martedì 1 dicembre 2009

Poemi e figure

Dopo la politica, la cultura, la società, la letteratura, l’editore Donzelli si è affacciato al mondo del fiabesco e a quello dell’illustrazione.
Lo ha fatto con libri diversi che aprivano, ogni volta, nuove porte: ha invitato il lettore ad andare oltre la lettura dei testi e a guardare le figure.
A Guardare le figure, proprio come ci suggerisce il professor Antonio Faeti nel suo saggio einaudiano, a guardare le figure in un accezione pedagogica, conoscitiva, per allargare gli orizzonti, per scoprire scenari sconosciuti.
“Educare al visivo: si può fare solo attraverso la proposta di una molteplicità di linguaggi…” ricordava il grande Bruno Munari.
E l’ultima fatica del catalogo Donzelli è capace di fondere questi pensieri:
Favole a colori ci sottopone, in una traduzione brillante, mai scontata, che porta la firma di Maria Vidale, i testi di Jean De La Fontaine affiancati ad alcune goauches originali delle opere realizzate, tra il 1926 e il 1927, da Marc Chagall, ispirate al grande poeta e letterato francese del Seicento.
Un patrimonio che sembrava disperso, recuperato attraverso un immenso lavoro ad opera di curatori e di istituzioni museali, diventato un importante catalogo, per volontà della Réunion des Musées Nationaux, nel 1995, in occasione di una grande mostra.
Ed è alle opere raccolte in quel catalogo che attinge Carmine Donzelli per realizzare il bellissimo volume: cigni dal collo lungo, leoni, asini, tori, rane e pappagalli, moscerini, corvi, aquile, gatti e scrofe, un bestiario che ci riporta l’opera di Marc Chagall, che svela un immaginario che rischiava di perdersi tra collezionisti di tutto il mondo, perché l’editore che, nel 1926, aveva commissionato all’artista russo il lavoro sulle favole di La Fontaine, lo ritenne “troppo russo e troppo ebreo” per cui non adatto ad essere editato.
Oggi, dalla nota dell’editore:
“E’ ancora possibile, per un lettore contemporaneo, leggere con il piacere della freschezza le favole di La Fontaine? (…) La Fontaine conosce qui una sua nuova stagione, in lingua italiana. Se sarà una stagione fortunata, lo decideranno i lettori.”
Silvana Sola

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