giovedì 31 marzo 2016

Emirati Arabi

La sezione New Horizons del Bologna Ragazzi Award vede vincitore un bellissimo libro dell' editore Kalimat. Il catalogo di questo editore è molto interessante. 
Due titoli ci hanno particolarmente colpito: nel primo Fatima Sharafeddine racconta la vita di Ibn Khaldoun, filosofo, scienziato e politico, considerato il fondatore della sociologia. Siamo nel 1332, il racconto, narrato in pima persona, ha un andamento fluido, molto gradevole (leggo la traduzione in inglese). Il testo è raccolto in uno spazio bianco al centro sulle pagine illustrata da Assan Amekan. Pagine bellissime che potrebbero trovare dimora in un edizione italiana. 
Sempre Fatima Sharafeddine è autrice di Al Amma Osha, illustrato da Hanane Kai. La storia ha per protagonista una zia chiacchierona, uno stereotipo della donna araba anziana che parla, parla, parla...

Grazia Gotti

mercoledì 30 marzo 2016

Misteriosa Vivian


Vivian Maier sarà conosciuta dal grande pubblico solo dopo la sua morte, e solo dopo il ritrovamento di un enorme quantità di negativi recuperati ad un'asta dal giovane John Maloof, figlio di un rigattiere. La sua vita e la sua passione per la fotografia sono raccontati in modo esemplare dalle parole e dalle figure di Cinzia Ghigliano nel volume Lei. Vivian Maier, pubblicato da Orecchio Acerbo. Un libro sensibile, che ci riporta lo sguardo attento della babysitter Vivian.
Le sue immagini fotografiche di un'album di infanzia sono capaci di creare nell'osservatore un nuovo vedere: "Un dettaglio viene a sconvolgere tutta la mia lettura; è un mutamento vivo del mio interesse, una folgorazione. A causa dell'impronta di qualcosa la foto non è più una foto qualunque…" scrive così Roland Barthes in La camera chiara. Nota sulla fotografia, Einaudi, Torino, 1980, e a me piace affiancare questo testo alla vita-opera di Vivian Maier.
Vedere e guardare, cogliere e narrare, leggere e immaginare, stupire e lasciarsi stupire, queste sono le azioni che ci suggerisce il lavoro di Cinzia Ghigliano.
Rispettosa della storia e della vita della fotografa, l'autrice invita il lettore ad attraversare il tempo accopagnati da uno sguardo libero, più attento di altri all'"invisibile".
Giovedì 7 aprile, giorno in cui chiude Bologna Children's Book Fair 2016, alla libreria per ragazzi Giannino Stoppani, ore 19, inaugura la mostra delle tavole originali di Cinzia Ghigliano.
Per dichiarare che dei buoni libri ci si deve occupare sempre, dentro e fuori le manifestazioni dedicate.
Scarica qui l'invito.

Silvana Sola

martedì 29 marzo 2016

Quanto impiega un Bruco a diventare Farfalla?


Sono disordinata. O meglio il mio è un ordine-disordine che mi permette di ritrovare quasi tutto. A volte anche i pensieri sparsi. Fiamma, la protagonista del nuovo libro di Luisa Mattia, invece, dispone le cose rispettando un ordine preciso: libri, fogli, maglie, bicchieri, ogni oggetto diverso ha un proprio spazio. E la rassicura il vederlo nella sua dimora naturale. Ma non sempre mettere ordine alle cose aiuta a mettere ordine ai pensieri, ai gesti, ai sentimenti. I fatti della vita arrivano in modo disordinato, a volte non richiesto, determinati dalle azioni degli altri. E le reazioni possono essere disordinate, scomposte. Fiamma ha quattordici anni e suoi sentimenti non riescono a rimanere dentro perimetri ordinati. Si muovono in un balletto che alterna passi lenti, dolci, a drammatiche figure. 
Le sue parole escono dure, volutamente violente, e poi diventano morbide e avvolgenti, quando cambia il destinatario. In E poi diventai farfalla, il bel libro appena dato alle stampe dall'editore Lapis, si racconta l'adolescenza. Le parole di Luisa Mattia accompagnano la protagonista verso la trasformazione, verso un tempo nuovo, scandito dai passaggi che portano il lettore a vedere il giovane bruco librarsi nel cielo in forma di farfalla.

