domenica 27 marzo 2011
La fiera vista dalla stampa nazionale
Domenica ore 14, poco prima di recarmi ad Anzola per l’inaugurazione della mostra dedicata alle fiabe italiane di Italo Calvino (da rileggere anche per la straordinaria lezione sulla lingua che se ne ricava), ho preso in mano i giornali.
Le dita mi si sono annerite per averne sfogliati tanti al fine di registrare l’interesse che un evento fra i più importanti nel mercato mondiale dei libri suscita sulle nostre gazzette.
Si prendono in esame anche quelli usciti ieri (sabato) pertanto si comincia con il torinese TTL de “ La Stampa” che fa il suo onesto lavoro di sempre, anche se ci si potrebbe aspettare qualcosa di nuovo. Ottimo il pezzo di Faeti, da non perdere, un po’ fuori tema rispetto alla Fiera ma molto importante. Tanti riquadretti su tanti libri, un lenzuolo su Laura Orvieto (in corsivo e non firmato, non sono riuscita a capire, forse nel linguaggio giornalistico ha un significato che a me sfugge).
Domenica. Ho comprato l’Avanti (esiste, vi giuro!) ed è anche serio, ricorda l’85 dalla morte di Piero Gobetti; speriamo che il prossimo anno, arrivando fino ad Ada Gobetti, si ricordino di quanto è importante per l’avvenire, anche senza il sole, far crescere una comunità di lettori.
Il Secolo, piccolo annuncio di poche battute per ricordare un importante dibattito sul libro e il digitale (!), ma grande pagina salgariana per rileggere il nostro presente.
La Padania, la pagina letture è dedicata a Raul Montanari e il noir.
Libero, nell’inserto Libero pensiero, ha tante cose ma niente sui libri per ragazzi
Il Riformsta: Nina dei lupi sarà il candidato della Marsilio al premio Strega (!) e Bersani riapre le Frattocchie, tutti a studiare, ragazzi!!!!!
Liberazione: pagina americana, dalla working class del Kentucky ai boschi del Maine.
Libri per ragazzi lontani anni luce.
Il Giornale. Non se ne parla e non capirò mai perché. Se io possedessi molte case editrici, giornali e televisioni, me ne fregherei del conflitto d’interessi e parlerei di tutti i libri per ragazzi che si stampano nelle mie fabbriche.
Il fatto quotidiano. Lia Celi, che scrive dei bei libri per le bambine e le ragazzine, fa della satira ne Il Misfatto.
Avvenire tace, forse ha già parlato o parlerà.
L’Unità apre un ricco album dal titolo FANTASIA! Manuela Trinci si occupa dei piccolissimi, Paolo Canton è intervistato sull’illustrazione, da leggere! L’Unità si è dimenticata delle Giannine nell’off Fiera. Chissà poi perché? Saranno i contenuti, Calvino illustrato, L’Africa, l’Epica illustrata, Claire Dè alla galleria d’Arte Moderna, il dolore psichico e la letteratura per l’infanzia , un tema forse caro a Manuela? Mah, che dire? Un po’ dispiace...
Il Messaggero: una notizia sulla fiera e un paginone su Laura Orvieto, un paginone davvero bellissimo, che però dato che mi cita, per pudore non posso elogiare quanto meriterebbe. Il rispetto per il lettore, il desiderio di informarlo, scegliendo ciò di cui si vuol parlare con persuasione. Brava Fiorella, si sente che l’hai riletta, che ci hai ragionato, che hai perso tempo a scrivere.
Il Manifesto: Francesca Lazzarato, fuori dal giro dei libri per ragazzi, ritorna con puntualità a registrare dei fenomeni: il ritorno della buona letteratura che principalmente lei aveva fatto in Mondadori, e il meritevole per temi, con qualche perplessità sullo stile. Fra le sue righe i problemi della nostra società (scuola, immigrazione, mercato editoriale). Buon servizio al lettore, quattro stelle de’ sinistra...
Il Sole 24 ore. Beatrice Masini fa un report fedele sulle novità editoriali, più orientata ai grandi gruppi raccolti in Aie, Associazione italiana editori, e allude per quanto riguarda i contenuti ad un futuro di distopie in cui i combattenti sono neogladiatori contro il nulla. Pertanto anche quando vincono il mondo non cambia. Perchè tanta amarezza?
Repubblica e Corriere della Sera ancora tacciono. Aspettiamo...poi vi diremo.
Cari lettori, rimanete con noi, mancano all’appello Il Foglio, Liberal, Europa e i regionali, così avremo una panoramica completa sullo stato della critica e del giornalismo di cultura in Italia.
A presto
Grace
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Dell'articolo di Beatrice Masini mi ha colpito questo: "Tornando in Fiera, balza all'occhio la rarità di esordienti o giovani scrittori italiani. Sulle nuove copertine brillano nomi noti, se non notissimi; e quasi tutti sopra i quaranta. Dove sono finiti gli altri? Che cosa stanno facendo? Sono gli editori a ignorarli, a non avere la pazienza di crescerli, o forse sono loro che preferiscono scrivere libri per ragazzi da pubblicare come libri da grandi?" C'è di che riflettere.
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