giovedì 31 ottobre 2013

Reginald e Tina sono tornati



Un tempo si disse che quando Giannettino di Collodi entrò nella scuola i bambini risero.
La tradizione del comico, ritenuta pedagogicamente irrinunciabile dal grande pedagogista e scrittore Jean Paul Richter, molto amato anche dal nostro Dossi, va rinnovata, curata, proposta con grande convinzione. L'autore e disegnatore americano Mo Willems è maestro di ironia e di comicità, una comicità raffinata, aiutata dal segno fumettistico, dall'onomatopea, dalla magia inventiva che tutto può, come trasformare un orecchio di Reginald in ombrello per Tina.
Nell'invenzione di Mo Willems soffia quella aria leggera, impalpabile, felice, di puro divertimento.
Non vi è traccia di intento didascalico, ma una pura e libera tensione al gioco, alla situazione paradossale che sempre volge al bene, al conseguimento del puro piacere.
Il gioco comincia, si trasforma, diventa altro, e ancora ricomincia. Ciò che resta alla base della coppia dei protagonisti è l'amicizia, una particolare amicizia che si fonda sulla piacevolezza dello dello stare insieme e sulla condivisione del gioco. Grande lezione per i piccoli e per i grandi.
Qui avevamo a suo tempo salutato l'arrivo in Italia di Reginald e Tina.
Grazia Gotti

mercoledì 30 ottobre 2013

La tosse in città



Sta per arrivare Linda Newbery, la scrittrice inglese alla quale l'associazione delle librerie indipendenti per ragazzi ha assegnato il premio Orbil. Starà con noi diversi giorni e le faremo tante domande, prima fra tutte quando ha incontrato l'uomo Verde per la prima volta.
Del rapporto infanzia natura parla anche il libro di Gianni Biondillo, Il mio amico Asdrubale, pubblicato da Guanda nella collana "Le gabbianelle". L'ho letto ieri, in giardino, al sole, ad una temperatura innaturale.
"Quell'anno sembrava quasi che l'autunno non volesse proprio arrivare. Poi arrivò, ovviamente, come tutti gli anni. Una mattina i pochi alberi del quartiere, quasi si fossero dati un appuntamento notturno, decisero di perdere tutti insieme le foglie. Iniziò anche a soffiare un vento tumultuoso, quindi, passando di lì, sembrava di camminare in mezzo ad una tormenta fatta di polvere, smog e foglie". In questo quartiere tutti i genitori accompagnano i figli a scuola con la macchina e parcheggiano in seconda e anche in terza fila.
Mirka va a piedi e si arrampica su Asdrubale, il suo amico albero. Marco diventa amico di Mirka e potrà così anche lui sedere sui rami di Asdrubale, magari in inverno, con la neve.
Una storia semplice, esemplare, didascalica, che viene dal cuore, dal cuore di uno scrittore babbo che osserva i bambini in città, che li sente tossire per lo smog. Un piccolo contributo perché si risvegli in noi il senso della salvaguardia, della vigile difesa del territorio.
I tagliatori di alberi si aggirano fra di noi, li chiamano Assessori con la A maiuscola, e tutti stringono loro la mano...
Grazia Gotti

martedì 29 ottobre 2013

Libri ponte



Silvana nel post di ieri fa riferimento ai programmi di formazione 0/6 che da tempo, e con sempre maggiore impulso, il nostro gruppo coordina e svolge. In questi giorni, su tanti territori, si definiscono questi programmi. Sotto la voce continuità, intendendo continuità educativa, amministratori, pedagogisti, educatori si incontrano per formulare programmi e percorsi. Qui, a Bologna, il libro è protagonista della continuità educativa. 
Ai tempi in cui insegnavo nella scuola elementare, auspicavo che di regola venissero indicati i libri che un bambino di sei anni aveva incontrato alla scuola materna. Facciamo l'esempio di un bambino che avesse auto familiarità con la Pimpa, con Elmer, con la poetica di Leo Lionni o quella di Sendak e uno che non conoscesse questi personaggi e autori.
Ecco il libro ponte serve per conoscere la storia personale di un bambino ma serve anche per stabilire ponti di relazione e di uguaglianza, un termine che dovrebbe essere pronunciato con forza. I nostri politici in tempi recenti lo hanno reso un po' incolore, preferendo il più generico equità, noi rimaniamo affezionati alla parola  uguaglianza, e cioè alla possibilità di accedere alle cose migliori per tutti. È questa la ragione che ci spinge a far conoscere la produzione di qualità, a non temere di inserire nelle nostre proposte anche la produzione straniera, a prendere in esame con cura i libri che educatori ed insegnanti scoprono e imparano ad amare, facendone strumenti irrinunciabili della loro didattica. Anche le istituzioni potrebbero dare una mano e svolgere un ruolo attivo ai fini dell'uguaglianza. Sempre Silvana ricorda che in Francia, in una determinata regione, il libro  di Beatrice  è donato ad ogni nuovo nato. Il piccolo cittadino, la sua famiglia, ricevono un dono prezioso, un dono ponte...
Grazia Gotti

