C’era una volta in un paese lontano o, forse, in un paese vicino, un coniglietto che non aveva mai incontrato un lupo, e un lupo che non sapeva cosa fosse un coniglio.
Ignari di una letteratura che li descrive come uno vittima dell’altro, i due animali si incontrano, si scoprono, si frequentano e diventano amici.
Negli anni ’90 Lulù, il capolavoro di Gregoire Solotareff, era un libro tascabile di piccolo formato.
Oggi ha pagine grandi, spesse, resistenti, una storia fantastica in un oggetto libro che si rende disponibile ad una lettura fortemente partecipata.
Merito all’editore Rizzoli se oggi i bambini possono incontrare la storia tenera e appassionata dell’autore e illustratore francese.
Capace di raccontare ai piccoli, di affascinare con il suo segno divertente, di catturare l’attenzione con poche parole, sapientemente calibrate, Solotareff è riuscito a portare, tra le pagine, un modo possibile per andare oltre il pregiudizio.
Silvana sola
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