È apparso ieri sul Corriere della Sera un intervento dal titolo Meglio che i libri vadano al lettore, a firma di Fiorenza Mursia, presidente di Ugo Mursia Editore. Si parla di crisi economica e crisi ideale.
Sulla crisi economica un editore non ha voce in capitolo, su quella ideale sì, dice l’editore erede della grande tradizione Mursia. La memoria va ai libri per ragazzi Mursia e pensiamo a Salgari e Verne, a Milo Milani, ai classici della collana “Corticelli”, a Giana Anguissola, autrice amata dai lettori italiani, amica di Giancarla Re Mursia, madre di Fiorenza, che portò a termine Aniceto che l’Anguissola, ammalata, scriveva in ospedale. Anche Anthony Browne con il suo Orsetto e i cacciatori aveva trovato accoglienza nella storica casa editrice che Ugo Mursia, il padre di Fiorenza, guidava con la predilezione per il mare e i libri sull’argomento.
C’era anche una bella collana per l’ascolto con le vecchie cassette: Eine Kleine Nachtmusik, Mozart con una favola, Rossini illustrato da Luzzati… Fiorenza Mursia non parla di libri e di autori, tantomeno di illustratori, lei parla di mercato, di sole duemila librerie in Italia, solo nei grandi centri urbani, “la metà sono di catena e omologate su logiche serrate di marketing”. Sottolinea che in Italia ci sono ottomila Comuni, e che al Sud come in certe valli del Nord è difficile trovare i libri. Ecco la ragione per la quale la vendita on line è cresciuta del 22% in un anno. In questo scenario Fiorenza Mursia afferma di aver deciso di “mettere in movimento” la sua casa editrice e ha per l’occasione attrezzato un tir che girerà l’Italia per portare i libri ai lettori. Il progetto si chiama MursiaPasspartù ed approderà a Crema il 16 gennaio per poi proseguire in un itinerario di 2000 chilometri. Arriva il tir, si apre ed ecco libri, postazioni con computer, spazio presentazioni e persino lo spazio per gli aperitivi. Si insiste sull’essere fuori dagli schemi, di idee nuove, di tanti buoni propositi come quello di “democratizzare” i premi letterari, dando la parola ai lettori. Da libraia avrei preferito un pronunciamento da editrice: programmi editoriali, ristampe, nuovi libri, nuovi autori, illustratori di qualità, ingredienti sempre validi per vincere la crisi, prodotti doc a km zero. Per un felice esempio di libri sulle ruote vedi Ottimomassimo, la prima libreria itinerante per ragazzi, attivo dal 2006. Con l’augurio di veder nascere tante librerie stanziali in tanti comuni italiani, con i migliori libri di tutti gli editori.
Grazia Gotti
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