Silvana Sola

venerdì 25 marzo 2016

Vite nell'arte


Chiara Carminati, nei suoi testi, usa una lingua davvero capace di far entrare il lettore dentro alle storie e coinvolgerlo in una narrazione avvolgente.
Nel nuovo libro libro, Le 7 arti in 7 donne, in catalogo per i tipi di Mondadori, collana “ I Magnifici 7”, le protagoniste sono donne che hanno fatto la storia, figure straordinarie nel mondo dell'arte e della architettura, della musica, della poesia.
“Con un nome così, cosa vi aspettavate? Che cosa avrei potuto fare d'altro? Si potrebbe dire che l'arte era incisa nel mio destino...”
Inizia così il ritratto della grande pittrice Artemisia Gentileschi, una storia di passioni e di determinazione, di raro talento e di coraggio.
Sono tutte storie di vita quelle che Chiara Carminati fa muovere tra le pagine, vite esemplari, uniche, che mettono accanto i versi di Wislawa Szymborska, musa di una poesia profonda e lieve, premio Nobel, e le architetture di Gae Aulenti, all'anagrafe Gaetana, che con le sue forme, con i suoi interventi sullo spazio, ha abituato l'occhio al bello.
E poi ci sono le altre, da scoprire leggendo il libro.
Un libro che invita ad andare oltre, lasciandosi trasportare dal racconto di Chiara Carminati verso nuovi luoghi da scoprire, musei da visitare, musiche da ascoltare, altri libri da leggere.
Bello il corredo iconografico firmato da Alice Beniero.

Silvana Sola

giovedì 24 marzo 2016

William Shakespeare


Questo post è scritto per un amico, David Tolin, libraio di Pel di carota, la libreria per ragazzi di Padova. Con David ho fatto tante cose, abbiamo lavorato fianco a fianco per diversi anni, abbiamo visitato mostre insieme, abbiamo ballato insieme, ma, soprattutto abbiamo condiviso tanti libri. Ora David si occupa principalmente delle sue cose, dei suoi progetti e non ha più il tempo per collaborare con noi. Mi manca molto e sono curiosissima di tutto ciò che propone. Ora sta lavorando su WS (come da lui abbreviato), William Shakespeare e a lui regalo le immagini di quella che a mio avviso è la più bella edizione in commercio dei tales di Charles e Mary. Certo che fu un'idea geniale quella di affidare ai due Lamb un lavoro così azzardato, da temperamento romantico. L'editore aveva un suo fermo punto di vista, era un radicale, anzi un anarchico e aveva idee precise su cosa potevano leggere i ragazzi, ed era il 1806. 
Questa edizione vede insieme tre grandi illustratori: Jesús Cisneros, Manuel Monroy, Javier Zabala.  
Penso che oltre a Roald Dahl potremmo tutti insieme come ALIR, portare avanti il progetto WS, farlo nostro è diffonderlo alla fiera dove saremo al Pad 26, stand B67.
Potremmo chiedere a tutti gli insegnanti nostri amici di seguirci in questa avventura.
Da ultimo, ma non meno importante, se Debora Serracchiani ha parlato al ministro Franceschini di Nati per leggere, non potremmo chiederle di parlare di ALIR e di patrocinare le iniziative delle librerie indipendenti?

