mercoledì 21 agosto 2013

Lampedusa e l'informazione


Qual è la notizia? Che a Lampedusa non c'è una libreria e nemmeno una biblioteca! Allora tutti inviamo un libro, quello che ci sta più a cuore...o quello di cui vogliamo sbarazzarci (!) e così abbiamo compiuto la nostra buona azione... Poi guardando più da vicino si mettono a fuoco le ragioni di quei pochi, una minoranza, che l'informazione, ma anche i politici, i followers, quelli su facebook non sanno vedere. Perché? Di una biblioteca per ragazzi a Lampedusa si parla da tempo in IBBY International. Molti Paesi riuniti a Londra in congresso sanno di questa iniziativa lodevole della sezione italiana. Lo sanno gli italiani che partecipano attivamente a iniziative di solidarietà, quella che parte dalla conoscenza delle cose, che dedica tempo, energia, pensiero alle cause e alle cose da fare. Ad esempio dell'ideatrice di questo progetto, Deborah Soria, della libreria su ruote Ottimomassimo, non c'è traccia nel mainstream dell'informazione, così come in rete. Nessuno è riuscito a capire e a raccontare cosa sia IBBY ITALIA (Chi sono? Perché lo fanno? Con quali soldi? In quale sede? Da chi è presieduta? Quali sono i suoi programmi?). Ancora il 15 agosto su Il Venerdì, la notizia del successo dell'appello della sindachessa di Lampedusa, viene riportato con il titolo “Ora a Lampedusa sbarcano i libri”, foto della sindachessa,   effigie del Papa alle spalle, nel testo si citano le adesioni di Nichi Vendola, del Quirinale, dell'Assemblea regionale siciliana, della massoneria del Grande oriente d'Italia. Poi si dice che il progetto della biblioteca è nato in collaborazione con IBBY, Associazione internazionale fondata a Zurigo nel 1953. Perchè a Giampiero Cazzato, che firma il pezzo su Il Venerdì, non è venuta la curiosità di prendere il telefono e di chiamare Ibby? A Basilea, sede attuale del quartier generale, gli avrebbero fornito la mail e anche il cellulare di Deborah, la quale avrebbe spiegato, raccontato, e avrebbe fatto capire al pubblico che ciò di cui abbiamo maggior necessità non sono libri spediti, né dichiarazioni alla stampa, né di cliccare mi piace, né di twittare e retwittare, ma di partecipare direttamente, in prima persona, in silenzio, con tenacia, senza farsi scoraggiare dall'indifferenza globale citata dal Papa. Il Papa si è messo in moto personalmente, come hanno fatto i volontari scesi a Lampedusa per cominciare il lavoro di riadattamento dei locali per la biblioteca, come fanno quelli che stanno inviando fondi, in silenzio, ma compiendo delle vere azioni.
Grazia Gotti

Qui di seguito alcuni loghi delle sezioni nazionali di IBBY International e, come vedete, da europeisti convinti, abbiamo già fondato IBBY Europe.















Nessun commento:

Posta un commento