lunedì 28 ottobre 2013

Un viaggio verso il sonno


“Se mi domandassero quali sono i tuoi colori, i tuoi pensieri, prenderei Gisèle, la bambina di vetro coi suoi pastelli, l'azzurro che si tinge di lilla, il verde che luccica di chiaro contro una luna gigante, il giallo-arancio di quel piccolo corpo di vetro quando scintilla al sole”
Così Federica Iacobelli descriveva il lavoro di Beatrice Alemagna nel catalogo Il libro illustrato è una galleria d’arte, catalogo che accompagnava la mostra ospitata al Museo Civico Archeologico di Bologna nel lontano 2005.
Tra le preziosità di un museo che esalta l’antico le illustrazioni di Beatrice entravano in relazione con il luogo e ampliavano lo spazio della visione.
Sono trascorsi otto anni da quel marzo, Beatrice Alemagna ha continuato la sua personale ricerca di autrice illustratrice, ha realizzato libri, portato avanti progetti sulla carta e nella vita.
Buon viaggio, Piccolino! nato in Francia per Hélium, ora in catalogo per Topipittori, è un albo illustrato di piccolo formato che vede la firma di Beatrice sia per il testo che per le immagini, è un libro tenero, un gesto d’amore anche verso il lettore.
Dentro c’è l’infanzia guardata con attenzione, ci sono i preparativi per un viaggio che verrà.
Un viaggio che necessita di adeguata preparazione anche se la meta è solo oltre la porta del soggiorno.
Piccolino sta apprestandosi ad andare a dormire:  difficile la momentanea dipartita dagli affetti, dai giocattoli, dal cibo, dalle cose.
E per affrontare i momenti difficili occorrono solidi appigli, la giusta attrezzatura, il calore di una camera accogliente e un silenzio sereno.
Il libro, che è stato scelto dalla regione francese dell'Ardéche come regalo ai nuovi nati del 2014 e 2015, entra a pieno titolo nella  selezione proposta nei nostri corsi di formazione dedicati allo 0/6.
Silvana Sola

venerdì 25 ottobre 2013

Sentiménto e alfabèto


Sentiménto s. m. [der. di sentire]. – La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne.
Recita così il dizionario Treccani e per alfabèto si dice che è un complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata o di un gruppo di lingue.
Janna Carioli e Sonia MariaLuce Possentini fondono i significati delle due parole per dare vita ad una personale forma di comunicazione che potremmo definire così: l’arte di raccontare, attraverso parole e immagini, i pensieri profondi, i gesti d’amore, i silenzi, i dolori, le gioie.
Domani, 26 ottobre, alle ore 17,30, alla Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani, autrice e illustratrice presenteranno il loro Alfabeto dei sentimenti, il bel libro edito da Fatatrac.
Alcune settimane fa ho trascorso ore accanto al mio vecchio padre cieco che ascolta, alla radio, tutte le dirette dal Parlamento.
Quel giorno il tema di discussione era relativo alle disposizioni urgenti per il contrasto della violenza di genere.
E nei tanti minuti d’ascolto si faceva strada nella mia mente una parola chiave: sentimento. 
Ricominciare dai sentimenti dichiarati, difesi, resi visibili, per una diversa qualità della vita e delle relazioni.
Il primo libro di una possibile bibliografia condivisa sarà L'alfabeto dei sentimenti.
Silvana Sola

Scarica qui l'invito.

