirica insieme. Via via che leggevo, la relazione uomo-elefante prendeva forma, soffrivo per le fatiche dei ragazzi e per la zampa infiammata di Khush.
C'è un’immagine di Gregory Colbert che riassume la relazione bambino-elefante in modo definitivo. L’avevo ammirata alla mostra veneziana di un decennio fa, oggi la rivedo alla luce della storia di Khush, e penso che la letteratura per ragazzi, quella di qualità, sia un luogo prezioso, da difendere con ardore, da tutelare e da promuovere con impegno e passione.
Grazia Gotti
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