lunedì 30 novembre 2015

Ancora Natale



Senza una figura, tutto di parole è il Natale proposto dalla casa editrice Elliot.
Dei racconti proposti conoscevo soltanto Il dono dei Magi, celeberrimo racconto di O'Henry a cui sono stati dedicati importanti picture book che portano la firma di Lisbeth Zwerger, Afra Omit, Sonja Danowskj. Qui troviamo solo le parole e sono parole di grandi scrittori. Fanno compagnia a O'Henry, il grande L. Frank Baum che apre la raccolta con il racconto Hanno rapito Babbo Natale. Viene subito da pensare. Inside Out. Qui le sfaccettature dell'umano sono l'invidia, l'egoismo, l'odio, la cattiveria. Dopo queste caverne abitate da Demoni sembra non esserci più nulla. Ma in fondo al tunnel c'è la possibilità della Caverna del pentimento...un bellissimo racconto da leggere ai più piccoli con voce sicura. Poi dopo averlo lasciato sedimentare nella memoria, come in un gioco dell'avvento, si possono aprire le altre "finestre" letterarie, molto più saporite della sola cioccolata. Con Conan Doyle, i Fratelli Grimm, Andersen, Wilde, Willa Cather, Lucy Wheelock (che non avevo mai sentito) si arriva alla fine, un finale di Louisa May Alcott che rilegge Dickens e inventa uno Spirito del Natale Bambino che corre in soccorso dei bambini che si sono allontanati da loro stessi per far loro ritrovare la strada. Uno scritto straordinario, una voce materna che guida con sicurezza l'educazione di una bambina giunta al suo decimo Natale. Effie si è stufata del Natale, delle solite cose, tanto che desidererebbe che fosse l'ultimo... Alla fine del racconto ha cambiato idea: "Ed Effie si addormentò con un gioioso sorriso sulle labbra, il suo umile dono ancora stretto in mano e un rinnovato amore per il Natale nel cuore, un sentimento che non mutò mai nel corso della sua lunga vita spesa a fare del bene".
Grazie alla libreria Giannino Stoppani che mi ha fatto trovare sul banco, a fianco della cassa questo gioiello natalizio. Sarà uno dei miei best seller di questo Natale e di quelli a venire e suggerirò alle insegnanti, prese di mira dai media e da una politica farlocca che cerca voti parlando di presepi e di alberi di Natale. Per fortuna ci sono gli scrittori!

Grazia Gotti

giovedì 26 novembre 2015

Urletti a Notina


Carlo Boccadoro è un noto compositore, un direttore d'orchestra, un musicista e, come ci suggerisce la sua biografia, anche uno scrittore.
Ritmo, musica, conoscenza, confluiscono nel libro La grande battaglia musicale, pubblicato da Marcos y Marcos.
Un libro di avventure sonore che partono dalla città di Notina, località difficile da ritrovare sugli atlanti ufficiali, ubicata nella provincia di Accordo.
Un luogo nel quale la musica accompagna ogni gesto quotidiano, tra ordinarietà e straordinarietà, un luogo dove la melodia è di casa e le note raccontano i colori.
Un luogo dove gli strumenti musicali sono sempre presenti, quelli perfettamente accordati e anche quelli volutamente scordati.
Un libro che conduce dentro il mondo della musica creando armonie capaci di svelare segreti e indurre curiosità.
Un libro che è insieme narrazione, educazione musicale, storia di incontri che aiutano ad affrontare la vita con un nuovo ritmo.
Accompagnano le parole le illustrazioni di Laura Fanelli.
Sabato prossimo, alla libreria per ragazzi Giannino Stoppani, Carlo Boccadoro racconterà le avventure musicali messe in pagine assieme a Luisa Bonfiglioli, psicologa, musicoterapista attenta al volore delle emozioni, ex-allieva dell'Accademia Drosselmeier.
“ Il postino Mandolino ha una bella voce e con altri quattro amici ha messo insieme un gruppo che si fa chiamare gli Urletti. Naturalmente cantano solo per divertirsi. Non hanno pretese, ma si esercitano sempre e fanno molte prove...”

Silvana Sola

Scarica qui l'invito

mercoledì 25 novembre 2015

Natale è in arrivo...


Ho trascorso un po' di tempo in libreria per passare in rassegna i titoli natalizi, cioè quelli che parlano del Natale, quei titoli che vengono esposti nel mese di dicembre e se ne tornano nei magazzini dopo l'Epifania. Fra molto rosso esagerato ho scovato libri dai colori più smorzati, i miei preferiti. Quello di Gianni Rodari è una bella occasione per adulti, genitori o insegnanti, che si vogliano confrontare con pensieri che nel tempo il grande autore ha generato intorno al tema. Il prosa o in rima, il lavoro rodariano affonda nella vita di tutti i giorni, nel documentato realismo, ma, in un guizzo, fa irruzione nel fantastico e allude alla magia, al potere magico di cambiare le cose, quelle ingiuste innanzitutto. Un altro titolo privo di lustrini e di fondali rossi è Il piccolo abete,  illustrato dalla sempre più  brava Emily Sutton. Qui la sua bellissima mostra Town and Country.