giovedì 24 ottobre 2013

In Alto, in soffitta e in cielo



Martedì 22 ottobre è ricominciato il corso di Antonio Faeti intitolato "Otto giorni in una soffitta".  Grande folla, gli ultimi arrivati si sono dovuti sistemare nella sala adiacente e seguire la lezione dallo schermo. Il tema è Il piccolo Principe. Una lezione magnifica della durata di due ore esatte, nella bella e comoda location di San Giorgio in Poggiale. Volti noti e tanti giovani, fra essi illustratori, studenti, appassionati. Alle immagini, come sempre, è destinata l'ultima mezz'ora. Il volo disegnato, dipinto, fotografato, costituisce una sequenza mozzafiato. Appare un Michael Foreman, lo straordinario acquarellista inglese, davvero inaspettato. Non avevo mai avuto modo di vedere la sua versione de Il piccolo principe, un capolavoro pubblicato nel 1995.


La bibliografia preparata con cura presenta intrecci sorprendenti, aperture sull'immaginazione in campo aperto, scelte di brani da pelle d'oca, la notizia che Orson Wells avrebbe voluto farne un film. Le due ore volano e le persone restano lì, prese come da incantamento. Siamo tutti in piedi, intorno a lui. C'è Anna Forlati, la bravissima esordiente, autrice delle grandi tavole de Il libro di Maliq, pubblicato da Rizzoli. Il Prof. Faeti, davvero ammirato, le fa una domanda: - A cosa sta lavorando? La risposta ci fa sorridere: - Cose alimentari. C'è tanta consapevolezza e al tempo stesso umiltà in questa giovane artista. Faeti la guarda e sorride, felice che i grandi illustratori da lui mostrati possano illuminare la via dei giovani. L'atmosfera della serata era intensa, le persone prendevano appunti, la sacralità del luogo aiutava a salire, su in Alto, alla ricerca di un pianeta dove ricercare, studiare, produrre, sono verbi in transito.

Alcune domande di Faeti sono apertissime, riguardano la critica. Agata Diakoviez, seduta accanto a me, mi guarda come a dire: e quando posso leggere Pascal? Chi aveva letto per primo  Il piccolo principe da Gallimard? Uomini che sono poi andati su in cielo troppo presto: Saint Exupery aveva 44 anni, Camus 47, il giovane nipote di Gallimard, era, appunto, molto giovane.
Grazia Gotti

mercoledì 23 ottobre 2013

Emilia Romagna, Terra di Mezzo




È sempre più frequente ricevere risposte negative alla richiesta di cataloghi delle case editrici. C'è Internet, scarica il PDF, non abbiamo più i cataloghi di carta. Io ci rimango male perché per me i cataloghi cartacei continuano a esercitare un grande fascino. Parafrasando Roberto Calasso potremmo dire che il catalogo di una casa editrice è un genere letterario, con le sue regole, che possono certamente anche essere ribaltate. Ad esempio l'editoriale è un riferimento preciso, si trova in apertura e serve per esprimere un punto di vista sulle cose, ovviamente attraverso i libri che il catalogo presenta.
Sono felicissima di avere fra le mani il bel catalogo dell'editore reggiano Zoolibri, bello per i titoli che contiene e bello per un editoriale di Corrado Rabitti che consiglio a tutti.
Corrado scrive della sua terra, una piana erbosa coltivata, una Terra di Mezzo popolata di persone dedite al lavoro, una terra che trema e ha tremato provocando gravi danni alle persone,alle cose, alle fatiche di una vita. Non c'è che una via, dice Rabitti, andare avanti.
Nell'ultima pagina del catalogo appare una cartina colorata contrassegnata da luoghi nei quali sono arrivati i libri concepiti a Reggio. Orgoglio emiliano? Forse, certo il piacere provato in una bella libreria brasiliana nella città di San Paolo di trovare Il leone mangiadisegni, un libro illustrato da Folì e pubblicato da Corrado è stato grande.


