lunedì 15 aprile 2013

Parole per un addio: ricordando Franco Balan



Avrei voluto stringergli la mano, avrei voluto parlare con lui di illustrazione, di segno grafico, di progetto. Avrei dovuto farlo in occasione del Premio Nazionale delle Arti, all’ISIA di Urbino, il novembre scorso. Ma Franco Balan non stava bene e aveva affidato al figlio il compito di mandarmi una selezione di immagini che ricostruissero il suo lavoro, e assieme alle immagini, ci aveva mandato la sua passione, la sua competenza, il suo desiderio di condividere con giovani progettisti un pensiero che metteva al centro la relazione tra illustratore e grafico. Lui è stato illustratore, pittore, grafico, designer. Moltissimi i manifesti che testimoniano, in modo particolare, l’amore per la sua terra, la Valle d’Aosta, moltissime le mostre dedicate al suo lavoro che hanno varcato i confini della regione con destinazione il mondo, moltissimi i premi ricevuti (dal premio Onu per la grafica, al premio per il miglior manifesto dedicato al ricordo della Resistenza, al premio per il manifesto dei mondiali di bob…), molti gli incontri con i ragazzi. Per ricordare l’humus in cui ha operato prendo a prestito alcune parole contenute nel ricordo, sincero, appassionato, colto, di Pino Grimaldi, sul sito AIAP: “Forse - se proprio vogliamo trovare un riferimento storico - è il dadaismo, i collage di Kurt Schwitters, i calligrammi, i giochi verboiconoci di Picabia…” lo spazio grafico/artistico nel quale possiamo ricercare punti di riferimento presenti nel suo lavoro. Riferimenti che rielabora e offre a chi guarda come nuove occasioni di ricerca, di capacità di meticciamento tra ambiti diversi. Il libro di Electa che ho in mano ha una sua dedica, il libro era il ponte per conoscere meglio Balan e la sua opera, per arrivare “preparata” all’incontro che non c’è mai stato. Ieri, poco dopo le 12, Franco Balan se n’è andato, aveva 79 anni.

Il suo sito e il volume Il mezzo secolo di Franco Balan, peintre et graphiste, in catalogo per Electa, ci aiutano a scoprire, o riscoprire, un grande della grafica, del mondo delle figure, dell’arte.
Silvana Sola

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