Entrambi i libri escono dall'officina di Trieste, dove abitano sigle dense di storia, come Emme e Einaudi. Ritornata in ufficio a lavorare, ho ripreso dallo scaffale Nutcracker illustrato da Maurice Sendak, un tempo pubblicato anche da noi. L' ho sfogliato con nostalgia, ho tolto la sovracoperta per ammirarne ogni dettaglio. Tornerà in casa Adelphi? Spero lo possano  vedere i bambini del futuro, insieme a Rodari, anche lui classico, e a Emily Sutton, giovane artista che lavora oltre le mode, quindi destinata a restare.  

Grazia Gotti

martedì 24 novembre 2015

Eccellenze italiane


Domenica scorsa nell'inserto culturale del Corriere della sera abbiamo trovato due splendide pagine dedicate al fumetto e all'illustrazione italiana. Due pagine che fanno onore all'arte dei nostri "figurinai", Igort da una parte, e un nutrito gruppo di Eccellenze italiane  dall'altro. Figurinai era il termine classico riforgiato da Antonio Faeti per il suo celebre lavoro Guardare le figure, saggio einaudiano, voluto da Italo Calvino.
La lettera (pubblicata) di Calvino a Faeti ci dà il senso di come la cultura del visivo e la cultura popolare in genere fossero radicate e intrecciare ad altri linguaggi (la letteratura, il cinema, l'arte). È davvero una grande soddisfazione vedere sottolineare le nostre eccellenze contemporanee e di questo ringraziamo la Bologna Children's Book Fair per l'impegno profuso nel diffondere  su larga scala le eccellenze letterarie (Premio Strega Ragazzi) e quelle artistiche con una mostra itinerante in Europa e di cui leggiamo notizia oggi su Repubblica.

Grazia Gotti

lunedì 23 novembre 2015

Un'altra estate in casa Bao

Mentre quella delle cugine canadesi, autrici di This One Summer, era un' estate acquatica, questa narrata da Giulia Sagramola è collinare e boschiva. È un' estate secca e incendiaria; il bosco brucia e alza un fumo denso che si mescola al fumo dell'erba delle canne. È un' estate di passaggio per la giovane protagonista che si avvia a raggiungere la maturità. Intanto c'è la patente da prendere, l'esame di guida, uno spartiacque importante che consente di mettersi sulla propria strada. Lasciare il gruppo e andare con la sorella più piccola a fare un tuffo nell'acqua gelida del laghetto.
Il distacco dal gruppo avviene anche per via di Flaubert, autore che può effettivamente portare lontano. È Madame Bovary il romanzo a cui la giovane protagonista si appassiona. Quando Flaubert entra in scena il lettore può pensare che si tratti di una lettura obbligata, di quelle prescritte dagli insegnanti, letture che la maggior parte degli studenti evita, cavandosela con una scheda scaricata da Internet. Per la giovane protagonista è un'occasione di crescita, la lettura dei grandi romanzi è un' esperienza decisiva nella bildung. Viene poi il passaggio del sentimento, dell'amore, del sesso.
C'è una bella amicizia con un ragazzo che si carica di altri significati, quasi di progetti in comune, oltre che di baci e carezze. Ma il ragazzo sceglierà di frequentare un anno in Australia, come capita a molti, mentre la nostra protagonista resta e chiuderà la sua esperienza di liceale nella sua classe. È l'estate delle scelte, del cambiamento, un'estate raccontata con maestria, un tempo che trasforma una adolescente in giovane donna. Anche i capelli cambiano, come le posture del corpo. Il disegno lo ingentilisce. Bellissimo il finale: una bambina nell'abitacolo di una macchina fa le linguacce, gioca con la Barbie e una macchinina, poi sorride e saluta la nostra protagonista alla guida con accanto la sorella più piccola. Tre età, tanti passaggi per diventare grandi. Musica dei Cure. 

Grazia Gotti

venerdì 20 novembre 2015

Fatti di parole e parole per determinare fatti

Oggi 20 novembre è la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Sono a Lampedusa per il quarto IBBY Camp finalizzato all'apertura di una Biblioteca ragazzi sull'Isola e ad iniziative di promozione della lettura.
Un'isola piena di bambini e ragazzi, ragazzi che in questo anno, accompagnati da adulti giusti, hanno tenuto aperto lo spazio che, presto ristrutturato, diventerà sede permanente della biblioteca pensata per loro.

