E’ dedicato a tutti coloro che pensano che l’uomo sia una specie migratoria il bel libro di Mariana Chiesa Mateos. E’ in catalogo per Orecchio Acerbo, realizzato sotto l’egida della sezione italiana di Amnesty International. Poche parole segnano l’inizio e poi lasciano spazio alle immagini che costruiscono una storia di partenze, di addii, di solitudini e di incontri. Migrando ha due copertine, due punti di partenza e diversi possibili approdi. Il libro cerca la complicità del lettore per proseguire nel racconto, aspetta che nuovi occhi traccino, sulla mappa, itinerari della speranza. Mariana disegna uccelli e li immagina capaci di varcare, nel cielo, gli infiniti confini segnati sulla terra. Rappresenta alberi che diventano simbolo di una stabilità trovata o ri-trovata, e boschi che dichiarano l’esistenza di una guerra infinita, testimoni involontari di un dialogo difficile. E poi navi, aerei, valigie e zattere di fortuna: uomini, donne, bambini che si muovono spinti da un’onda che non si arresta, obbligati ad attraversare oceani e continenti, ad abbandonare i luoghi delle loro origini alla ricerca di un’altra parte del mondo nella quale cominiciare una nuova esistenza.
Silvana Sola
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