mercoledì 6 giugno 2012

Mutazioni


La giuria del Bologna Ragazzi Award presieduta dal professor Antonio Faeti, attribuiva, nell’edizione del 2010, una menzione al libro L’herbier, (L’erbario, Salani per l’edizione italiana) di Emilie Vast, con questa motivazione: Con un’arte ad un tempo limpida e severa, nitida e intrisa di accorata poesia, Emilie Vast compone davvero un “erbario” che si propone con il nitore dell’autentico repertorio scientifico. Conosciamo, dunque, le foglie d’Europa, però apprendiamo molte notizie anche intorno all’Art Noveau, vediamo come l’occidente ama e amò il Giapponismo, scorgiamo l’esigenza dello stile sempre ribadita nella splendida essenzialità delle sintesi qui operate. Uno stile arioso e severo, che rende ogni tavola preziosa come un gioiello tipografico, e l’erbario però allude alla grande complessità di una classificazione, insegna a riconoscere, a ritrovare, a rispettare.
Motivazione perfetta anche per il libro, Storia di un albero, appena pubblicato in Italia dall’editore Gallucci.
Un libro meravigliosamente minimalista, lieve come i pensieri più profondi, perfetto nella descrizione della vita di un albero che attraversa le stagioni, che dialoga con gli animali che gli stanno attorno, che racconta il ciclo della vita.
Immagini perfette albergano nelle pagine di un’ottima carta, si insediano nei fori abilmente costruiti, si muovono leggere come le foglie trascinate dal vento dell’autunno.
In un lavoro sapiente di voluta sottrazione l’illustratrice francese, formazione in arte contemporanea e fotografia, sceglie un testo di sole azioni: cresce l’albero, incanta con il i fiori che riempiono i rami, accoglie nidi tra le fronde…
Un albo illustrato che ricorda un altro libro straordinario, Era inverno, di Aoi Huber-Kono, pubblicato da Emme edizioni nel 1967 e ridato alle stampe da Corraini.
Silvana Sola

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