Ora Gianluca Folì è in libreria con il grande album Scimmia, con testo di Davide Calì. Zoolibri oltre a produrre acquista, da Oliver Jeffers a Jon Klassen, due giganti della scena contemporanea. Bravo Corrado, figlio di questa bella Terra di Mezzo.
Grazia Gotti



martedì 22 ottobre 2013

Cambiare il futuro: un regalo di compleanno per Gianni Rodari

Cambiare il futuro: questo obiettivo sarebbe stato caro a Gianni Rodari.
Cambiare il futuro e investire in conoscenza sono affermazioni che danno seguito alle riflessioni di una delle più importanti figure della letteratura italiana e della società civile, Gianni Rodari che, in spazi temporali lontani dall’oggi, affermava che non siamo nati per leggere, ma per crescere lettori. E possiamo crescere lettori solo se attorno a noi si muovono tutti i soggetti che possono concorrere ad ampliare gli spazi della conoscenza.
A Bari, al teatro Petruzzelli, con la regia dei Presidi e del Forum, si sono avvicendate le voci dell’economia, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, i presidenti di fondazioni bancarie, e quelle della letteratura.
A Bari, in un teatro pieno di un pubblico giovane, di ragazzi attenti e partecipi, le parole hanno riacquistato un significato.


A Bari Tullio De Mauro, nelle vesti di un professor Terribilis di matrice rodariana, ha fatto incontrare il pensiero della società civile con quello delle Accademie, l’ironia colta e sottile della battuta (altro comportamento rodariano che invita al riso civile) con la necessità di guardare oltre la dimensione del presente.
A Bari il Forum ha festeggiato i suoi primi dieci anni di vita raccogliendo l’impegno del ministro Massimo Bray a rendere operativo un piano nazionale di promozione alla lettura che inserisce il libro e la pratica del leggere tra gli elementi di un progetto culturale che dialoga con le realtà economiche e sociali italiane e guarda avanti, immaginando una politica reale “del fare”, un fare frutto di un pensiero condiviso.
Domani, 23 ottobre, Gianni Rodari avrebbe compiuto 93 anni.
Da Bari un regalo che penso avrebbe gradito.
Per tutti l’invito a leggere o rileggere Novelle fatte a macchina.
Silvana Sola

lunedì 21 ottobre 2013

Facce e bimbi



Ho disegnato con i bambini del nido Mast e mentre loro sperimentavano il segno e il colore usando i pennarelli, con i due che avevo accanto, mi sono scappate due facce: una felice e una un po' meno. Al ritorno mi sono fermata in libreria e ho trovato questo piccolo gioiello che ho prontamente spedito alle amiche educatrici per arricchire la loro biblioteca. Ora aspetto la versione tecnologica per poterla sperimentare con i miei cuccioli. Grazie Topi!
Grazia Gotti






venerdì 18 ottobre 2013

Uno ZOO senza sbarre


Cos’é ZOO
Una bakery con un laboratorio artigianale di pasticceria e un corner di vendita
un bookshop con una speciale selezione di grafica e albi illustrati e con un angolo stationery 
uno spazio espositivo dedicato al mondo dell'illustrazione 
un corner di design tessile handmade, di filati e merceria
uno spazio dove partecipare a workshops 
Sabato prossimo ZOO riapre, dopo una pausa estiva servita a ridefinire spazi e contenuti in un luogo capace di dare volto a molte anime.
ZOO mette insieme i pensieri, le idee, lo slancio creativo, tutto femminile, di chi ha concepito il progetto con chi avrà voglia di assaggiare, guardare, leggere, disegnare, indossare idee diventate forme tangibili.
  
Dal 19 ottobre lo spazio di Strada Maggiore, a Bologna, ospiterà il lavoro di Massimo Caccia in una mostra titolata Pets.

Una personale dell’artista lombardo che alterna la pittura all’animazione, la trasformazione di oggetti d’arredamento in uno zoo di città all’illustrazione.
Assieme alle opere la presentazione del libro, La più buona colazione del mondo, in catalogo per Topipittori, illustrazioni di Massimo Caccia e parole preziose ed essenziali di Giovanna Zoboli.


