mercoledì 30 luglio 2014

Ricordarsi di ricordare



Luca Randazzo è nato nel 1971 a Milano, anni bui e cupi, lontani e al tempo steso vicini agli anni della Resistenza. Astrofisico mancato, insegnante appassionato, scrittore, Luca Randazzo nel libro L'estate di Giacomo, in catalogo per Rizzoli, racconta una storia di guerra, una storia di vita, dove luoghi e geografie precise ci riportano all'Italia del 1944.
Giacomo lavora in una malga, una malga posta su monti di Aune dove opera la brigata partigiana Antonio Gramsci. Ha undici anni Giacomo,  è affascinanto da quei giovani che vede passare da lontano con i fucili sulle spalle. Giacomo mi riporta alle pagine di Italo Calvino, in modo particolare a Ultimo viene il corvo, mi riporta ad una Resistenza fuori dalla retorica, una Resistenza che racconta gli uomini.
Giacomo si trova a fare i conti con la lealtà, il coraggio, ma anche con i tradimenti, le ingiustizie, le miserie umane.
Giacomo cresce in quella estate, l'ultima della Seconda Guerra Mondiale, cresce nella gioia delle amicizie e nel dolore della scoperta di un mondo adulto che, a volte, si rivela meschino e feroce.
Il libro apre con un omaggio alla memoria di Mario Pasi, nome di battaglia Alberto Montagna, medico e partigiano, medaglia d'oro al valor militare. Una figura a me particolrmente cara, scoperta nei racconti di mio padre e nella struggente poesia che Mario Tobino dedicò all'amico, poesia poi messa in musica da Hans Werner Henze.

Silvana Sola




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