lunedì 13 aprile 2015

Poesia



In Accademia abbiamo finito il modulo dedicato alla poesia e ci siamo salutati con il desiderio di non lasciare la poesia alle nostre spalle, o a lato, in un angolo, o su uno scaffale della nostra biblioteca o libreria. Se Grazia Gotti, curatrice di una collana, editrice di poesia, libraia e Teresa Porcella, libraia e curatrice di una collana di poesia, si mettessero in mente di fare un temporary Poetry Bookshop sarebbe un successo? Una domanda scaturita nel corso. Se il temporary Poetry Shop fosse accolto in diverse città italiane, e fossero invitati poeti ad incontrare i ragazzi, funzionerebbe? Io penso di sì. Se il temporary Poetry Bookshop presentasse una rassegna di poesia in diverse lingue, potrebbero i ragazzi delle scuole medie, che studiano due lingue, leggere con piacere e se vogliono mandare a memoria versi di poetesse e di poeti contemporanei?


Io penso di sì. Sarebbe bello fare rete, mettere insieme librai, editori, insegnanti che amano la poesia e chiedere a gran voce un finanziamento pubblico per portare la poesia a tutti.
Il mese più giusto sarebbe Aprile, the cruellest month, pensiamoci. Potrebbe partire il progetto nazionale Poetry Break, sperimentato con successo in molte scuole del territorio bolognese, in concomitanza con la Bologna Children's Book Fair 2016.


Per il progetto Poetry Break la Cooperativa Culturale Giannino Stoppani ha ricevuto un riconoscimento dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Qui due esempi di poesia olandese per ragazzi, due libri bellissimi, frutto della collaborazione di Bette Westera e Sylvia Weve. Due temi forti, la vecchiaia e la morte. Due libri di grande formato, di straordinaria fattura, due libri importanti, adatti ad ospitare le parole della Poesia.

Grazia Gotti

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