Alle ideatrici di uno ZOO in cui sono bandite le gabbie, incontrate in fasi diverse della mia vita nelle quali l’esperienza dell’Accademia Drosselmeier si è intrecciata con la storia della libreria Giannino Stoppani, auguro un percorso lavorativo radioso.
Silvana Sola


Infographic ZOO CONCEPT STORE (2013 - 1'57'') from seiperdue.org on Vimeo.

giovedì 17 ottobre 2013

Belle notizie italiane da Francoforte



Sulla stampa italiana sono apparsi articoli non molto edificanti sull'Italia a Francoforte.
Gli interventi continuano e con questo mio modestissimo post vorrei confortare quelli che non rinunciano a nutrire speranza circa la ripresa dell'economia e della cultura nella nostra amata Italia. Il catalogo delle edizioni Donzelli, presentato alla Buchmesse in lingua inglese, annuncia novità italiane di cui è bello essere fieri. Prima fra tutte la raccolta del Pitrè, che ha visto al  lavoro Bianca Lazzaro per la scrittura, Fabian Negrin per le figure e Jack Zipes per l'introduzione. Tre firme che sono una garanzia di cura, talento e studio. Leggeremo Il pozzo delle meraviglie ai bambini di oggi e del futuro, recuperando l'amore per le storie della nostra tradizione mediterranea, storie piene di colori, profumi, suoni, gesti, ritmi, storie allo zafferano, condite con olio di oliva e pane. Ce ne andremo a spasso in giardini  pieni di arance e fichi, melograni e uva, in compagnia di animali parlanti, narratori di storie.
Grazia Gotti


mercoledì 16 ottobre 2013

Der Kaiser geht


Il pensionamento di Michael Krüger, di Hanser Verlag, è stato salutato dalla stampa tedesca con interviste, commenti e titoli altisonanti, come questo usato per il post. Sabato 12 ottobre è apparso un pezzo da lui firmato che consiglio a quanti abbiano curiosità ed interesse per le cose dell'editoria. Se vi soffermate sulle note riportate nel pezzo con data 8 ottobre, potete leggere della colazione con Marco Vigevani e riflettere sulle parole a proposito dell'editoria italiana.
Sempre a firma del Kaiser è l'introduzione ad un bel libro fresco di stampa che raccoglie scritti e figure degli autori e illustratori che hanno fatto grande il catalogo ragazzi dell'editore tedesco.
Da sottolineare la presenza di Roberto Piumini, unico italiano.
È un libro che testimonia l'amore per i libri,  la weltanschauung di un facitore di libri.
Ho imparato molto da questo catalogo, ho desiderato che un editore italiano si potesse affiancare  ad una realtà a noi vicina, Monaco, a due passi, per rinforzare l'idea di una editoria europea capace di trattare i ragazzi e i giovani con rispetto, con slancio pedagogico, culturale, mai rinunciando al garbo e all'eleganza. È accaduto il contrario, e cioè che editori italiani abbiano scippato titoli destinati ai ragazzi per proporli ai lettori italiani "maturi", privando i nostri giovani di libri pensati per loro.
Grazia Gotti








Foto di Michel Krüger © FRANK RÖTH

martedì 15 ottobre 2013

Deutscher Jugendliteraturpreis 2013 - parte 1





In attesa di entrare nella sala dove ha luogo la premiazione



Ciascuno ha il posto numerato



I ragazzi premiano i buoni libri 

 

John Green, tradotto in Italia da Rizzoli, vince il premio nella sezione giuria giovanile e dialoga a distanza con il pubblico




 La giuria premia Andreas Steinhofel come miglior scrittore.
In Italia i romanzi sono tradotti da Beisler.



Dopo la cerimonia, big party, cibo e drinks per tutti!


A quando premi italiani così ben promossi?
Per le altre sezioni del premio seguici.
Grazia Gotti

lunedì 14 ottobre 2013

Era nato a Santiago de Las Vegas, nell’isola di Cuba, il 15 ottobre 1923



Sabato 12 ottobre Grazia mi ha inviato da Francoforte la pagina Die Literarische Welt dedicata a Italo Calvino. Ieri Marco Belpoliti su Domenica de “Il Sole24ore“ ricorda che il prossimo 15 ottobre Italo Calvino avrebbe compiuto novant’anni.
Lo ricorda citando l’intervista ad Alberto Sinigaglia, riportando le parole di Italo Calvino che riflette su giovinezza e vecchiaia, sulla trasmissione dell’esperienza. Nel giornale vengono indicate varie iniziative messe in campo per festeggiare l’anniversario: tra gli altri la mostra Caro Calvino ospitata alla Casa delle Letterature, a Roma, e la pubblicazione del Twitterbook delle Fiabe Italiane riproposte in 140 caratteri ad opera dello stesso Belpoliti.

