Da fine agosto ad oggi abbiamo letto diversi interventi di firme autorevoli sulle della stampa nazionale. I ragionamenti, le parole e i toni che più ho apprezzato sono quelli di Marco Lodoli, Mariapia Veladiano e Marc Fumaroli. Innanzi tutto non sono voci solo lamentose, oltre ad indicare i punti dolenti suggeriscono dei rimedi. Lodoli dice che bisogna tornare al pensiero, alla ratio contro l'emozione e dunque leggere, imparare la matematica, la filosofia, la musica e riconosce grande funzione conoscitiva alla letteratura. Marc Fumaroli, che leggo sempre, anche con fatica ma con grande soddisfazione ( bello e utile il libro sull’arte contemporanea non ancora tradotto), ci esorta a ritornare a Vittorino da Feltre, alle Accademie e alla storia dell'Arte. Mariapia Veladiano, di cui ho molto apprezzato La vita accanto, romanzo nel quale la figura della maestra Albertina, pur se non protagonista, rimane ben piantata nella memoria per saggezza e garbo, invita ad un maggiore collaborazione e ad una condivisione di responsabilità e di impegno degli adulti, professori e genitori.
Mentre rubricavo questi articoli leggevo la versione di Luisa Mattia di Papà Gambalunga per la nuova collana dedicata ai classici in casa Giunti. Assaporando con grande piacere la lingua e il ritmo di Luisa, anche lei insegnante, annotavo a margine la Webster, autrice un po’ dimenticata, nei passaggi sull’educazione e l’istruzione. Il romanzo è del 1912, ed è tanto fresco e ancora tanto utile per questi tempi moderni, da meritare una celebrazione speciale.
Grazia Gotti
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