mercoledì 2 dicembre 2009

Geografie di colori















“Mangerei i colori ogni volta che apro un nuovo vasetto (mi batte il cuore, davvero!) e il colore è lì, denso, cremoso, turgido… “prendimi, prendimi, mangiami, mangiami!”… ogni colore lo dice (e provoca) in modo diverso! Li spalmerei sul pane, persino, come la nutella che amo, sulla mollica alta e spumosa del pane di Altamura, quello con la crosta dura. E lo mangerei d’un fiato, il fiato trattenendo e non importa di morire, di fronte a tanto godimento…”
Vittoria, come dichiarano le sue parole, è sempre piena di colori: i colori dei suoi vestiti, i colori che si spandono sulle pagine dei libri che illustra o dei quali è autrice, i colori dei suoi pensieri, i colori della sua voce che riporta, morbida, una precisa provenienza geografica.
Ed è alla geografia, ad una geografia fatta per allargare i confini, che guarda Vittoria Facchini quando si immagina le figure per il testo scritto da Gianni Rodari, Uno e sette.
E i suoi orizzonti sono talmente ampi, le parole di Rodari così forti ed evocative, che dalla sua tavolozza escono suggestioni infinite, tante, troppe per essere contenute nelle pagine di un solo libro.
E le figure che non hanno trovato casa nel volume Emme Edizioni ora sono sulle pareti di una Libreria speciale a Bisceglie, una libreria dal nome facile/difficile, Ooompa Loompa, nome evaso dalla prosa di un Roal Dahl impegnato a raccontare la fabbrica di cioccolato.
E come le invenzioni del grande scrittore anglossassone le figure di Vittoria creano stupore, meraviglia. La meravigla regalata da albi illustrati perfetti, voluti da Fatatrac, pieni di gioia infantile, libri che raccontano i maschi e le femmine, o una sessualità tenera e svelante, e un amore, gigantesco, infinito, che da Paolo e Francesca arriva ai muri incisi di tutte le città del mondo. Vittoria Facchini riesce a creare personaggi unici, diversi da tutti gli altri, divertiti e divertenti, ironici e profondi, capaci di raccontare la gioa, ma anche la malinconia.
Sono il suo modo di descrivere il mondo, un modo onesto, sincero, aperto, leggero ma mai superficiale.
Tra le fatiche recenti Sara sarà, presente nel catalogo Lapis: un libro, in cui l’illustratrice pugliese, racconta quattordici varianti della stessa bambina alle prese con le situazioni più diverse. Chi è Sara? E chi sarà?
Domanda che rimane volutamente aperta, aperta come le possibilità di incontrare Vittoria Facchini nel suo lavoro o in carne ed ossa, esempio di illustratore reale, alla manifestazione romana PiùLibriPiùLiberi, nell'esposizione Figure per un cantastorie, nuova mostra omaggio al grande Gianni Rodari.
Silvana Sola

Uno e sette
tuTTi uguali, TuttI diversi
fino al 27 dicembre dalle 8 alle 13 e dalle 17 alle 21
Libreria Oompa Loompa
Via Cardinale dell'Olio 18
Bisceglie

1 commento:

  1. Una mostra solitamente si fa con "i capolavori", ma se si vuol mostrare come nascono i disegni, se si vogliono mostrare i tormenti degli illustratori basta chiedergli di poter spiare nei cassetti, tra le prove che fanno e rifanno per arrivare a quel disegno lì.
    Abbiamo chiesto a Vittoria Facchini, con la presunzione che la filologia oltre che dei testi può e deve occuparsi anche dell'arte visiva, di lasciarci guardare gli inediti, le bozze.
    Abbiamo mostrato ai piccoli e grandi visitatori della mostra che un disegno quando nasce non sempre è bello, che i pesci difficilmente si lasciano prendere per la coda, che le parole, i colori, le immagini vanno scelte, coccolate, misurate e verificate perchè tutto alla fine possa avere il suo spazio esatto.
    Un percorso importante quello della "creazione" creativa che potrebbe aiutare a comprendere come il tempo debba scorrere lentamente, senza affanno.
    Grazie Vittoria, per averci permesso di guardare nei tuoi cassetti, grazie per averci mostrato oltre ai tuoi "capolavori" la fatica di un lavoro che è passione, armonia e bellezza.

    Agata
    Libreria Oompa Loompa

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