Grazia Gotti





mercoledì 23 marzo 2016

Una tesi di laurea


Dasha Tolstikova vive a Brooklyn. Ha frequentato la VSA (Visual Schhol of Art) a New York.
Disegna da sempre, è cresciuta fra artisti, e dopo aver pubblicato disegni per il New York Times e qualche copertina ha trovato il modo di pubblicare la sua tesi di laurea con Groundwood. 
A Year Without Mom è un picture book e graphic novel, un diario autobiografico di un anno della dodicenne Dasha. Siamo a Mosca all'epoca della sconfitta di Gorbacev. Il padre di Dasha è in America da un po' di tempo e la madre sta per andarci. Lei resterà a Mosca con i nonni. Un anno di cambiamenti, di lezioni d'arte, di letture. Un Natale a Monaco, qualche problema con la scuola, la scoperta della Nutella... le amiche e un anno che se ne va veloce. La mamma torna, la viene a prendere per portarsela in America. Atterra a Chicago e per raggiungere casa, a Urbana, sono due ore di macchina attraverso campi di mais. Dell'America conosce Via col vento, ma in realtà si capisce che ha letto anche Salinger. La giovane Dasha, ospitata da Julie nel suo blog nel 2013, appena laureata, dichiara quali sono i suoi riferimenti per il disegno: Isabelle Arsenault, Beatrice Alemagna, Laura Carlin. Dai disegni  più recenti che si possono vedere sul suo blog mi sento di dire che arriverà lontano...
Una bella tesi di laurea, già tradotta in altri paesi.

Grazia Gotti

martedì 22 marzo 2016

Il web e i libri per ragazzi

illustrazione di Carlos Araujo

Abbiamo cominciato con Zazienews molti anni fa e oggi siamo liete di annunciare un incontro che si terrà a Bologna, in occasione del Weekend dei Giovani Lettori, dedicato ai luoghi sulla rete dove si incontrano i libri per ragazzi. L'incontro è programmato per venerdì, 8 aprile, alle ore 16.30.
Sarà interessante ascoltare dalla voce dei curatori dei blog, programmi, progetti, modalità di lavoro. A tutti gli interessati suggeriamo di seguire il sito web del Weekend dei Giovani Lettori.


La redazione Zazienews

lunedì 21 marzo 2016

Anna Vivarelli



Mi piace molto Anna Vivarelli, premio Andersen 2010. Non ho letto tutti i suoi libri, e me ne dispiaccio davvero. Scrive molto bene e ha una riconoscibile, ricca e matura cultura. Dopo averla letta in questo weekend, il romanzo e il piccolo libro sul leggere, scritto con Guido Quarzo, penso che abbia una statura notevole. Cosa mi piace principalmente? La sua italianità, l'eco della letteratura italiana, i luoghi, la lingua. Odio il Piccolo Principe è perfetto per essere amato dal mondo intero. Non è un romanzo a tema (bella la puntualizzazione e la citazione di Gianni Celati nel libretto Salani) è un romanzo, è letteratura. Non riesco a non pensare a un altro scrittore italiano, Andrea Molesini, letto anche all'estero. Ciò che non mi piace di Odio il Piccolo Principe è il suo aspetto di libro senza importanza. Questo romanzo merita la cartonatura, la sovracoperta, una grandiosa copertina e un prezzo adeguato. Merita di essere regalato per un'occasione importante, merita di essere recensito da critici all'altezza, e merita di essere notato dagli editori stranieri. Merita anche di diventare cinema. 


Ci sono due città, Venezia e Torino, entrambe potenti per lo schermo e città  fortemente letterarie. Ci sono i libri protagonisti, ci sono tanti personaggi, tutti splendidamente raccontati. C'è un funerale che commuove, come è giusto che sia, c'è tanta umanità. Grazie Anna!

