Inizia così l’avventura di una piccola anatroccola, che guarda i pesci, gioca con le libellule, salta sulle ninfee, incontra una ranocchia, ma improvvisamente si rende conto di essersi allontanata troppo dalla mamma e quando un grosso pesce le passa sotto ed un falco le vola sul capo, benché al riparo nel canneto, Daisy vorrebbe tanto che la sua mamma fosse lì!
Per fortuna ecco arrivare Mamma Anatra: la piccola Daisy avrà imparato la lezione?
E’ un testo gradevole, il primo di una serie di piacevoli avventure. L’autrice è un personaggio davvero particolare: Jane Simmons da bambina viaggiò molto con la famiglia, oltre che in Gran Bretagna, in Australia, Francia, Uganda, Zambia, Malta e Kuwait, cambiando molte scuole e trovandole sempre molto noiose, perché per lei c’era sempre molto altro da imparare… Lo stesso le capitò con il lavoro, ne cambiò decine senza mai sentirsi soddisfatta e alla fine comprese che doveva “abbracciare la sua bestia creativa e smettere di cercare di sottometterla”. Così tornò a scuola, a studiare illustrazione con Martin Salisbury, alla Anglia Ruskin University di Cambridge dove nel 1995 fu insignita del Association of Illustrators Images 20 Student Prize e di altri riconoscimenti. Ora vive su di una barca che si chiama Prosperity in Cornovaglia o navigando i fiumi francesi o solcando il Mediterraneo assieme al marito, Neil, anche lui “baciato dalla bestia creativa”, a due pappagalli, due cani, un gatto e una gallina. I suoi personaggi prendono vita nel mondo che si affaccia ogni giorno alla sua “finestra”: Daisy vive le sue avventure in un corso d’acqua; la piccola Flo ed il suo cagnolino Ebb abitano in una barca, in riva al mare, e così via.
Jane dipinge il mondo con forti pennellate di colore e leggeri tratti di matita che danno di volta in volta il movimento, la luce, i sentimenti ai suoi personaggi. Il linguaggio è semplice, ma colorito ed estremamente efficace. In Italia è arrivato soltanto il primo libro di Jane Simmons, Forza Daisy!, tradotto per la Fabbri nel 1998 da Paola Parazzoli e ora purtroppo, già fuori catalogo.
Elisabetta Pavan
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