domenica 1 maggio 2011

AD#12 Ernesto Ferrero fra orti e giungle

Abbiamo trovato in rete un Ernesto “verde”. Si capiva anche dai suoi libri, da Napoleone all’Elba, ad esempio, del suo amore per le piante e i fiori. Da "Orti di pace" del 19 marzo ripeschiamo il suo scritto di sapore risorgimentale.
Ogni riforma della scuola si è sempre dimenticata di introdurre una innovazione piccola ma fondamentale: l’istituzione di un orto di classe, in cui sin dalle elementari bambini possano fare esperimenti di coltivazione. Imparerebbero molto con poca fatica e grande divertimento, e si vaccinerebbero contro i pericoli di una vita prevalentemente virtuale, che preoccupa giustamente pedagogisti, psicologi, neuroscienziati e genitori responsabili. Oggi più che mai occorre ripartire dalla terra come momento fondamentale di conoscenza, crescita e di autoformazione. Parlerò dunque di tre italiani che sono diventati grandi proprio attraverso esperienze agricole dirette, altrettante palestre in cui si sono formati come statisti, scienziati, scrittori.
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