Confesso di aver tifato per Roberto Piumini. Il più importante riconoscimento alla letteratura per ragazzi a un autore italiano, oltre che un giusto e meritato premio a Roberto, sarebbe stato utile a noi tutti. Nutrivo questa speranza poichè da alcuni anni, grazie alla rinata sezione italiana dell’Ibby, siamo ritornati nel circuito internazionale. Il premio Andersen a Roberto Innocenti, nel 2008, ha senza dubbio riaperto i giochi, ma abbiamo ancora molto da imparare e, soprattutto, dobbiamo capire appieno i meccanismi dentro i quali lavorare. In compagnia di questi pensieri mi sono avviata al Caffè degli illustratori della Fiera per assistere alla cerimonia, in collegamento con Stoccolma per l’annuncio del vincitore dell’Astrid Lindgren Memorial Award. Ho incontrato lo sguardo di Piumini, seduto, solitario, sulle gradinate e ho capito che non era il vincitore. Ha invece vinto Kitty Crowther, autrice-illustratrice, nata a Bruxelles nel 1970, che ha presto raggiunto il Caffè con aria felice, contornata da amici, editori e tanti svedesi.
L’ambasciatore svedese a rappresentare il Paese chiacchierava amabilmente con Ennio Cavalli, nostro cronista dei Nobel, sorrisi e saluti da parte di tanti illustratori noti, passati di lì per assaporare il piacere di veder premiare anche chi costruisce storie con le matite e i colori.
Un premio molto importante dunque, che si sta facendo strada nei media del mondo intero (molto poco da noi) e che regala al vincitore la considerevole somma di 500.000 euro.
Per Kitty l’editore Pastel, già nel 2007, aveva preparato una piccola brossure, 26 pagine a colori, dal titolo Le Monde de Kitty Crowther, ricca di informazioni e di referenze iconografiche, da Elsa Belskov a Beatrix Potter, da Tove Jansson a Rupert. Kitty di papà inglese mamma svedese, viene cresciuta con libri belli, raffinati, classici e contemporanei. Trascorre le estati e i weekend della sua infanzia a Veere, un comune olandese con un piccolo porto.“ Cet endroit est très important pour moi. Je lui dois tout mon éveil à la nature, à l’eau.”
C’è l’acqua in molti suoi libri, da Mon ami Jim, all’omaggio a Jeremy Pescatore della Potter in Scritch scratch dip clapote, e l’acqua di un lago che smuove pensieri tristi, nel libro Annie du lac . La Francia ama molto il lavoro e la poetica di Kitty Crowther e lo dimostra con i fatti: nel 1992 premio a Montreuil per il concorso Figures Futur, nel 2002 la città di Nanterre sostiene la pubblicazione di Scritch scratch dip clapote. Nel 2005 Alors? viene prodotto con il sussidio del Consiglio generale de la Seine-Saint Denis, si aggiudica Annie du lac il Baobab a Parigi nel novembre scorso.
Ha lavorato Kitty, ha faticato, ha cominciato a parlare a quattro anni per un deficit uditivo, ma attraverso il segno ha imparato a esprimersi con una intensità capace di affrontare ogni aspetto dell’ umano sentire.
Osservo questa giovane donna che ha assaporato già tanta vita: tanti libri, due figli, premi, riconoscimenti. Potrà continuare nella libertà di raccontarla questa vita, con le luci e le ombre, gli abissi e i cieli aperti, il dolore e l’amicizia, la morte e l’Infanzia. Accanto ad albi di accesso più difficile, più oscuri, l’autrice ha prodotto la serie Poka & Mine, storie di vita quotidiana che hanno per protagonista una coppia mono-parentale. “ Certains voient en Poka un papa, d’autres une maman, d’autres encore font de Poka et Mine un couple d’amis. Je pense souvent à
Gabrielle Vincent, cette grande dame de la littérature de jeunesse, décédée en 2000. Son humanité me touche profondément. Ses albums d’Ernest et Célestine sont juste. On y est dans le respect, dans la relation vraie, dans la tendresse, la douceur, l’observation.
Elle correspond à ma vision de mère et à ce que j’ai envie da dire en un clin d’oeil aux parents. C’est-à-dire d’élever les enfants avec respect.”
In Italia, AER ha pubblicato nel 1998 Il amico Jim, mentre due albi illustrati da lei sono pubblicati da Topipittori, Dentro me, e da Feltrinelli, Il compleanno dello scoiattolo.
Grazia Gotti
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