Londra, 1875. La città non è ancora atterrita dallo Squartatore, ma un’altra figura misteriosa si aggira per le vie della capitale inglese, anzi per la rete fognaria appena riammodernata.
Il detenuto 493, incarcerato dopo un furto che l’ha visto cadere su un lucernario e riportare gravi ferite, è ora diventato oggetto di studio del dottor Farcett che è riuscito a tenerlo in vita.
La privilegiata situazione gli permette di venire a conoscenza di numerose informazioni che lo aiuteranno una volta uscito di prigione.
Scontata la pena Montmorency, nome affibiatogli durante il processo, crea il suo alter ego Scarper. Il primo entrerà a far parte della buona società inglese, il secondo diverrà il più temuto cambrioleur londinese.
Il romanzo (Scholastic Children’s Books, 2003) passato quasi inosservato lo scorso anno, oltre ad essere un appassionante romanzo di genere, è uno splendido spaccato della Londra di fine ‘800.
Ci si alterna tra le prigioni più dure alle case signorili più rispettate, dalle pensioni più luride agli hotel più raffinati, dalle fogne più nauseabonde ai club più à la page, dalle prime teatrali più seguite ai bordelli più caotici.
Montmorency è un personaggio che piacerà ai lettori per l’ambiguità stevensoniana, per l’eleganza alla Maurice Leblanc, ma anche per i richiami ad altri personaggi letterari della tradizione francese e inglese: il conte di Montecristo, Robin Hood.
L’autrice, Eleanor Updale, al suo primo libro per ragazzi, ha poi continuato a far vivere il suo protagonista in altri tre romanzi che speriamo la Rizzoli ci farà leggere.
David Tolin
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