Voci nel parco

Fra qualche giorno, per diverse ragioni, si ricomincerà finalmente a parlare di un grande illustratore inglese i cui titoli sono scomparsi dai cataloghi italiani. Poco meno di dieci sono stati i libri di Anthony Browne tradotti in Italia. Pochi rispetto alla sua enorme produzione di scrittore e illustratore, ma sufficienti per conoscere il suo stile e la sua poetica. Personalmente mi sono innamorato da pochi anni di questo artista che tra scimmie e gorilla non arrivava a parlarmi, a entrare in comunicazione con me.

L’ho scoperto, o meglio ritrovato, in Francia, sempre lì, voi direte! Ma passata la frontiera, diversamente da qui, vi sono editori forse un po’ più accorti: la casa editrice Kaléidoscope, satellite de L’école des loisirs, edita infatti una trentina dei suoi titoli. Ed è girando in una libreria di Lille che ho letto un suo album in Italia mai arrivato.

Une histoire á quatre voix, titolo originale Voices in the park (Random House, 1998), è uno splendido illustrato, un forte spaccato sociale, uno straordinario esercizio letterario alla Queneau, una esilarante introduzione al surrealismo magrittiano, ma soprattutto una dolcissima storia d’amicizia.

Ed è proprio grazie alla tenerezza di Charles e Réglisse (mi piacerebbe scoprire l’originale inglese, visto che i francesi l’hanno chiamata Liquerizia) che sono entrato dentro al mondo di Browne.

Tra i mille dettagli, le numerose stranezze e le innumerevoli citazioni artistiche, cinematografiche e letterarie, vi lascio alla ricerca della tata che forse ha appena lasciato Viale dei ciliegi 17 per atterrare nel giardino di una nuova famiglia.

David Tolin