lunedì 15 giugno 2009

La fortuna di avere avuto Jella

“Una sera, me ne stavo seduta sulle scale tutta sola con Il toro Ferdinando di Munro Leaf sulle ginocchia, cercando di immaginare come poter acquistare alcuni libri per i regali di Natale dei bambini. Ferdinando mi diede un’idea. Ogni giorno a Berlino venivano pubblicati i quotidiani, quindi doveva esserci una grande catasta di carta da giornale da qualche parte. Se soltanto qualcuno avesse stampato Il toro Ferdinando sulla carta da giornale e, ripiegando i fogli, avesse fatto un libro, il desiderio natalizio dei bambini poteva diventare realtà. Pensai subito al bibliotecario di Berlino, il dottor Moser, ora direttore dell’America Memorial Library a Berlino. L’uomo si gettò a capofitto nei nostri progetti per la mostra ed era proprio l’uomo giusto! Quello stesso giorno iniziammo a buttar giù dei moduli di richiesta urgenti per le autorizzazioni del governo militare e quella notte, mentre i fiocchi di neve fluttuavano nell’aria, Il toro Ferdinando divenne Ferdinand der Stier…. Le presse tipografiche sputarono fuori 30.000 copie in una notte.”
Notizia storica tratta da La strada di Jella, pubblicato dalla casa editrice Sinnos della “pasionaria” Della Passarelli. La signora che racconta è Jella Lepman, una protagonista della storia della lettura europea e mondiale. Mandata ad occuparsi delle donne e dei bambini in una Germania distrutta, pensa la ricostruzione a partire dai più piccoli: si rivolge agli editori di tanti paesi chiedendo copie per allestire una grande mostra a Monaco. La mostra ha grande successo, Jella gode dell’appoggio di Eleanor Roosevelt e, più tardi, grazie ai dollari della Rockefeller Foundation, potrà fondare la biblioteca dei ragazzi, sempre a Monaco. Ha vicino a sé, a condividere i suoi sogni e i suoi progetti, Erich Kaster, l’indimenticabile autore di Emilio e i detectives e de La conferenza degli animali. L’energia, lo slancio, la determinazione, fanno sì che in poco tempo, anche per l’apporto della grandissima editrice Bettina Hurlimann, che oltre alla sua intelligenza mette a disposizione la sua casa di Ginevra come sede per gli incontri internazionali, nasca l’IBBY (International Board on Books for Young People).
L’Italia inizialmente aderì a questa organizzazione mondiale, adesione fattiva tanto che la città di Firenze ospitò la cerimonia del Premio Andersen ad Astrid Lindgren, mentre Gianni Rodari se lo aggiudicò nel 1970. Poi eravamo scomparsi dalla scena internazionale, fino a quando una buona stella ha guidato un gruppo bolognese a rifondare l’IBBY ITALIA, e allora tutto si rimette in moto; Roberto Innocenti nel 2008 vince l’Andersen per l’illustrazione…..
Anche Il toro Ferdinando è ritornato, ripubblicato dall’editore Excelsior 1881. All’Italia non mancano le persone di buona volontà, mancano le signore Roosevelt e le Fondazioni Rockefeller.
Ps: scrivendo questo post mi sono imbattuta in un cartone del Toro Ferdinando di Walt Disney del 1938, visibile qui in spagnolo..
Grazia Gotti

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