Il dubbio mi fa riflettere se metterlo al centro delle mie letture o lasciarlo momentaneamente da parte: scelgo di leggerlo.
E arrivo alla fine velocemente, viaggio tra le pagine seguendo Ambrose, il suo essere fuori dal coro, lo seguo guidata dai calzoni di velluto viola e dal berretto con il pon pon.
Vestito così non lo perdo di vista, mai.
Ambrose non ha amici, vive obbligato a continui cambi di residenza da una madre che insegue un posto di lavoro fisso spostandosi da un’università all’altra nel grande Canada, la scuola è luogo di vessazioni, la vita sociale per lui non esiste.
Ma è ironico, bugiardo per necessità di sopravvivenza, attento, curioso e allergico alle arachidi. È un appassionato di Scrabble, lo Scarabeo è il passatempo preferito nelle serate trascorse con una madre iperprotettiva.
E saranno lo Scrabble, la preziosa amicizia di Cosmo, giovane greco ventenne appena uscito di galera, la frequentazione del circolo delle parole, la presenza della fascinosa Amanda, la vitalità della famiglia Economopoulos, che cambieranno la vita del ragazzino dodicenne.
Abituato a subire si ritroverà a decidere, a cercare soluzioni, a immaginarsi scenari diversi per il suo futuro.
E lo farà in una Vancouver di immigrati, ricordando il padre australiano morto troppo presto, beandosi degli abbracci fraterni di una morbida ceca/irlandese/canadese, cibandosi, appena possibile, di ottima cucina ellenica.
Nota sceneggiatrice di popolari serie televisive, Susin Nielsen è al suo quarto libro dedicato ai ragazzi.
Ha collezionato premi, vive a Vancouver con il marito, il figlio Oskar e Sam, il gatto. Il suo prossimo libro avrà per protagonista una ragazzina e forse il titolo sarà Dear George Clooney: please marry my mom.
Lo sfigato è uscito in Italia per Rizzoli.
Silvana Sola
Fotografia: Susin Nielsen
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