lunedì 6 luglio 2009

A volte ritornano


















Nel 1949, sessant’anni fa, nasceva la serie dei volumetti grigi dall’aria povera denominata Biblioteca Universale Rizzoli. Nelle parole di Giorgio Manganelli “Sono volgarucci, non presuntuosi, si lasciano distruggere e subito rinascono, ho amato la prima Bur come si può amare un libro assai prima delle pattuizioni con la morte. Quei libri umili, grigi, un poco degradati, erano la grappa quotidiana di un giovane alcolizzato”.  Per i giovani lettori Oreste del Buono pensò la Bur dei ragazzi all’inizio degli anni ’80 del Novecento. Non erano anni facili e riproporre Luigi Capuana con introduzione di Bonaviri e illustrazioni di Carlo Nicco era sicuramente un gesto di nobiltà bibliofila e letteraria, ma di lì a poco sarebbe avvenuta la Rivoluzione che avrebbe portato un rinnovamento dell’editoria per ragazzi non ancora sufficientemente ponderata e valutata. Ora per il Sessantesimo della Bur i ragazzi tornano ad essere interlocutori per gli editor che hanno il compito di rinnovare i grandi marchi storici.
La ripresa della Bur ragazzi parte dai classici ai quali si aggiunge la collana bestseller dove vediamo recuperate opere importanti italiane e straniere. La veste grafica è affidata a Mucca Design che si avvale delle illustrazioni minimaliste di Jeffrey Fisher. I prezzi sono contenuti e la qualità è altissima:
dai divertenti manuali di cattiveria e di audacia per i piccoli lupi, best seller degli anni d’oro, all’orsetto di Maurice Sendak, per i primi lettori, ai romanzi di grandi firme per i più grandi: Anne Fine, Christine Nostlinger, Jules Feiffer, senza dimenticare l’autore che si nasconde dietro lo pseudonimo di Christopher Pike, personaggio di Star Trek, molto amato dagli adolescenti che in rete lo hanno riscoperto e vanno alla caccia della saga del vampiro. L’Horror non era benvisto dagli adulti e invece i ragazzi lessero Stephen King, poi i Piccoli Brividi e Amiche per la pelle, oggi riproposto. Molte di queste ristampe sono anche arricchite dalle postfazioni di Antonio Faeti che aggiungono valore alla lettura. (E’ in preparazione una raccolta delle intro-postfazioni!). Auguriamo grandi tirature e ricordando il successo della Bur tramandiamo il commento di Angelo Rizzoli, il quale convinto inizialmente all’impresa in nome della sua qualità culturale, avrebbe esclamato: “ Altro che cultura! Con questi libri si guadagna un sacco di soldi”.
Grazia Gotti

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