Fabio Geda dentro gli spazi della biblioteca che, ristrutturati, vedranno nuova vita

Una settimana intensa di incontri con piccoli e grandi, confronto, scambio, formazione.
Tanti volontari, dall'Italia e dall'Europa, che hanno lasciato la loro occupazione quotidiana per essere qui, mettendo a disposizione tempo e competenze, per il progetto che IBBY Italia, assieme a IBBY International, ha messo in campo nel 2012.
Quest'anno ogni volontario era invitato a portare sull'isola una parola, una parola importante, da condividere, una parola che è diventata motore di nuove storie e di nuovi intrecci.
Le parole oggi si riuniranno e diventeranno voci da leggere, da associare, da mettere insieme per creare pensieri, per determinare azioni, fatti.
E oggi si aggiunge un fatto nuovo: l'inaugurazione di un Centro Studi, un luogo fisico che accoglierà persone impegnate a portare avanti, ad allargare, i temi fondanti di questo speciale percorso: la lettura, i libri per ragazzi, le buone storie, le belle figure, il libro come speciale mediatore nella relazione tra il mondo dei piccoli, dei meno piccoli e dei grandi.
Ha le finestre azzurre il nostro Centro Studi dalle quali entra la luce dell'isola, ha una piazzetta davanti, ha l'energia vitale degli inizi.
E se leggere è un diritto IBBY Italia intreccia i suoi progetti e dalla Biblioteca della Legalità io prendo altre parole per dichiarare che Fatti di Parole, il titolo del campo in essere a Lampedusa, ha permesso alle idee di avere mani e piedi, oltre che cervello e cuore, e propongo a tutti la lettura di un testo di Gianni Rodari che mi accompagna da anni:


LE PAROLE

Abbiamo parole per vendere,

parole per comprare,

parole per fare parole,

ma ci servono parole per pensare.

Abbiamo parole per uccidere,

parole per dormire,

parole per fare solletico,

ma ci servono parole per amare.

Abbiamo le macchine per scrivere parole,

dittafoni, magnetofoni, microfoni, telefoni,

abbiamo parole per fare rumore,

parole per parlare

non ne abbiamo più.

Gianni Rodari da Il secondo libro delle filastrocche, Einaudi

Silvana Sola, presidente di IBBY Italia

giovedì 19 novembre 2015

Un gesto Resistente


Questo avrebbe dovuto essere un post sui diversi modi di raccontare la Resistenza, sul segno dei tanti illustratori in mostra, su un vernissage allegro e pieno di amici.
Avevamo iniziato a lavorare per portare questa mostra a Parigi parecchi mesi fa, con l'aiuto dell'ANPI Francia, l'ospitalità della Maison de l'Italie ed il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Poi c'è stato quel venerdì sera, con la sua furia cieca e la scia di terrore che si è lasciato dietro.
E allora credo abbia più senso parlare di come annullare il tutto sarebbe stata un'altra vittoria del terrorismo, parlare dell'unanimità con cui abbiamo deciso di allestire comunque la mostra, del lavoro fatto con determinazione assoluta nonostante la precarietà d'informazioni.


La conferma dell'esposizione Nome di battaglia: Provvisorio. Narrare la Resistenza ai ragazzi, a cura della Cooperativa Culturale Giannino Stoppani e visitabile fino al 24 Novembre, è stato il nostro gesto resistente contro ogni violazione della libertà.

Andrea Vendetti

La mostra, dopo Parigi, sarà esposta nella Petite Bibliothèque Ronde di Clamart dal 5 dicembre al 3 gennaio 2015. 



mercoledì 18 novembre 2015

Giornale Estremamente Coinvolgente Oltremodo


Pare che il professor Trombetti sappia fare tutto, ma proprio tutto: “So guidare gli aeroplani, i tram e i sottomarini. Parlo italiano, russo, tedesco, turco, samoiedo e filtone. So scrivere versi, leggere un libro tenendolo sottosopra, stare in piedi su una gamba sola...”.
Gioca con la lingua Paolo Nori nella traduzione e nel bel adattamento del testo di Daniil Charms, pseudonimo di Daniil Ivanovič Juvačëv, scrittore, drammaturgo, poeta surrealista sovietico, di cui si festeggia a dicembre il centenario della nascita.
Il professor Trombetti, stampato per i tipi di Comma 22.
Un testo divertente e divertito, una storia meravigliosamente strampalata che mette in campo speciali personaggi: giganti non molto alti, redattori disperati, scrittori e pittori sui quale non fare affidamento.
Accompagna il testo, si intreccia alle parole il lavoro visivo firmato da Giuseppe Palumbo.
Palumbo, una delle più felici matite del fumetto e dell'illustrazione italiana, ci regala un segno denso, volutamente esagerato, per personaggi che escono dalla redazione di GECO per entrare nel circo della vita.