Nel preparare una torta ideale con le 90 candeline alla memoria, ricordiamo la mostra Viaggio con figure nelle fiabe italiane di Italo Calvino, catalogo della casa editrice Compositori, che come cooperativa Giannino Stoppani curammo nel 2011, un catalogo con un’immagine di copertina di cui andiamo molto fiere, un’immagine che fa incontrare la fotografa di Sophie Bassouls con l’intervento artistico di Keri Smith. 18 illustratori, italiani e francesi, hanno realizzato illustrazioni nuove dedicate a quelle fiabe che, con rigore e straordinario impegno, Calvino scelse per la raccolta pubblicata da Einaudi nel 1956.
Una mostra che ha viaggiato tra l’Italia e la Francia, un’invito a riprendere in mano le fiabe per trovare o ritrovare la magia del testo e scoprire figure offerte come nuove occasioni di visione.
Da poco sugli scaffali, ad opera di Mondadori, anche le raccolte di una selezione delle fiabe italiane dedicate ai bambini, Fiabe un po’ da piangere, accompagnate dalle illustrazioni di Desideria Guicciardini e Fiabe tutte da ridere con un ricco apparato iconografico di Fabian Negrin.
Silvana Sola


venerdì 11 ottobre 2013

Etica Poetica



Fa immensamente piacere leggere Stefano Bartezzaghi nel suo "Fuori di testo" di domenica scorsa su la Repubblica. Le pagine culturali della grande stampa  guardano ai libri per  i bambini e i ragazzi con spirito di occasionalità, non concedono spazi a rubriche specifiche, non promuovono firme di giornalismo di cultura pari per qualità a quelle degli autori, siano essi romanzieri, poeti, illustratori, divulgatori. Bene fa Bartezzaghi a sottolineare che Tognolini, scrittore di saldi principi morali, non tiene rubriche, non firma editoriali, ma si attiene al vincolo della scrittura, del poetare, vincolo che toglie "gravità alle argomentazioni, dona musica alle parole, arriva a parlare non solo ai bambini, anche di temi impossibili, come i dolori e i lutti". Questa bella raccolta merita la più larga diffusione, come tutta la produzione di Bruno, il cui merito è appunto quello di rimanere attaccato al rispetto della scrittura, come di nuovo sottolinea Bartezzaghi citando Quenau e Perec. 
Le rime raccolte sono state scritte per speciali e specifiche occasioni, compleanni di persone e biblioteche, lutti, proteste, omaggi. I librai sono fra le persone ricordate.
La  rima n.26 finisce così: Librai Incatenati ti fanno gli sconti / Librai Scatenati ti fanno i racconti.
Grazia Gotti

giovedì 10 ottobre 2013

Un libro felice



Sì un libro che regala felicità. Sta sicuramente tutto nei nomi, che poi sono aggettivi bellissimi della nostra lingua: chiara è la notte e senza vento... Chiare e fresche dolci acque... Chiara Frugoni una studiosa di cose italiane, destinata sin dal nome a regalarci cose buone. E che dire di un artista che si chiama Felice? Il mio pensiero va a Casorati, non per lo stile o le tecniche, no, assai differenti, quanto per l’intensa atmosfera di raccoglimento. Nel lavoro di Felice Ferlacco, sia nelle matite che negli acquerelli, sento un tocco specialissimo, una delicatezza struggente. La Natura è ritratta con rispetto e devozione ma anche esaltata da inquadrature spettacolari.
La storia è quella di un possibile incontro fra il Lupo e Francesco. Sono andata a rileggere i Fioretti, che non ricordavo, e sono stata in compagnia dei racconti della nostra tradizione, proprio nel giorno di San Francesco, nostro Patrono. Penso che San Francesco dovrebbe diventare una festa nazionale e perché ciò avvenga sono pronta a cedere altre feste, sia laiche che religiose.
Nell'editoria per ragazzi Francesco è ritornato prima di Papa Francesco, sappiamo da sempre che nel piccolo orto dei libri per ragazzi nascono fiori e frutti meravigliosi. Zazie ne aveva prontamente parlato 
(qui e qui). Ora il racconto di Chiara Frugoni, che apre come un moderno racconto di etologia, ma ritorna al sapore della leggenda e del miracolo, insegna a noi tutti il valore universale della Bontà e ci ricorda che le promesse vanno mantenute. 
Grazia Gotti