mercoledì 2 maggio 2012

L'esercizio della critica


Etienne Delessert é intervenuto a proposito del catalogo della Mostra Illustratori della Fiera  assumendosi la responsabilità di dire ció che molti pensano (sono parole sue).
Ho conosciuto Etienne nel 1992, a Bologna. Non ricordo i dettagli, parlavo un inglese molto approssimativo, bastevole per leggere i libri che lui aveva illustrato e per dialogare con Quentin Blake, Anthony Browne, David McKee, Catherine Brighton, Tony Ross, Helen Oxenbury, John Birmingham, a Bologna per la Fiera e per la mostra Pictures che si tenne a Palazzo Re Enzo, proprio sopra la libreria Giannino Stoppani, appena inaugurata. Andammo a cena e a notte fonda volle visitare la libreria. Non l'ho piú incontrato ma riconosco nelle sue parole di oggi il suo pensiero di allora. Etienne non fa riferimento solo alle illustrazioni, sottolinea anche la debolezza dal punto di vista della storia, dei personaggi. Dice anche che Sendak é del suo parere e che vorrebbe conoscere quello di Antonio Faeti. Sarebbe bello incontrarsi e continuare, invitando anche i giovani critici. Non solo sulla rete, vi prego, é un ambiente troppo inquinato, meglio la luce del sole e le facce vere. Per un incontro in carne ed ossa mi piacerebbe avere come sfondo una bacheca di libri, ad esempio gli oltre sessanta titoli di Harlin Quist, fra i quali si trova il lavoro di Delessert in coppia con Ionesco. Ne posseggo alcuni e ieri, in omaggio a Delessert, me li sono riguardati. Qui un assaggio...
Grazia Gotti




1 commento:

  1. Ciao Grazia, il 28 aprile su facebook abbiamo postato l'articolo di Delessert che poi è stato diffuso anche sul blog di Principi & Princìpi e, oggi, su Zazie. Il nostro post ha suscitato 115 commenti. Moltissimi, a riprova che i temi delineati da Delessert sono molto sentiti e, anche, che la rete riesce a diffondere le notizie in modo impensabile fino a pochi anni fa. A mio avviso la rete prima di essere un ambiente inquinato è un ambiente. Ha il merito di essere democratico e di allargare la discussione a tutti, non solo agli addetti ai lavori (pensiamo al ruolo che sta avendo in regimi non trasparenti e oppressivi). E questo è un bene, anche se è chiaro che non tutte le opinioni o il modo in cui sono espresse poi sono conformi alle aspettative. Sono i vantaggi e gli svantaggi della democrazia e del trovarsi ad ascoltare le opinioni di molti. Inoltre, non è solo la rete a essere un ambiente inquinato, credo. Poi, mi dico anche questo: Delessert ha scelto il web per esprimere il suo punto di vista e la discussione ha continuato sul canale da lui proposto.

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