Domenica pomeriggio, alla libreria Giannino Stoppani, il libro sarà presentato tra lettura, segni, disegni, conversazioni, in compagnia di Giuseppe Palumbo e dell'editore Daniele Brolli.

Silvana Sola

martedì 17 novembre 2015

Le parole e figure nel piatto intrecciano il diritto al cibo e alle storie


In un articolo apparso sulla stampa un po' di tempo fa si parlava di un ritrovamento archeologico avvenuto a Laja, cittadina ubicata nel nord ovest della Cina. Il ritrovamento ha portato alla luce un piatto di spaghetti che pare abbia 4.000 anni.
Allora gli spaghetti sono cinesi?
E il pomodoro? E gli spaghetti al pomodoro?
Spaghetti e pomodori, il libro firmato da Roberto Piumini e Massimo Montanari, in catalogo per Laterza, nella collana “Celacanto”, ci porta dentro a storie che vedono come protagonisti la famosa pasta e il nobile ortaggio.
Narrazioni che ci portano in giro per il mondo, in una geografia fatta di intrecci, di speciali incontri che, nella combinazione tra pasta e sugo, fanno nascere nuovi piaceri culinari.
Uno dei più grandi scrittori per ragazzi e uno dei più importanti studiosi della storia e della cultura dell'alimentazione danno vita ad un libro pieno di sorprese, un libro da leggere e da farsi leggere, un libro da guardare, aiutati dalle figure di Allegra Agliardi.
Domenica i due autori saranno con noi a presentare il libro in occasione delle iniziative inserite nel progetto, voluto da Bologna Città delle Bambine e dei Bambini, per la settimana dedicata ai diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
In Sala Tassinari, in Palazzo d'Accursio, con i saluti di Simona Lembi, Presidente del Consiglio Comunale, si parlerà di spaghetti e di diritti, di sugo e di parole, di Italia, di Cina, di Messico, di Spagna e di Medioriente, di radici che dichiarano orti con confini dilatati che abbracciano il mondo.

Silvana Sola

Scarica qui l'invito

lunedì 16 novembre 2015

Il grande gigante generoso


Al centenario della nascita di Roald Dahl ho cominciato a pensare molti mesi fa quando, preparando una lezione per l'Accademia dedicata agli autori inglesi, ho fatto un elenco di quelli di cui intendevo parlare e ponendo le date di nascita accanto ai nomi, l'occhio mi è caduto su quella di Roald Dahl, il 1916. Da lì si è acceso il desiderio di ripensare a questo autore molto amato dai bambini ma non accettato facilmente dagli adulti. Alla notizia che Steven Spielberg avrebbe girato il GGG, ho pensato che prima del film sarebbe stato utile porre l'accento sulla produzione letteraria di Dahl. Ho anche pensato che dai suoi romanzi avrebbe potuto ripartire una educazione alla lettura nelle scuole. In un bel saggio di Antonio Faeti, Un tenebroso affare, accolto nella grande opera dedicata al romanzo curata da Franco Moretti per Einaudi, Faeti afferma che la Scuola non ama il romanzo e ne spiega le ragioni, spingendosi a dire che (siamo nel 2000) teme che un autore come Dahl non trovi accoglienza nelle classi. Le cose cambiano: domani cento insegnanti di scuola primaria di Arezzo aprono ufficialmente le celebrazioni del centenario, partecipando ad un corso di aggiornamento promosso dalla libreria La casa sull'albero. Dopodomani sarà la volta degli insegnanti delle scuole superiori di primo grado, poi ci sposteremo a Montevarchi. Il grande gigante generoso, ritratto da Alessandro Sanna, accompagnerà il nostro lavoro di formazione. Stay tuned!

Grazia Gotti

venerdì 13 novembre 2015

Un esordio


Alice Keller e Veronica Truttero hanno frequentato l'Accademia Drosselmeier insieme ad un gruppo di ragazze molto dinamiche, appassionate, forti lettrici, decise a costruirsi il loro futuro nell'ambito dei libri per ragazzi. Alice scrive, Veronica disegna.
Nel corso dei mesi trascorsi insieme abbiamo preso in esame tanti libri, affrontato tanti temi, frequentato la libreria, incontrato autori, editori. Il semestre è volato e ora, mentre stiamo per partire con un nuovo gruppo, festeggiamo l'esordio di Alice e Veronica.
Hai preso tutto? è un felice esordio, una piccola storia di vita quotidiana che mette in luce le differenze, le sfumature. I signori G, coppia molto tranquilla di intellettuali, lei scrittrice, lui violoncellista e pittore. La loro casa, isolata nella campagna, è molto tranquilla, di certo non facilmente raggiungibile dai ladri. È però estremamente facile da raggiungere per una coppia di cinghialetti che la abiteranno per il breve tempo nel quale i signori G sono in vacanza, una vacanza premio di soli due giorni. Tutto avviene in questo breve spazio di tempo, due giorni nella casa di qualcn altro per fare le proprie cose, a modo proprio. Fernanda si mette al computer e trovando le storie della signora G molto noiose le cancella per buttare giù il racconto che ha in testa, poi si mette a dipingere, mentre Osvaldo si sperimenta ai fornelli e al violoncello. Il tono scanzonato del racconto è accompagnato dal lavoro di Veronica, attenta al carattere dei personaggi, degli ambienti, degli oggetti. Mi piace molto il suo tocco. La prima volta che ho visto un suo disegno ho riconosciuto un segno personale, un segno colto, un segno che predilige le minuzie e le descrizioni, ma è altresì capace di creare dense atmosfere e di dare carattere ai personaggi. Brave! 


