Sembra uscire dal passato la storia di Amsy, dai tempi in cui la parola schiavitù e il continente Africa ci riportavano le immagini di uomini e donne in catene pronti per essere ammassati nella stiva di una nave, destinati alle piantagioni di cotone del Nuovo Continente.
Invece Amsy è una figura del presente, un ragazzino dodicenne che, nel Niger del nuovo millennio, vive schiavo dei Tuareg, il popolo nomade del deserto.
Amsy e la sua famiglia subiscono l’assenza di libertà come naturale, una condizione scritta, inevitabile: nella vita esistono i padroni e gli schiavi.
Ma l’immutabilità del proprio destino viene messa in discussione quando compare Mouhamed, membro di un’associazione che si batte per la liberazione degli schiavi e per l’integrazione nella vita civile.
Amsy scappa dall’accampamento, è accolto in una famiglia, frequenta la scuola e lentamente matura la consapevolezza della possibilità di un’esperienza diversa.
La storia si conclude felicemente: la famiglia di Amsy è resa libera nel rispetto delle leggi che aboliscono la schiavitù.
Il libro Libero!, uscito in Francia, per Bayard, nel 2008, oggi in catalogo per San Paolo, porta la firma di Dominique Torrès, giornalista francese, regista di documentari, fondatrice del Comitato contro la schiavitù moderna.
Un testo breve, forte nel contenuto, un racconto scritto per dichiarare, ai ragazzi, storie dell’invisibile, per affermare il diritto dell’uomo alla libertà e alla dignità in ogni luogo, ad ogni latitudine, nel nostro tempo, perché, come dice l’autrice” è necessario informare i giovani affinché trasmettano il messaggio, prendano il testimone, continuino la lotta.”
Silvana Sola
Nessun commento:
Posta un commento