venerdì 24 dicembre 2010

C’era molto calore nella nostra casetta


Nel novembre del 1953, a New York, il livello di smog aveva toccato vette altissime: si registravano più di duecento morti per problemi respiratori. La pesantezza dell’aria irrespirabile contribuì ad accelerare la morte di Dylan Thomas, già provato da una vita vissuta intensamente e da un edema celebrale. Aveva trentanove anni il grande poeta, drammaturgo e scrittore gallese che aveva sconvolto la critica per la straordinaria novità dei suoi scritti.
Un Natale, in catalogo per Salani, è un breve racconto che riporta ricordi natalizi di bambini del Galles.
Racconti che miscelano fatti a personaggi, le vicende dei pranzi natalizi a immaginari ippopotami che attraversano la strada, la musica che accompagna fedele la notte di Natale alle canzoni d’amore, le luci delle case alle coperte di un letto pronto a dare asilo.
Un Natale di fantasie e di regali: “C’erano regali utili… libri senza figure in cui i bambini, benché avvertiti tra virgolette di non farlo, pattinavano sullo stagno del contadino Giles e guarda un po’ annegavano; e libri che mi spiegavano tutto sulle vespe, tranne perché…”
Pubblicato dieci anni fa, il testo di Dylan Thomas è accompagnato dalle belle illustrazioni in bianco e nero di Fabian Negrin, che con la perizia del segno riesce a creare l’atmosfera di una notte magica, sospesa tra realtà e visioni oniriche.
Silvana Sola

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