Domenica 15 novembre, alle ore 16, siamo orgogliose di presentare Hai preso tutto? alla Libreria per ragazzi Giannino Stoppani.
Alice e Veronica hanno frequentato i corsi dell'Accademia Drosselmeier 2014/2015 e assieme ad un'altra studentessa, Sara Panzavolta, inizieranno una nuova impresa che le porterà a Ravenna per dare corso al progetto di una nuova libreria per ragazzi nel 2016.
Siamo felici che Sinnos abbia accolto il loro lavoro.



L'evento inserito nel programma di iniziative della Settimana dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza - Bologna città delle bambine e dei bambini.

Qui il link all'invito.

Vi aspettiamo!!
Grazia Gotti

giovedì 12 novembre 2015

Leggere a Monopoli

Il corso di formazione promosso dal Cepell ci ha portate a Monopoli, splendida cittadina pugliese. Nella sede della biblioteca che presto sarà risistemata con la collaborazione di Antonella Agnoli, settanta insegnanti, provenienti anche da paesi vicini come Conversano e Rutigliano, hanno preso parte attiva al pomeriggio di dialogo sui libri e la lettura. 


Mariella Fusillo, della libreria Minopolis, è il riferimento tecnico (registro delle presenze e coordinamento) e si è prodigata, insieme a Vita, sua socia, per dedicare parte della libreria proprio ai libri della bibliografia che il coordinamento responsabile della formazione ha redatto.



Hanno allestito un settore di saggistica sul tema che nessuna libreria italiana può vantare. Sono rimasta davvero sorpresa! Ottimo lavoro, grande servizio per tutte le insegnanti, per quelle delle scuole dell'infanzia, così come per quelle dei licei. Vedere tutti insieme tanti libri di studio sulla letteratura per l'infanzia fa pensare che potremmo fare tutti così noi librai specializzati. Il pubblico dovrebbe poter riconoscere la nostra specificità, il nostro impegno culturale.
Durante le tre ore di incontro abbiamo passato in rassegna molti di questi libri.
Prima di cominciare ho letto parti del saggio "Un tenebroso affare" di Antonio Faeti, contenuto nell'opera Il romanzo, curata da Franco Moretti, per Einaudi. Il saggio di Faeti è contenuto nel primo volume dal titolo La cultura del romanzo, ed è stato pubblicato all'inizio del nuovo Millennio. Il volume è poderoso e contiene saggi di Adriano Prosperi, Walter Siti, Stefano Calabrese, solo per citare alcune presenze. 


L'affare tenebroso di cui parla Faeti è l'odio tenace che la scuola nutre nei confronti del romanzo. Perché, si chiederà il lettore. Perché il romanzo disvela, critica, sorprende e la scuola non può sopportarlo. Ho molto semplificato, ma penso che tutti siamo d'accordo. Dopo un avvio sulla scuola post unitaria, Faeti si allunga fino ad autori contemporanei: "Oggi, infatti, si fatica ad accettare le opere di Roald Dahl...".
Abbiamo preso nota e ci siamo lasciati con un impegno: quello di leggere tutto Dahl e di celebrare il centenario della sua nascita (2016) in più scuole possibili, dalla scuola dell'infanzia al liceo.

Grazia Gotti

mercoledì 11 novembre 2015

Matera Capitale della Lettura?



