Non è necessario parafrasare l’illustratrice ceca Kveta Pacovskà per poter considerare anche il fumetto una galleria d’arte. Le diverse scuole, gli svariati generi, i suoi piú di cento anni di vita, lo fanno rientrare a pieno titolo all’interno della categoria.
Quello di Alfred, che solo quest’anno siamo riusciti a conoscere anche in Italia grazie alla casa editrice laziale Tunué, è un fumetto realista, un fumetto che non ha paura di affrontare tematiche molto difficili, ancora ritenute dei tabù.
In Perché ho ucciso Pierre, scritto dal giornalista e romanziere Olivier Ka, si affrontano molti temi legati alla crescita: la famiglia, la sessualità, la religione, ma soprattutto si parla di abusi sessuali, di pedofilia. L’intero racconto, vera e propria narrazione biografica, è scandita dalle 11 tappe della vita del trentacinquenne Olivier. I 7 anni di un bimbo non piú a suo agio tra le strette regole imposte dalla Chiesa. Gli 8 anni, vissuti in una famiglia sessantottina, aperta ad esperienze comunitarie a contatto con la Natura. I 9, segnati dalla presenza di Pierre, un prete sui generis, amico di famiglia e i 12 dal campo estivo alla Joyeuse Rivière.
Olivier ritraccia tutti i momenti che hanno segnato la sua vita, in un monologo interiore, terapeutico e liberatorio. L’uccisione, solo metaforica, di Pierre avviene nelle ultime pagine, durante un viaggio nei luoghi di vacanza dove piú di vent’anni prima il ragazzino aveva subito l’abuso. L’incontro casuale tra l’Olivier adulto e l’ormai anziano prete segna il passaggio del testimone, la consegna di un fardello duro da portarsi appresso.
L’artista francese ha iniziato la sua avventura di fumettista negli anni ’90, creando Scalp! le fanzine qui décoiffe, un periodico indipendente e successivamente Ciel Ether, una struttura di auto-edizione.
Ha firmato poi numerosi comics, anche come sceneggiatore. Con Olivier Ka con Perché ho ucciso Pierre, nel 2007 ha ricevuto al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême, numerosi premi.
Incontreremo Alfred, questa volta in veste d’illustratore dell’imagier dedicato alla lettera B (éditions L’édune), venerdì 26 settembre alle 18,00 alla libreria Giannino Stoppani di Bologna, che in occasione di ArteLibro, inaugura la mostra “L’arte di fare gli abecedari”.
David Tolin
Immagini: Alfred, Bla, bla, bla, in B, éditions L'édune, 2007;
copertine degli abecedari de l'éditions L'édune, 2007-2008.
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