Grazia Gotti


venerdì 18 marzo 2016

Tecniche


La giornata di oggi in Accademia Drosselmeier è dedicata alle tecniche. Ho in mente una mostra per ragazzi dedicata alle diverse tecniche. Sogno una fabbrica dismessa, ripulita e resa laboratorio per fare pratica delle tecniche.
Per una pedagogia popolare alla Celestine Freinet, che si ponga l'obiettivo delle figure, oltre che quello delle parole. Vedere i bambini della Scuola dell'infanzia MAST, guidati dalla straordinaria atelierista Chiara Arena, mi convince sempre più ad adoperarmi per preparare questa mostra laboratorio. Qualche tempo fa, quando è venuto a trovarci a scuola Gilles Bachelet, ho potuto verificare quanto fosse semplice, immediato, naturale per i bambini mettersi al fianco di un  grande disegnatore. Certo i bambini conoscevano benissimo i suoi libri, ci avevano lavorato, avevano prodotto i loro progetti, e quando si sono trovati insieme, al di là della lingua, hanno trovato il linguaggio comune del disegno e hanno creato un'opera collettiva che spero di poter presto documentare. Ho seguito gli stessi bambini per un intero anno di lavoro con il grande fotografo Nino Migliori. Ora sulla pista aperta da questa esperienza straordinaria, tanti bambini della città seguono ogni giorno i laboratori al MAST.
In questo stato d'animo, pronta ad intraprendere un'intera giornata dedicata a questo tema, apro una scatola di novità e per il Castoro trovo un libro americano a cui sono molto legata. Il lavoro di Beth Krommes mi affascina da anni. Lei sarà fra le prime invitate della fabbrica-laboratorio.

Per vedere diverse tecniche consigliamo il lavoro di Nikki McClure quello di Erin E. Stead.

Grazia Gotti



giovedì 17 marzo 2016

Silent books


Oggi in Accademia Marcella Terrusi presenta un percorso sui Silent Books. Ė sorprendente la quantità di nuovi titoli di senza parole. Sarà una giornata intensa di letture, di dialogo. In libreria abbiamo creato un'area dedicata ai libri senza parole, area molto apprezzata dal pubblico.
Leggere le figure, un esercizio molto proficuo al quale dedicheremo le prossime tappe del percorso formativo rivolto alle insegnanti di Nido e Scuola dell!'Infanzia. Durante il Weekend dei Giovani Lettori, Ambra Farina, dell'Accademia Drosselmeier terrà 4 incontri di letture senza parole per il pubblico dei bambini.

Grazia Gotti

mercoledì 16 marzo 2016

Attenti alle rane, dalle 19 alle 6


Stavo mostrando il lavoro di Martina Paderni su “Il re Salomone e la vecchia rana”, una fiaba ebraica inclusa nel volume Animalia, in catalogo per Einaudi Ragazzi.
Stavo ammirando, nella pagina, la vecchia rana quando mi sono imbattuta in uno strano cartello che invitava a ridurre al minimo la velocità per il passaggio delle rane. Un cartello molto chiaro e preciso, posto accanto al lago, nella Svizzera del Canton Ticino.
Il cartello indicava il passaggio delle rane dalle 19 alle 6 del mattino. Un cartello meraviglioso, una sintesi visiva che evocava mondi fiabeschi, ma al contempo suggeriva un giusto modo di vivere la strada. Un invito a scrivere una nuova storia sulle rane, sui loro movimenti. Rane, ranocchi che non si trasformano in principi, ma che dichiarano la loro natura. Oppure, come nelle raccolte di Esopo, che invitano a riflettere sui comportamenti umani.


Sono bellissime le rane che si preoccupano del matrimonio del Sole nell’albo illustrato Esopo. Favole, che porta la firma di Simone Rea, uscito per i tipi di Topipittori. E’ grande, quasi maestosa, la rana che rapisce Pollicina, illustrata da Charlotte Gastaut, nel volume pubblicato da Gallucci.



Da oggi inizia la mia ricerca visiva e letteraria di rane, ranocchi, rospi che mette accanto Walter Crane e Lisbeth Zwerger, Marina Vestita e Brunella Baldi, Max Veltjus e Beatrix Potter, La Fontaine, Andersen o Grahame...

