mercoledì 13 maggio 2015

L’attualità della Città delle dame



Tommaso da Pizzano, il padre, era laureato in medicina, docente illustre all’Università di Bologna, chiamato alla corte del re di Francia Carlo V.
E a Parigi Christine cresce godendo di occasioni culturali uniche, ha accesso ad una biblioteca ricchissima (è la seconda metà del quattordicesimo secolo, lontani ancora dall’invenzione della stampa), di un’educazione assolutamente speciale per una femmina.
Da subito mostrerà doti straordinarie per la scrittura e sarà poetessa capace di muovere le coscienze e di andare contro il pensiero dominante e al contempo abile copista.
A lei si deve un libro dedicato alle donne nel quale dichiara, con una prosa appassionata, il valore e la grandezza dell’universo femminile in un’epoca in cui le donne erano considerate "inferiori, inclini a ogni vizio e debolezza".
Di lei scrive Silvia Ballestra nel libro Christine e la città delle dame, in catalogo per Laterza.
Di lei si racconta, della sua vita, delle sua forza ad affrontare le difficoltà dell’esistenza: vedova a soli venticinque anni, con tre figli da crescere e un’anziana madre da accudire, impegnata in battaglie legali per valere i propri diritti. Di lei si racconta, delle letture, dei tanti libri accanto al suo scrittoio, della scrittura.
Un libro su una donna, scritto da una scrittrice capace di fare sentire nelle pagine tutta la forza di Christine, un testo illustrato da Rita Petruccioli.

L’illustratrice romana, formatasi all’Accademia di Belle Arti e poi all’ENSAD di Parigi, ha dato spesso volto al mito, alla storia, ai grandi poemi.
Nel libro con un segno preciso, attento alla documentazione storica, capace di ridare contemporaneità alle miniature che ritraevano Christine de Pizan all’inizio del ‘400, Rita Petruccioli ci offre un prezioso racconto visivo nel quale si incontrano la dea Minerva e Didone, la regina assira Semiramide, la Vergine Maria, Cassandra e molte altre.
Una storia di donne contro la misoginia di filosofi come Mateolo, una storia di donne che ne dichiara il valore, la forza, la sensibilità.
Silvana Sola

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