La mia vecchia anima di maestra elementare si riaccende per una serie americana per lettori principianti che vede protagonista Dory, l'ultima di tre figli di una famiglia contemporanea. Perché si riaccende? Perché mi preparo a tornare in una scuola dove ho insegnanto e dove ora insegna un mio alunno che proprio in quelle aule ho incontrato. Lui cominicia da una prima e io sto preparando la biblioteca di classe, un regalo speciale che consegnerò a giorni. Ovviamente la lista è ricca di albi illustrati, ma l'obiettivo è quello di fare si che anche libri senza figure allietino presto i piccoli lettori.
Dory ha le figure, in bianco e nero, e anche le nuvolette dei comics.
Perché mi piace Dory? Perché c'è l'infanzia e l'immaginazione, dentro la vita di tutti i giorni. Nelle relazioni familiari, PER FAVORE LASCIACI IN PACE, gridano i fratelli più grandi. L'autrice insegna in una scuola elementare a New York, ha due figli e non ha perduto il senso del gioco. Sento che Dory diventerà una beniamina della classe del mio alunno, al quale, tanti anni fa lessi ad alta voce L'incredibile storia di Lavinia, capo lavoro di fantastico e realismo insieme.
Dory non è Lavinia, ma è una buona rappresentazione, un ottimo antidoto a serie molto più famose e molto meno divertenti, almeno per me.
Grazia Gotti
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