Silvana Sola

martedì 15 marzo 2016

Il Sud America


I lettori di Zazienews sanno che negli ultimi tempi ho avuto l'occasione di visitare il Sud America: Argentina, Brasile, Colombia. Viaggi rapidissimi, quasi più tempo in aereo che nei luoghi, ma ho poi continuato a leggere, a informarmi, e sono rimasta in contatto con alcune persone con le quali è nata una bella amicizia. 
Nel Brasile di Michele D'Ignazio mi sono immersa con curiosità. All'inizio siamo a Lancastre, un imprecisato paese che assomiglia a tanti comuni italiani, quei piccoli centri dove tutti si conoscono e molti aspirano ad un posto di lavoro, di quelli tranquilli, magari al Comune. Al Comune comanda il sindaco, un sindaco che ha molto a cuore la sua rielezione, di certo più importante del Bene Comune. Il protagonista del romanzo, un giovane dipendente comunale al servizio della campagna elettorale del sindaco, partirà per il Brasile alla caccia del voto di un vecchio parente emigrato.
Al voto dei residenti all'estero si fa ricorso perché dai sondaggi è data una parità fra due schieramenti e per essere riconfermato il sindaco ha necessità di quel voto.
E qui comincia l'avventura di Santo Emanuele, un'avventura che consente al giovane aiutante del sindaco di scoprire altri mondi, altri modi di vivere, altri colori e sapori.
Da questa parte del mondo c'è tutto organizzato, il burocratese, il grigiore...forse l'unica possibilità è il sorriso di Mara, la giovane collega in Comune.
Ma dove sta il parente emigrato? Santo Emanuele lo cerca... e il lettore lo segue, pagina dopo pagina, cercando di assaporare i frutti colorati della colazione del mattino.
Un omaggio alla letteratura del Sud, alla lingua portoghese. Muito obrigada.

Grazia Gotti

venerdì 11 marzo 2016

America nelle figure


Questa mattina in Accademia Drosselmeier si prende in esame l'illustrazione americana.
Avrei potuto preparare una lezione classica, per la quale ho tanto materiale, da Maxfield Parrish
alle mie amate illustratrici amiche e compagne di avventura che scelsero di abitare e lavorare insieme in una bellissima casa con giardino (Hollywood aveva annunciato un film con la grandissima Meryl Streep fra le altre, ma non se ne è saputo più nulla). Avrei potuto prendere il catalogo della mostra bolognese Nello studio di Oz, che dà conto di illustratori americani contemporanei scelti da noi con l'aiuto di Steven Guarnaccia, mostra allestita al Museo Civico Archelogico nel 1999. Ho preferito percorrere un'altra strada e mettermi alla prova sul presente.
Sono partita da un elenco di illustratori che Sergio Ruzzier aveva fornito a seguito di un piacevole incontro a New York, proprio nei giorni in cui Elena Pasoli stava prendendo in esame illustratori da invitare come giurati per la Mostra illustratori. Grata, gratissima all'elenco di oltre trenta illustratori ho misurato la mia conoscenza delle cose. Quanti erano già nel mio bagaglio?
Un certo numero, e ciò mi confortava, dicevo a me stessa che non avevo tradito il mio amore per L'America nelle figure. Purtroppo non traduciamo quasi nulla: Mike Curato importato da Il Castoro e annunciato ospite in Fiera e Sophie Blackall, vincitrice del Caldecott 2016, portata in Italia da Motta Junior su mio suggerimento. Nell'elenco di Sergio non figurava Carson Ellis, il cui album Case ha ottenuto un grande successo di pubblico. Gli chiederò il perché di questa mancanza non appena tornerà a Bologna, dove sarà di nuovo dopo essere venuto a febbraio, come giurato.
Intanto lo ringrazio per i nuovi artisti che mi ha fatto conoscere; stamattina li svelerò a lezione.
Per chi ama l'America nelle figure consiglio il classico The Red Rose Girls: An uncommon Story of Art and Love, Harry N Abrams, 2000.
Nella nostra mostra del 1999 erano presenti Richard McGuire, il celebrato autore di Qui e la grandissima Maira Kalman a cui è stata data la parola per il catalogo della mostra illustratori 2016.
Un felice senso di continuità, così chiudo o posso aprire la lezione di oggi.


