venerdì 8 gennaio 2010

Una volta ho vissuto in un orfanotrofio di montagna...

Bastardi senza gloria, il film di Quentin Tarantino, cambia le sorti della Seconda Guerra Mondiale e offre una diversa fine del conflitto, La vita è bella, di Roberto Benigni, trova il modo di offrire speranza là dove la speranza è bandita.
Il libro di Morris Gleitzman, Una volta… la storia di Felix, in catalogo Mondadori Junior, immagina di sconfiggere il nazismo attraverso la narrazione di storie.
Felix è un ragazzo ebreo, figlio di librai nella Polonia invasa dai nazisti. Vive in un orfanotrofio cattolico e non riesce a capacitarsi del perché i nazisti provino tanta avversità per i libri e perché i librai siano perseguitati. Ha un’immaginazione molto fervida e inventa ogni giorno storie diverse, storie che si arricchiscono di personaggi, i protagonisti della sua vita reale.
Felix non sa che esistono i campi di sterminio, non sa perché si fanno roghi di libri, non capisce perché i tedeschi dovrebbero odiare gli ebrei. Nella sua fuga dall’orfanatrofio verso il paese d’origine, alla ricerca dei genitori, nel passaggio in città, una città chiamata Varsavia, così lontana da quella descritta nelle storie, incontra un medico strano.
E’ circondato da bambini, per loro rischia la vita, parla anche la lingua degli oppressori. Ha una borsa che contiene strane siringhe, bende, attrezzi per togliere i denti.
Morris Gleitzman, nato in Gran Bretagna, vive in Australia.
Nipote di un ebreo di Cracovia, dedica questo libro a tutti i bambini che non hanno potuto raccontare la loro storia, perché qualcuno ha violentemente interrotto il loro percorso, e ad un medico, che nella vita reale rispondeva al nome di Janusz Korczak, figura straordinaria che dedicò la sua vita ai ragazzi e rifiutò di salvarsi per non lasciarli soli negli ultimi istanti della loro breve esistenza.
Un libro capace di strappare il sorriso, un libro lieve e profondo, un libro pieno di speranza, di fantasia e di vita.
Silvana Sola

1 commento:

  1. E' la più bella recensione che abbia letto su questo piccolo, grande libro, con cui ho passato un paio di mesi della mia vita e che mi ha dato tante emozioni. Grazie da parte di Felix e Zelda, che ho tenuto per mano nel loro viaggio verso i lettori italiani.
    Loredana Serratore

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