venerdì 4 aprile 2014

Riflessioni sulla bellezza e la cultura

Sempre durante i giorni di Non ditelo ai grandi, fra un incontro, un laboratorio, una visita guidata, sono passate tante parole, tante promesse di continuare sulla strada della bellezza, delle cose ben fatte. Sono certa che al Pad 33 non abbiamo raggiunto la meta, sono consapevole che la strada da percorrere sia lunga.


Mi presti le lettere dell'alfabeto per il prossimo anno? La domanda è venuta da un'insegnante che accompagnava la sua quinta all'incontro con Petrosino per parlare di Valentina in Parlamento. , ho risposto senza pensarci un momento, e ho cominciato a pensare che anche la parete della libreria degli adolescenti con i ritratti di Vanna Vinci e Serge Bloch non stonerebbe in un anonimo corridoio di una scuola media o superiore. Accanto alla Street Art di tante scuole sarebbe opportuno appendere i frutti di un pensiero, ad esempio Emily Dickinson di Vanna Vinci che guarda Emily di Gary Kelley, pubblicata da Creative Education.


Il verso di una poesia, un aforisma di Karl Krauss (in tempi bui per la cultura, anche i nani proiettano ombre lunghe), immagini, parole, volti, presenze. Subito dopo le vacanze pasquali e di ritorno dalla trentesima edizione della fiera di Buenos Aires lanceremo una campagna a favore della bellezza e della cultura nelle scuole: libri, quadri, poesie, giardino, orto, musica, teatro, cinema, fumetto, storia, classici, cibo, sport, stelle, cielo, mestieri, immaginazione.


Senza dimenticare la tecnologia, come abbiamo fatto al 33, dove 5 tablet erano a disposizione dei bambini con un menù delle App più belle, a disposizione di tutti.


Grazia Gotti

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