Grazia Gotti

giovedì 10 marzo 2016

Feelings


Sono sempre più numerosi i libri per piccoli che raccontano i sentimenti. A Book of feelings apre con la dichiarazione che i due bambini protagonisti sono felici, fanno tante cose in famiglia che li rendono felici, e sanno che anche quando la mamma si arrabbia non smette di amarli. Poi ci sono le cose da affrontare fuori dal nido e allora appaiono situazioni e nuove parole per nominare nuovi sentimenti: imbarazzo, timidezza, ansia, paura, tristezza, rabbia, gelosia, e si capirà che queste parole o sentimenti albergano anche in famiglia. Il libro è illustrato da Salvatore Rubbino, già autore di bellissimi libri dedicati alle città. Sempre in Inghilterra, per l'editore Flying Eye Books, è uscito Tough Guys (Have Feelings Too), un divertente catalogo di super-uomini, dal wrestler all'astronauta, dal cowboy all'antico cavaliere, dal ninja al supereroe, tutti sono abitati dai sentimenti e mostrarli è una buona cosa.

Grazia Gotti

mercoledì 9 marzo 2016

Animalia


E' arrivata ieri e profuma di stampa la seconda raccolta curata da me e Silvana, pubblicata da Einaudi Ragazzi, con l'aiuto della penna di Elisabetta Lodoli e le figure di giovani illustratori dell'ISIA di Urbino. Concepita la scorsa primavera, mi ha dato modo di rileggere tanti libri sugli animali e di dar voce ad un desiderio che da anni covava inascoltato. La città di Bologna, fra i suoi numerosi Musei universitari, annovera quello di Zoologia, luogo che ho frequentato molto all'epoca del mio cucciolo. Bernardo mi chiedeva con una certa insistenza di andare a vedere gli animali imbalsamati e coinvolgeva  anche altri suoi amichetti. Da quei tempi ho cominciato a leggere storie di animali e a collezionare libri di animali che a Bernardo interessavano molto. Poi si faceva un gioco nelle trasferte in automobile per la Toscana. Tre ore di viaggio trascorse fra giochi e canzoni. Quello degli animali diveniva  sempre più complesso. Si doveva indovinare l'animale partendo dalle aree geografiche, poi dagli ambienti, dai comportamenti... per me un gioco molto impegnativo che cercavo di non portare troppo per le lunghe suggerendo la cassetta con le canzoni di Roberto Piumini. Questa antologia si porta dietro il ricordo di quei viaggi e delle visite al museo. 
Siamo onorate di presentarlo a Bologna il 2 di Aprile, alla Libreria per ragazzi Giannino Stoppani.
Viene a presentarlo il Prof. Bruno  Sabelli,  responsabile del Museo di Zoologia e se, come spero, da cosa nasce cosa, potremo inventarci tante iniziative. Siamo la città nella quale ha insegnato e vissuto il grande Giorgio Celli a cui va il nostro ringraziamento e saluto.

Grazia Gotti

martedì 8 marzo 2016

Con ago e filo



L'ago e il filo sono una fra le novità dell'illustrazione che ho riscontrato nella produzione dell'anno appena finito. Anche il BolognaRagazzi Award con la menzione a No Des Puntada Sin Hilo ha sottolineato il ritorno di questa tecnica.



Oltre ai giurati del premio,  le amiche di Giboulées, la costola creativa di Gallimard, hanno reso onore all'arte del ricamo pubblicando il bellissimo lavoro di Annalisa Bollini, selezionata anche alla Mostra illustratori. Ho preparato uno scaffale di fabric illustration per rendere omaggio alle mani magiche di tante autrici provenienti da paesi diversi. 



Spero di poter allestire una speciale sezione della libreria internazionale, per il piacere di quanti apprezzano questa tecnica. Io l'ho provata da bambina e mi dette una certa soddisfazione. 



Ecco la tovaglietta per il thè di me bambina sul finire degli anni Cinquanta del secolo scorso. 
Non sapendo disegnare posso reimparare a ricamare. In età di pensione posso dividermi fra la lettura e il ricamo, due cose molto femminili.

