E’ arrivato da pochi giorni il nuovo libro di Anne-Laure Bondoux, in catalogo per San Paolo. In Francia ha già ottenuto moltissimi riconoscimenti. Figlio della fortuna è un libro importante, perfettamente in linea con lo spirito della collana: è un’avventura della mente e del cuore. Nel Caucaso degli anni novanta, scosso da conflitti continui, in una geografia che, dopo la fine del regime sovietico, ridefinisce confini, riassegna nomi, ma fatica a trovare un assetto pacifico, si muovono una donna e un ragazzino.
Chi sono? La storia ci dice che il bambino, scampato ad un disastro ferroviario, è francese e che la sua accompagnatrice è colei che lo ha salvato. Che sono in fuga da un luogo all’altro, braccati da milizie di colori diversi, profughi, alla ricerca perenne di una possibile casa.
E poi la storia aggiunge fatti, apre cassetti segreti, srotola, piano, nuove verità: la corsa per la sopravvivenza diventa un viaggio che, dal Caucaso dai nomi complessi, porta, attraverso Russia, Moldavia, Ungheria e Germania, verso la Francia, alla ricerca di una madre tante volte raccontata e immaginata.
Ma nulla è come sembra e ciò che ieri era certezza diventa dubbio, le relazioni si interrompono, il paese mitizzato è un luogo avaro di affetti, ma rispettoso delle Convenzioni dei diritti dell’infanzia. Blaise- Kumail si ritrova cittadino francese, ma senza la sua Galya, mamma putativa morbida e rassicurante, al fianco e i dubbi rimasti senza risposta lo portano a mettersi in viaggio verso la destinazione di partenza, alla ricerca di un pezzo di vita rimasto tra le montagne del Caucaso.
Silvana Sola
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