lunedì 7 giugno 2010

Per Billy ma anche per Valentin e Vinicio

Si sta svolgendo in questi giorni a Bologna “Il teatro delle scuole” che da più di 24 anni vede gli studenti della città impegnati sul palcoscenico nelle tre principali arti sceniche: il teatro, la musica e la danza.
Approfittando di questa storica rassegna bolognese, Zazie dà inizio questa settimana, con questa prima brevissima rassegna bibliografica, ad una serie d’interventi dedicati alla danza nella letteratura per ragazzi.
In questi ultimi anni nel panorama editoriale per ragazzi la danza ha assunto un forte peso tra le tematiche affrontate in albi e romanzi. Basti pensare, solo per citarne alcuni, alla dolcissima e testarda Angelina ballerina o alle numerose collane edite da e/o, EL o Einaudi ragazzi ("Danza", "Scarpette rosa", "I diari della Royal Ballet School"). Tra Parigi, Milano e Londra le protagoniste di questi romanzi sono giovani promesse del balletto classico, alle prese con la scuola, la famiglia, le amicizie, i primi amori e la passione per le scarpette e il tutù.
La danza nei libri per ragazzi in Italia è presa in considerazione quasi solamente nella declinazione del balletto classico ed è proposta quasi esclusivamente al pubblico femminile.
Sono pochi i romanzi in cui si rivolge l’attenzione anche ad altri generi di danza, la contemporanea, piuttosto che la jazz o la capoeira. È recentemente uscito dal catalogo Mondadori, il bel romanzo di Paola Zannoner, Dance!, in cui la protagonista inizia a seguire un corso di hip-hop.
Ho invece terminato di leggere, la scorsa settimana, l’adattamento letterario di Melvin Burgess, che rivede magistralmente la bellissima sceneggiatura dell’indimenticabile pellicola, Billy Elliot.
Il racconto narra l’iniziazione alla danza classica del figlio di un minatore inglese e sfata l’insensato pregiudizio che il balletto sia una pratica solo femminile.

Ora, forse, vi chiederete, dopo aver scoperto a chi in parte è dedicato questo post… chi siano, Valentin e Vinicio! Francese il primo, italiano il secondo, sono due ballerini di circa 5 anni ciascuno, che hanno preso parte allo spettacolo “In fila per tre” che due settimane fa la scuola bolognese A.T.E.M. ha presentato all’Arena del Sole.
Perchè si continui a parlare, ma soprattutto a ballare! Perchè la danza sia diffusa maggiormente... non solo in tutù, non solo sulle punte!
David Tolin

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