Grazia Gotti


lunedì 7 marzo 2016

Momo



C'era tanta gente all'apertura di Momo, la nuova libreria per ragazzi a Ravenna.
Ci siamo ritrovate in diverse ex-Drosselmeier. Ho salutato Marco Paci, in vetrina a dipingere con i bambini, Nicoletta Bacco, bibliotecaria e Ibby, la giovane Assessora alla cultura, e ho osservato il pubblico che stretto stretto si faceva strada dagli scaffali per raggiungere la cassa. 



Alice Keller alle prese con il Pos è il perfetto emblema della nuova figura del libraio multitasking. Alice scrive, conduce laboratori con i bambini, suona il violoncello, sta alla cassa e ha un piccolo nella pancia. Presto sarà mamma e condivederà con il suo cucciolo questa bellissima avventura. Le sue amiche, incontrate lungo il percorso, sono creative come lei. Veronica Truttero disegna, suo è il bellissimo logo per la libreria, Sara sembra nata libraia per ragazzi. Un bellissimo trio! Dal materiale che già da ieri era distribuito in gran quantità si può cogliere lo spirito che anima questo trio, le iniziative in programma, la scelta dei libri, degli oggetti, gli arredi, trasudano gusto estetico e cultura. Al ritorno abbiamo preso tanta acqua, Silvana Sola alla guida, sperse per la campagna in cerca di benzina, ma contente di salutare questa nuova avventura.

Grazia Gotti



venerdì 4 marzo 2016

Differenze di apprendimento e diversi percorsi educativi


Ci sono bambini e ragazzi che portano fardelli più pesanti di altri, ci sono bambini e ragazzi che vorrebbero vivere una vita “normale” ed invece l’esistenza regala loro un carico di difficoltà difficile da sopportare.
Ci sono bambini e ragazzi che mettono a punto complesse strategie di sopravvivenza per eludere una realtà per niente inclusiva.
Ally, la protagonista di Un pesce sull’albero, il bel romanzo della scrittrice americana Lynda Mullay Hunt, è una di questi ragazzi. 
Ally soffre la vita scolastica, soffre i cambiamenti da una città all’altra e il dover ricominciare da capo tutte le volte.
Ricominciare con insegnanti che sottolineano le sue difficoltà, la sua inadeguatezza, che non riconoscono i suoi sforzi, che interpretano le mancate abilità nella lettura e nella grafia, come svogliatezza e deliberata incuria.
Poi qualcosa cambia, l’aiutante magico delle fiabe può irrompere, all’improvviso, anche nella vita reale. L’aiutante ha il nome di mister Daniels, un insegnante che si pone di fronte alla classe in modo diverso, che ribalta schemi, che, nel cambiare posto ai ragazzi, determina anche un nuovo assetto fatto di relazione inedite e di compagni da scoprire.
Un libro capace di tenere un tono meravigliosamente lieve, usando una lingua (alta la traduzione di Sante Bandirali) che cattura, avvolge, una lingua, che esalta  empatia e condivisione, perché
“a volte la cosa più coraggiosa che puoi fare è chiedere aiuto.”

Silvana Sola

giovedì 3 marzo 2016

Un West che parla tedesco


Mentre aspettiamo la Germania a Bologna, con mostre in Fiera e in città, scopriamo l'estro creativo di Karsten Teich, inserito nell'elenco degli autori che vedremo in fiera, e speriamo invitato dal Goethe che cura il programma. Non lo conoscevo fino a qualche mese fa e sono davvero lieta di scoprire un frequentatore del West in terra germanica. Il suo primo personaggio western, Cowboy Klauss, ci portava in un West selvaggio ma ironico e divertito. Questo ultimo western illustrato è un vero capolavoro, ed è pubblicato dall'editore Hinstorff. Albo di grande formato, ha per protagonista uno sceriffo pronto per una grande sfida. Come non pensare al mitico film Gunfight at the O.K. Corral, film della mia infanzia? Chi ama il cinema o la letteratura western di certo apprezzerà questo divertente Suchst du Streit?, libro di sapiente e raffinata fattura. 