È in pieno svolgimento il corso di formazione promosso dal Cepell che ci vede impegnante a Matera, Monopoli e Fano.
Sono arrivata a Matera in una mattina di sole e ho camminato fino all'ora dell'incontro che si è tenuto nel primo pomeriggio. Sono andata alla ricerca dei libri: biblioteche e librerie per cercare di immaginarmi cosa troverà il visitatore dei tanti eventi programmati per Matera Capitale della Cultura 2019. Non ho trovato una città in salute dal punto di vista delle case dei libri e anche l'incontro con le insegnanti ha confermato le mie perplessità. Nicola Tamburrino, libraio della libreria dell'arco, auditore al corso, mi ha parlato di possibile sfratto. Certo che una pizzeria può essere più interessante di una libreria per i proprietari di immobili nel centro della città. Con questi pensieri sono tornata a Bologna e mi interrogo sulla "cultura" degli Eventi. Expo Milano non aveva una libreria, ad esempio. Immaginate una libreria sui temi di Expo, una libreria internazionale, con una parete di riviste (alcune davvero splendide e militanti). Come andrà a Matera? Prima  che per i turisti, penso che una politica per la lettura, per i materani, piccoli e grandi sia urgente. La biblioteca provinciale é in stand by, biblioteca e mediateca sulla piazza non sono in buona salute, le librerie  a rischio.


Nella scuola media che ha accolto il corso Cepell la biblioteca è molto curata, ci si sta bene, libri in ordine, computer funzionante, schermo bello grande. E le insegnanti, vive, partecipi, critiche e desiderose di partecipare.
I loro bambini e ragazzi saranno grandi nel 2019. Cosa troveranno dopo l'Evento?
Puzzling Question...

Grazia Gotti

martedì 10 novembre 2015

Strega Ragazze e Ragazzi


Il Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti Benevento, è dal 1947 uno dei più importanti premi letterari assegnati ad un autrice o autore di un libro pubblicato in Italia.
Quest'anno finalmente la prima edizione dedicata alla letteratura per ragazzi in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e la Fiera del libro per ragazzi di Bologna.
Ieri sono state annunnciate le due cinquine finaliste.

Categoria +6

Cuori di waffel, Maria Parr, Bo Gaustad, trad. Alice Tonzig, Beisler Editore

Il riscatto di Dond, Siobhan Dowd, Pam smy, trad. Sante Bandirali, Uovonero

La mucca volante, Paolo Di Paolo, Bompiani

Le nuove storie del piccolo Nicolas, René Goscinny, Jean-Jacques Sempé, trad. Maria Vidale, Donzelli

Salta, Bart!, Susanna Tamaro, Adriano Gon, Giunti

Categoria +11

Dalla parte sbagliata, Francesco D'Adamo, Giunti

Fuori fuoco, Chiara Carminati, Bompiani

La trottola di Sofia. Sofia Kovalevskaja si racconta, Vichi De Marchi, Simona Mulazzani, Editoriale Scienza

La fine del cerchio, Beatrice Masini, Fanucci

Zorro nella neve, Paola Zannoner, Il Castoro

Redazione Zazienews

lunedì 9 novembre 2015

Nuove pagine e parole per crescere liberi



Lo scorso weekend ero a Fano in occasione di Pagine e parole per crescere liberi, il  corso di formazione per insegnanti ed educatori che nasce in seno a “La Biblioteca della Legalità”, progetto a cura di Ass. Fattoria della Legalità, Comune di Isola del Piano, Libera PU, ANM sottosezione di Pesaro, IBBY Italia, AIB Marche, Coop. Mondo Solidale. Con il partenariato di Forum del Libro e ISIA Urbino. In collaborazione con Comune di Fano – Assessorato alle Biblioteche e alla Legalità e Mediateca Montanari – Memo.
Un appuntamento davvero speciale, un'occasione di incontro vero tra un pubblico di insegnanti (e non solo) attenti e motivati, i relatori e gli organizzatori, una riflessione sul libro, la lettura, i bambini, i ragazzi, la società civile, lo stato, e i contenuti di una “biblioteca” in movimento.
Ero presente come presidente di Ibby Italia e il mio compito era quello di raccontare la legalità, il diritto, la giustizia, attraverso le figure.
La ricerca mi ha portato ad un libro che non parla di legalità, ma mette in pagina le parole, parole importanti che narrano di desiderio di comunità, di solitudine, di appartenenza, di attese, di sentimento.
Le parole e le figure di Lost in translation, libro scritto e illustrato da Ella Frances Sanders, in catalogo per Marcos Y Marcos,  sono state perfette per entrare nel vivo dei temi messi in campo.
Un libro di parole speciali, cinquanta sono quelle scelte, che arrivano da geografie lontane o vicine, parole capaci di esprimere sensazioni, emozioni, desideri, aspettative.
E per questa ragione il libro diventerà parte dei nuovi 101 titoli, che si aggiungono a quelli già esistenti nella Biblioteca della legalità, una bibliografia non prescrittiva che ha, tra i suoi obiettivi primi, quello di aprire la mente.

