martedì 27 luglio 2010

Compassi e alambicchi a Ca’ de’ Specchi

Chi era Giuseppe Balsamo?
La storia racconta di intrecci, intrighi, inganni che accompagnarono la vita breve, morì a cinquantadue anni, dell’orfano palermitano da tutti conosciuto come Alessandro Conte di Cagliostro.
Una vita in fuga attraverso le terre d’Oriente e d’Occidente ora ospite di corte, ora prigioniero delle galere di tante città.
La ladra di Cagliostro, il romanzo scritto da Giulio Leoni per i tipi di Mondadori, racconta una storia ambientata a Venezia, una storia che non attinge alla sua biografia, per altro complessa e difficilmente credibile, ma mette in pagina atmosfere e fatti che hanno caratterizzato l’esistenza di Giuseppe Balsamo.
Una dimora dismessa, si dice abitata dal demonio, alambicchi, pozioni e rimedi taumaturgici accompagnano l’ingresso di Cagliostro nella città dei dogi.
Guaritore, mago, massone, apostolo di una “religione” che riporta ai riti dell’antico Egitto, il conte costruisce con abilità una delle sue grandi truffe. Lo aiuta una giovane cresciuta tra i canali, orfana, ladra scaltra e silenziosa, che risponde al nome di Serafina. Una ragazzina che si presta, timorosa e al contempo divertita, al gioco di Cagliostro e lo segue nei suoi elaborati raggiri ai danni di potenti stolti e vanesi.
Un romanzo d’avventura per adolescenti che permette di riconoscere il Cagliostro riportato nei documenti storici, protagonista di una storia che miscela esatte ricostruzioni d’epoca a perfette invenzioni narrative.
Silvana Sola

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