E’ Lunedì, che aspettava ieri e pensava a domani, il protagonista dello straordinario albo di Anne Herbauts, appena uscito per i tipi Lapis.
Un racconto sul tempo che scorre, giorni che si avvicendano e allacciano la primavera all’estate, l’autunno all’inverno. Un inverno silenzioso, come le domeniche di Lunedì, un tempo immobile che ricopre tutto in un’atmosfera ovattata che possiamo vedere, ascoltare e persino toccare.
Ci accompagnano le matite e le tempere della giovane illustratrice belga, i suoi ricami di timbri, le atmosfere poetiche perfetto sfondo per i suoi originalissimi personaggi.Da recuperare in biblioteca, un bellissimo lavoro edito da Fabbri e ora fuori catalogo, L’ora vuota, un’altra riflessione sul tempo, questa volta più romantica e fiabesca.Molte volte mi domando se il lavoro degli artisti rifletta il loro essere, la loro essenza. Sono sempre un po’ titubante nel conoscere un illustratore che amo. Forse perché non sempre si riesce a sovrapporre l’immagine mentale cucita pezzo dopo pezzo, albo dopo albo, storia dopo storia.All’ultimo salone di Montreuil, me ne stavo tranquilla, appena scesa dal metrò in prossimità del salone, quando David si è accorto di Anne Herbauts a pochi passi da noi. Mi ha dovuto letteralmente trascinare a conoscerla, inchiodata com’ero a terra dalla mia timidezza congenita. Ma è stato meglio così, perché con Anne c’è stata l’alchimia. Un sorriso calmo e gentile, occhi grandi. di una tonalità di blu di cui sono piene le pagine di Lunedì. Mi ha fatto pensare al silenzio, ad una sera d’inverno. Sul tavolo una teiera rossa e un libro da incominciare.
Elena Rambaldi
lunedì 25 gennaio 2010
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Bellissimo il vostro blog,bellissimo il libro..
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