Silvana Sola

venerdì 6 novembre 2015

Cittadinanza scientifica e parole cruciali

Oggi a Rimini si chiude "Ecomondo", la grande manifestazione che mette al centro la green economy.
Negli anni passati, come Giannino Stoppani siamo stati presenti, in forme diverse, all'importante appuntamento proponendo iniziative rivolte a bambini e ragazzi.
Ci fa piacere ricordarne una in particolare, Una miniera di storie, iniziativa che ha portato nelle biblioteche di alcune scuole di zone toccate dal terremoto del 2012, una selezione di libri sull'ambiente e sulla scienza. Libri trasportati su speciali carrelli da miniera offerti dal Gruppo Fiori, che sostenne il progetto.


A Rimini, in questi giorni, lo stand del Gruppo Fiori è diventato un grande cruciverba (firmato, nel progetto di allestimento, da Chialab) che invitava tutti, piccoli, più grandi, adulti a provarsi con possibili risposte alle domande indicate.
Un invito a partecipare, a trovare forme di condivisione tra parole orizzontali e verticali, a vivere “la scienza”.
Lena e la cittadinanza scientifica è il libro, pubblicato da Sinnos, firmato da Maria Nicolaci con l’introduzione di Gilberto Corbellini, Ordinario di Storia della Medicina e docente di Bioetica presso la Sapienza Università di Roma e Direttore del Museo di Storia della Medicina, che affronta questo tema.


Un libro che si interroga, attraveverso la voce di Lena e dei suoi amici, sul come possiamo diventare “cittadini scientifici”, come l'informazione, la conoscenza, la consapevolezza, possono aiutarci a vivere meglio il quotidiano e a determinare una migliore qualità della vita anche nel futuro.
Accanto, sullo scaffale scientifico, un libro in catalogo per Editoriale Scienza, Come funziona il mondo, scritto e illustrato da Tomas Tuma.


Un libro curioso, con grandi mappe da guardare e leggere per scoprire, tra mondo animale e vegetale, tra fenomeni naturali e azioni umane, come determinati eventi non abbiano una ricaduta solo nel luogo in cui si sono manifestati, ma determinino un effetto sul pianeta “globale”.
Il nostro è un invito ad arricchire lo scaffale scientifico guardando con attenzione le molte proposte offerte dall'editoria per ragazzi.

Silvana Sola

giovedì 5 novembre 2015

E' così che tu vuoi il mondo?


E' sugli scaffali, numero 28 della collana “leggimi”, un racconto lungo firmato da David Almond.
Il grande scrittore inglese, vincitore nel 2010 del premio Hans Christian Andersen, il Nobel della letteratura per ragazzi, in Klaus e i Ragazzacci, libro uscito per i tipi di Sinnos, racconta la storia di una banda di ragazzi, una banda simile alle tante che nascono nelle scuole, nei quartieri.
I Ragazzacci spadroneggiano, spaventano, ma sono anche guardati con ammirazione. Nelle pagine c'è la passione per il calcio, ci sono le bravate che rischiano di diventare qualcosa di più grave, c'è l'assenza del rispetto di quelli considerati “non all'altezza”. Poi qualcosa cambia: un ragazzo nuovo, arrivato dalla Germania, veloce nell'apprendere una nuova lingua, veloce e straordinario sul campo da calcio.
E nuova è l'amicizia che si crea, nuova la scoperta di valori da spendere, giorno dopo giorno, per aiutare a costruire un mondo nel quale è più facile vivere con serenità.
Le parole di Almond sono accompagnate dalle illustrazioni di Marianna Coppo, giovane matita italiana che ha frequentato l'Accademia Drosselmeier.
Siamo molto felici di averla avuta con noi nella nostra piccola comunità di appassionati, studiosi, ricercatori, scrittori, illustratori, librai, lettori...

Silvana Sola

mercoledì 4 novembre 2015

Disegni, parole, segreti e bugie


Ieri a Matera c'era il sole. Un giornata tiepida, colori bellissimi. Ad accogliermi, per il primo incontro del corso di formazione Nei panni degli altri, un'insegnante straordinaria, un'insegnante che ha segnato e segna la vita dei ragazzi che incontra nel suo percorso educativo.
Un'insegnante che, come ci suggerisce Massimo Recalcati in L'ora di lezione, "può cambiare la vita, imprimere al destino un'altra direzione."


Nel viaggio tra autobus, taxi, aerei, mi ha accompagnato la lettura di un libro davvero bello in catalogo per il Castoro, Smart.
Opera prima della scrittrice inglese Kim Slater il libro racconta di Kieran, un ragazzino vessato, messo all'indice dai compagni con il nome di ritardato, maltratto dal padrino.
Una vita al margine, con poche persone su cui contare:  tra di loro un'insegnante di sostegno che aiuta Kieran a mettere in ordine i pensieri, una clochard, una nonna lontana, una mamma triste e implosa.
Sullo sfondo un cadavere, un fiume, la raccolta degli indizi, la passione investigativa, la straordinaria capacità di fissare sulla carta attraverso segno e disegno i fatti della vita, la passione per il pittore britannico L. S. Lowry.
Tanti disegni: disegni felici, disegni tristi e disegni che possono aiutare a risolvere un caso.
Il libro è incluso nelle shortlist del Children's Book Award 16, del Carnegie Prize 15 e del Waterstones Children's Book Prize 15.
La lettura del libro mi ha indicato una traccia possibile del futuro percorso sulla disabilità che abbiamo messo in campo per il prossimo anno.
I libri aiutano…

