Avevo dodici anni quando, al Teatro Storchi di Modena, vidi la rappresentazione di Tosca. Ero affascinata dalla musica, dalla potenza delle voci, ma più di tutto mi intrigava la storia.
L’amore, gli intrecci, gli ideali, la libertà e la morte.
Mario Cavaradossi era un pittore, con idee politiche distanti dallo Stato della Chiesa, Scarpia il terribile e subdolo capo della polizia papalina, che decise della sua vita. E io un’adolescente esaltata dall’800, da un opera lirica che raccontava l’Italia. E quell’Italia ottocentesca è il luogo e il tempo in cui sono ambientati anche i due romanzi per ragazzi di cui suggeriamo la lettura.
Si chiama Matilde, è nobile, appassionata, curiosa, bella e intelligente, la protagonista del libro Matilde la ribelle, che porta la firma di Paola Zannoner e la sigla editoriale Fanucci.
La scena è la Napoli del 1820, i moti per la firma della Costituzione, la Carboneria, il regno di Ferdinando, libertà e cambiamento che avranno vita breve, la Santa Alleanza e la Restaurazione. Il romanzo affida la conclusione della storia ad una lettera datata 1832: si parla di Marsiglia, di esuli, di movimento rivoluzionario chiamato “La giovane Italia”, di Giuseppe Mazzini, di nuove speranze.
E’ di recente pubblicazione I ragazzi delle barricate, scritto da Daniela Morelli e pubblicato per i tipi di Mondadori. Un bel romanzo che racconta le Cinque giornate di Milano e l’adolescenza di un Martinitt, Enrico, orfano di padre, cresciuto nel celebre collegio/orfanotrofio milanese. Accanto a lui il giovane, ricco e nobile Malachìa, la popolana Serafina, lo stampatore Bernardoni e poi Carlo Cattaneo, Carlo De Cristoforis, Luciano Manara… e tutti i milanesi che si ribellarono agli austriaci, che costruirono le barricate, che sventolarono la bandiera italiana, che si prepararono al cambiamento.
E’ il 1848: il cambiamento però durerà solo pochi mesi, gli autriaci torneranno in città e occorrerà attendere il 1861 per parlare di una prima Italia Unita, di un parlamento e di un Re degli italiani.
Silvana Sola
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