Per me il Western è un genere intramontabile,  un luogo dell'anima. Johnny Guitar è stato un film importante per la mia formazione culturale e sentimentale. Nicholas Ray, autore di culto per i cineasti francesi, ma anche di Wim Wenders, ha scritto una gloriosa pagina del cinema. Nella letteratura per ragazzi un popolarissimo scrittore tedesco, Karl May (1842-1912), ha celebrato il West in tanti romanzi amati dal popolo tedesco e tradotti anche da noi. Vorrei vedere rivisitare anche qui in Italia il mito della Frontiera, come teatro di avventure epiche, drammatiche, ma anche ironiche e divertenti.  Il West abitava ne Il corriere dei Piccoli, Toppi lo disegnava alla fine degli anni Sessanta,  West and soda di Bozzetto è del 1965, e l'hanno frequentato Federico Maggioni e Tiziano Sclavi, così come il grande Milo Milani, autore della serie di Tommy Rivers. Poi c'erano i fumetti: Blek Macigno, Tex, Capitan Miki... tutto si mescola nei ricordi. Non ho visto il film di Tarantino, non ancora, mi consolo con questo bellissimo albo.

Grazia Gotti

mercoledì 2 marzo 2016

Il sacro nulla



Ho un piccolo libro fra le mani pubblicato in Messico nel 2015 dalla casa editrice Fondo de Cultura Economica, casa di cui sarebbe bello e utile avere a disposizione la storia. Questo piccolo libro,   uscito in partnership con la sigla f,l,m. che sta per fundacion para las letras mexicanas, è un oggetto prezioso non solo per la  bellissima copertina, la grafica raffinatissima e le illustrazioni di Maite Gurrutxaga, ma è prezioso per ciò che mette in scena. Non so quanta dimestichezza con il tema del Nulla abbiano gli affezionati lettori di Zazie. Io che giornalmente sfoglio libri per bambini, da tanti anni, temo di essere regredita e di non essere più in grado di leggere libri per adulti che si scrivono oggi. Provo e riprovo con le  pagine contemporanee ma presto le abbandono anche interrogandomi sul perché si diano alle stampe. Fatico ad andare avanti, mentre non mi succede con i libri del passato. Fatico anche con i classici del pensiero, con due maestri del Nulla come Sarte e Heiddeger, ma è a loro che ho pensato leggendo questo piccolo gioiello che ha per titolo La Enorme Nada. Il fatto poi che qui il Nulla sia femminile mi fa sentire felice. Protagonista è una bambina. La sua interiorità è messa accanto alle cose del mondo, al rumore del mondo, al samshara, direbbe chi meglio di me sa ciò di cui parla e mi insegna a guardare dove io, per cultura, educazione e attitudine, non  sono solita volgere la mia attenzione: al sacro Nulla, alla metafisica, e a tante altre cose dell'esistenza. Ecco, un piccolo libro stampato in Messico  mi fa riflettere e provo un pieno sentimento di felicità. Ho scoperto una nuova poetessa, autrice, traduttrice messicana e una bravissima giovane illustratrice (credo) spagnola. Da un po' di tempo i colori ispano americani e la lingua castigliana mi attraggono con particolare magnetismo.

Grazia Gotti

martedì 1 marzo 2016

Ucraina


Da qualche tempo la casa editrice ucraina The Old Lion ci regala libri di straordinaria fattura. 
Già menzionata al Bologna Ragazzi Award dello scorso anno, ha presentato nella categoria non fiction un alfabeto-dizionario-enciclopedia sulla vita di Andriy Sheptsky, una figura importante 
della chiesa ucraina. A conferma di una tendenza che si riscontra presso tanti editori, la biografia ė un genere che vive di ottima salute. Lo scaffale Vite della libreria si arricchisce sempre.
Se ci fosse un premio speciale alle biografie, questo libro ucraino sarebbe il mio favorito: non posso giudicare il testo, ma le immagini, la grafica, la tipografia sono eccellenti.

Grazia Gotti