mercoledì 14 aprile 2010

Una macchina da guerra

E’ il 1975 l’anno in cui l’editore inglese Macmillan dà alle stampe The machine gunners. Robert Westall ha quarantasei anni, è arrivato tardi alla scrittura passando attraverso esperienze lavorative diverse che lo hanno visto appassionato insegnante d’arte, antiquario, critico letterario per il Guardian, giornalista di cronaca.
Il libro, in Italia Una macchina da guerra, viene pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1989. Fuori catalogo da alcuni anni torna sugli scaffali per volontà dell’editore Salani che lo ripropone in una perfetta veste grafica.
Un libro prezioso, un esempio di letteratura per ragazzi capace di raccontare la storia, quella vera, fatta di bombardieri, di bombe, di un pericolo che arriva dal cielo e di farla diventare avventura.
Romanzo in parte autobiografico, Una macchina da guerra, racconta il 1940 in un paese della Gran Bretagna preso di mira, ogni notte, dal fuoco dell’aviazione tedesca. Protagonista è Chassy McGill, per tutti Chas. un ragazzino che, assieme ad un gruppo di amici, si muove tra le macerie alla ricerca di residui bellici, raccogliendo tutto quello che può essere utile a creare la loro Fortezza.
E in un mondo fatto di giochi di guerra e di realtà arriva, un giorno, una mitragliatrice, un’arma che cambierà la loro storia e quella degli adulti che li circondano.
Grande il merito di Salani che, dopo aver riportato sugli scaffali Almond, prosegue con la ricerca di autori di qualità da offrire a giovani lettori che hanno il diritto di incontrare buone scritture e belle storie.
Il romanzo di Westall fu insignito del Carnagie Medal, prezioso riconoscimento letterario, diventò una fortunata serie televisiva per la BBC e fu l’inizio del percorso di scrittura intrapreso dal grande autore anglosassone. Percorso presto interrotto dalla morte prematura giunta nel 1993. Oggi nel paese che diede i natali a Robert Westall, North Shields, nel Nord-Est dell’Inghilterra, viene proposto, ai suoi lettori appassionati e ai turisti, un percorso di quattro chilometri che parte dalla casa in cui nacque e va alla scoperta dei luoghi che sono stati teatro dei suoi romanzi.
Silvana Sola

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