Silvana Sola

martedì 3 novembre 2015

I miei genitori non hanno figli



Sto leggendo molti romanzi YA (Young Adult) e quando ho visto questo titolo di Marco Marsullo per Einaudi, mi sono incuriosita. In verità io leggo molto  per lavoro  e in particolare ciò che l'industria editoriale sforna per i ragazzi; non mi rimane molto tempo per la letteratura contemporanea per adulti. Quando me lo posso permettere preferisco leggere i classici o un saggio, una biografia o altri generi. Non ero in Italia il 25 ottobre quando il giovane scrittore napoletano è apparso in tv, nella trasmissione di Fabio Fazio e me ne dispiaccio perché  avrei potuto farmi un'idea anche sul suo modo di conversare, di porgere la parola, ora che conosco la sua scrittura. 
I miei genitori non hanno figli mi è piaciuto molto e se potessi andare nei licei,  quelli classici, scientifici, linguistici, pedagogici o musicali, così come nelle scuole tecniche e in quelle professionali, mi piacerebbe leggerlo con i ragazzi di quinta. L'autore afferma che fra le cose scritte questa è l'unica in parte autobiografica. Si sente, infatti, il sapore della vita vera, quella di un diciottenne al primo anno di Giurisprudenza alle prese con Diritto Romano. Bellissima la descrizione dello studio, anche di quello per il secondo esame, Diritto Privato. Sul piano della vita familiare il racconto muove da un grottesco stemperato nella  tenera accettazione di due genitori presi dalle loro beghe, una separazione quando lui è tredicenne, e una  conseguente frequentazione a montaggio alternato. Con la madre amica  la relazione è abbastanza fallimentare, con  il padre che ha preso un bel trenta (non ricordo se anche la lode) al primo esame, non va meglio. I dialoghi, le situazioni raccontate sono davvero molto credibili, almeno per me che come madre ho appena attraversato questa linea. Mio figlio ha 22 anni e anche lui ha lasciato l'Università,  come il protagonista e come l'autore e come tanti ragazzi, figli di laureati separati e anche no. Io non sono separata, sono una mamma che non ama cucinare, faccio altre cose, ma ci siamo sempre messi a tavola con cibi ben preparati dal babbo, grande chef, per tutta l'infanzia e l'adolescenza. Il padre del protagonista porta il figlio a caccia, il nostro fanciullo è stato portato a pesca, e mentre nel corso del tempo il padre ha preso le distanze dalla pesca, il figlio è diventato un pescatore assiduo. Marco Marsullo si è messo a scrivere, anche mentre aspettava di sostenere un esame: ha scritto cose buttate lì, dice nel romanzo, ma a 22 anni già pubblicava racconti e poi ha continuato con romanzi e articoli. Un ragazzo che sa dare voce, che ha una voce, che guarda il mondo e il mare aperto. Auguro anche a mio figlio di trovare il suo mare.

Grazia Gotti

lunedì 2 novembre 2015

La vita di Pier Paolo Pasolini prima di diventare Pasolini


Un libro da leggere piano, sfogliando le pagine senza fretta per avere il tempo di cogliere contenuti, parole, suggestioni visive.
Una scrittura corsiva che dialoga con il linguaggio del fumetto, una storia intima, un falso diario che intreccia 
i fatti della vita, la poesia, il cinema, gli scritti.
Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini firmano il bel libro Diario Segreto di Pasolini, in catalogo per BeccoGiallo.
Un diario possibile e impossibile che racconta la storia del grande poeta, scrittore, sceneggiatore, regista, dalla nascita alla morte del fratello Guido, il partigiano Ermes, trucidato a Porzûs da mano teoricamente amica.
Una storia di infanzia, di fanciullezza, di affaccio nell'età adulta, una storia che si interrompe il 2 maggio 1945.



"1942
Bologna ha di così bello l'inverno col sole e la neve, l'aria barbaramente azzurra sul cotto. E incontri sempre amici nuovi. Ieri Fabio Mauri mi ha presentato sua sorella Silvana. Credo che potrei innamorarmi in qualche modo di questa ragazza. Poi tra noi è comparsa anche Giovanna Bemporad…" 
e ancora, sempre dal 1942
"Educare. Sarà questo l'alto e umile compito della nostra generazione. Non possiamo essere ingabbiati in inutilissimi…"

Silvana Sola