mercoledì 23 settembre 2009

LUOGHI, NATURA, PERSONE, nell’Arte.

Dove lavorano i pittori? Un pittore giapponese è inginocchiato sul pavimento e dipinge un paesaggio con un lungo pennello e, probabilmente, lavora a memoria e non ha modelli da copiare. Sembra, inoltre, che stia dipingendo velocemente. I pennelli, i colori e la ciotola per l’acqua sono sistemati in bell’ordine sul pavimento accanto all’artista. Ando Hiroshige dipinse così L’artista al lavoro. Il pittore nello studio, di Jan Vermeer, invece, ci mostra una situazione assai diversa. I luoghi di lavoro ma anche i luoghi come soggetti: Mont Sainte-Victoire di Cezanne e il monte Fuji di Hokusai. L’intelligenza dei ragazzi è sollecitata in più direzioni, dall’osservazione della prospettiva a partire da Cacciatori nella neve di Brueghel, alla piattezza di Ambrogio Lorenzetti. Falsa prospettiva di William Hogart o Le scale di Escher offrono ancora una diversa prospettiva. L’occhio scopre i trucchi degli antichi dipinti romani e cattura il vorticoso movimento moderno de La città che sale di Boccioni.
Fiori, frutta, vento, acqua, ghiacci, di tanti stili: dalla cavalletta sui fiori di Utamaro, all’acqua di Hokusai, fino alla tempesta di neve di Turner e ai ghiacci di Caspar-David. La natura immaginata e variopinta di Rousseau il Doganiere, e il ricordo della natura che un tempo forniva le pietre, le coccinelle, l’arsenico, lo zafferano per fare i colori. Poi ci sono gli animali, quelli disegnati da Leonardo, da Rembrandt e quelli dipinti da Audubon. Ed infine le persone: i ritratti, le forme di Henry Moore, le figure egizie, le figure immaginarie di Arcimboldi, le maschere africane, le figure tragiche di Munch, le lacrime di Picasso, le caricature. I tre volumi, in un linguaggio semplice e diretto, offrono infinite occasioni di conoscenza e di attività, passando in rassegna diverse tecniche, dal collage al graffito, dalla stampa utilizzando una patata, alle indicazioni sui formati, sui colori e i pennelli.
Questa piccola biblioteca d’arte, costituita di tre albi, è opera di Anthea Peppin, divulgatrice inglese che negli anni Novanta preparò questo percorso nell’intento di essere utile a quanti intendessero aiutare i ragazzi ad addentrarsi nelle botteghe dell’Arte. Dalla bottega all’aula scolastica, immaginiamo la gioia dei fanciulli di fronte a una maestra, unica o prevalente che sia, in grado di lavorare con loro seguendo gli ottimi suggerimenti di Anthea Peppin? Un paese normale farebbe sì che questi libri approdassero sullo scaffale della biblioteca di classe, accanto ai pennelli, alle tempere, agli acquerelli, al linoleum per la sgorbia, e a tutti gli strumenti che la mano e l’intelligenza hanno il diritto di sperimentare nelle due ore settimanali di educazione all’Immagine.
In occasione di Artelibro una speciale promozione alla libreria Giannino Stoppani 3 volumi 15 euro
Grazia Gotti

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