mercoledì 15 aprile 2015

Tommaso Percivale, una letteratura di "genere" nuovo



Alla seconda prova nella collana tutta italiana Carta Bianca, Einaudi Ragazzi, Tommaso Percivale scrive un romanzo per ragazzi di grande spessore. Un romanzo di formazione contemporaneo, di cui non si hanno precedenti nella letteratura italiana per ragazzi. Mi avventuro per una strada non facile, lontana dal consueto presentare un romanzo, la storia, la qualità di scrittura.
Tommaso mi ha davvero sorpreso e ho impiegato qualche giorno per cercare di capire cosa ci vuol dire. Comincio dal punto più difficile, quello politico.
Cosa sono le bugie? Come credere a quello che ci raccontano? Non ho visto il documentario Citizenfour che ha vinto l'Oscar, ma immagino che un giovane lettore di Tommaso sarebbe interessato al tema. Certo deve essere un lettore e non uno che parla solo di calcio.
Se poi ama un genere preciso, oggi il romanzo distopico, un tempo la fantascienza, allora  possiamo augurarci di trovarci di fronte ad un personaggio buono per una storia.
La lettura è un altro dei punti messi a segno da Tommaso: il suo discorso sul lettore di "genere"
è molto chiaro, puntuale, come precisi sono gli autori citati.
Poi ci troviamo nel solco di una bildung maschile, molto ricca, articolata, che gioca anche con il topos dell'amicizia, risolta con genialità, che piacerà molto al lettore contemporaneo. Siamo soli, siamo in cerca di amicizia e di amore, questo sembra dirci Tommaso, e siamo anche desiderosi di comunicare con gli altri. Ecco che l'esperienza da radioamatore gli consente di farci sentire quanto sia importante to be connetted. Ho ascoltato in questi giorni la testimonianza alla radio di un radioamatore che la sera del terremoto dell'Aquila subito si mise in contatto per organizzare gli aiuti, mentre altri ridevano attraverso il filo del telefono.
Ed infine c'è l'educazione sentimentale, raccontata con grande garbo, che di certo sarà apprezzata anche dalle lettrici. Avrei voluto soffermarmi, rileggerlo, sottolineare molti altri aspetti, ma sono sempre di corsa: un treno, una lezione, una lavatrice, un libro da leggere...
Questo di Tommaso mi tiene compagnia e mi auguro che diventi un buon compagno di vita di molti lettori.

Grazia Gotti

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