Ho aspettato un anno prima di dedicarmi alla lettura di Before Green Gables, il prequel pubblicato nel 2008 da Puffin, in occasione del centenario della pubblicazione di Anne of Green Gables. Temevo di rimanere delusa, di non riconoscere la piccola orfana dai capelli rossi nata dalla penna di Lucy Maud Montgomery. La scrittrice canadese Budge Wilson invece, ha fatto un lavoro eccellente e curato, di ricerca e di riflessione, che le ha permesso di raccontare le avventure di Anne prima di approdare a Prince Edward Island. Anni di privazione, certo, ma illuminati da incontri indimenticabili che hanno contribuito a formare il carattere, a nutrire la sensibilità di questa piccola sognatrice fino al suo arrivo al tetto verde. Scopriamo ad esempio che, l’ampio vocabolario di Anne è stato nutrito dall’uomo delle uova, solitario ex-insegnante che “regala” ogni settimana 5 parole nuove alla bambina.
Budge Wilson ha iniziato la carriera di scrittrice molto tardi, dopo aver fatto l’insegnante, la fotografa e persino l’istruttrice di fitness. All’attivo ha 33 romanzi per ragazzi, è tradotta in dieci lingue e ha vinto numerosi premi. Una piccola ricerca mi ha permesso di scovare alcuni suoi romanzi editi in Italia per i tipi Mondadori e ormai fuori catalogo: Lo strappo nella collana Junior Super, che affronta il delicato tema della depressione, e due volumi di racconti, Cordelia Clark e Il viaggio, pubblicati nella Gaia Junior. La Gaia è una collana nata nel 1989 e piena di perle tutte da riscoprire: da Penelope Lively a Maria Gripe, da Margaret Mahy a Robert Westall. Leggendo Il viaggio incontriamo una scrittura ricca e fluida, parole preziose che raccontato storie di donne, racconti che appassionano fin dalle prime righe, che rimangono nella mente del lettore per essereriassaporati piano piano, quando le pagine sono chiuse. Protagoniste sono donne adulte che narrano la loro adolescenza con sincerità, con lucidità. Sono ragazze che raccontano delle loro esperienze attraverso un diario, oppure una lettera. Emergono i lati oscuri, l’invidia, l’egoismo, l’insicurezza. Storie vissute intorno agli anni '40 e '50 in una Nuova Scozia i cui ritmi sono scanditi dalle stagioni, tra inverni interminabili ed estati troppo brevi. Storie di famiglia che fanno emergere problemi relazionali, incomprensioni e tutta la gamma di emozioni che lega genitori e figli, fratelli e sorelle. Attorno, una serie di personaggi indimenticabili: come Miss Hancock, la bizzarra insegnante con le sue camicette in stile folk piene di ricami, capace di lasciare il segno nei suoi studenti trasmettendo l’ amore per le parole e per la letteratura; e il signor Jenkins, un operaio stagionale che chiede ospitalità a casa Nickerson per pochi mesi, riuscendo a portare, pur con modi rozzi e un linguaggio sgrammaticato, l’armonia e il buonsenso che manca per gestire le dinamiche familiari. E ancora madri iperattive e maniache del pulito, che professano la filosofia del “fare” e non dell’”essere”, e madri forti che sanno rimanere in silenzio per il bene dei figli.
Padri autoritari e maschilisti si contrappongono a figure paterne silenziose, pacate, capaci di fermarsi e apprezzare lo spettacolo della natura quando il cielo aveva il colore del fiordaliso e il vento lo stava pennellando di nuvole bianche.
Un piccolo gioiello tutto da riscoprire.
Elena Rambaldi
Letto "Il viaggio" dopo vostra segnalazione. Grazie per avermi fatto scoprire una nuova autrice all'interno della collana "Gaia" che apprezzo molto. Ho trovato il libro della Wilson molto intenso, soprattutto per i sentimenti che mette in campo. Fatico però ad individuare a che lettrice (difficile proporlo ad un ragazzo) proporlo: dev'essere forte lettrice e matura. Lo proporrei anche alla scuola superiore se la collana non fosse percepita come "per ragazzine delle medie"...
RispondiEliminaLivio Vianello