giovedì 30 luglio 2009

Liceali, letture estive... dislessia


Gli adolescenti sono alle prese con gli elenchi delle letture estive prescritte dagli insegnanti. Circolano lunghi elenchi dai quali scegliere chi cinque, chi tre, chi, più debole in Italiano, otto titoli. Libri “tradizionali,” dice mia nipote in prima liceo scientifico, intendendo “classici”. Fra i non “tradizionali” c’è lo Strega dell’anno scorso, e poiché il titolo le è arrivato, felice di aderire al flusso, lo ha scelto.
Nella seconda liceo scientifico di mio figlio i classici consigliati sono La linea d’ombra, Il sosia, Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, Il rosso e il nero, l’Eneide, fino a Per chi suona la campana, Shining, Il nome della rosa. Durante l’anno abbiamo affrontato 1984, Ammaniti, Tommasi di Lampedusa, Grossmann, London, Sciascia, Manzoni. I preferiti sono stati: London, Manzoni e Tomasi di Lampedusa. Io presto gli occhi e attraverso la voce trasmetto la grande letteratura all’adolescente dislessico che con fatica deve affrontare la sua disabilità e il fardello di una madre sempre presente. Queste letture obbligate non sembrano catturare l’interesse di quelli abili a leggere. Molti, pur diligenti e studiosi nel corso dell’anno, prendono la scorciatoia di internet per evitare la letteratura. Basta una scheda ben fatta che riporti il plot a cui aggiungere la differenza fra fabula e intreccio e qualche nota sui luoghi. Due righe infine per le impressioni personali. I professori sono in pace con la loro coscienza e i giovani non sembrano capire il significato del termine. Ora siamo alle prese con Conrad. L’adolescente impreca, scalpita, si rigira sul divano, si addormenta… “Il babbo mi aveva detto di portar pazienza che poi il racconto avrebbe preso quota... invece siamo all’ultimo capitolo e non succede niente..” Al quindicenne dislessico il tema del primo comando arriva a intermittenza, Conrad si ripete e l’adolescente scalpita... Speriamo ci vada meglio con Robert Jordan & C. Nemmeno Il giovane Holden della scorsa estate ha suscitato entusiasmi, è stato anzi giudicato bisognoso di una nuova traduzione. Come fare per suscitare entusiasmo per la lettura? Puzzling question avrebbe detto Baudelaire. Per tentativi: Salinger nel bellissimo racconto dei pescibanana, La fata delle briciole di Nodier per il fantastico, i racconti di Matheson per l’inquietudine, Red Harvest di Hammett per la corruzione politica, La terra Rossa di Hudson per la pampa Argentina, Il narratore incantato di Leskov per la grazia, Gioventù senza Dio per discutere… Ma Sostiene Pereira, lo certificano le ristampe, vincerà sempre contro i miei libri e mi rassegno. Gli adolescenti avrebbero poi il diritto di conoscere ciò che si pubblica per loro, ma la scuola, i critici e i media non conoscono Aidan Chambers e i tanti scrittori italiani e stranieri contemporanei che si dedicano a quello speciale pubblico che sono gli Young Adults. Vorrei che per obbligo il giovane dislessico dovesse leggere Una vita di Maupassant, nella traduzione della Ginzburg, almeno ci troverebbe una madre sofferente e così mi sentirei in parte risarcita.
Grazia Gotti

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