mercoledì 25 aprile 2012

Calvino e il segno




Italo Calvino prendeva molto sul serio i libri per bambini, li conosceva bene, li amava, e ricordava con estrema precisione quelli della sua infanzia. Nella lettera inviata a Faeti in occasione dell'uscita di Guardare le figure ne dà prova, cosí come con il suo lavoro editoriale.

Gli piaceva immensamente Toti Scialoja e nutriva grande rispetto per le storie classiche, dalle fiabe all'avventura. Questo racconto, uscito nel 1977 per Il Corriere dei Piccoli, ora riproposto da Mondadori, ha un andamento classico e si apparenta con quelle storie che hanno fatto dell'atto del disegnare il protagonista assoluto. Penso ad Anthony Browne che con il suo orsetto amato di matita sconfigge i cacciatori, al fantastico mondo di Harold creato da Crockett Johnson. E' davvero straordinaria Giulia Orecchia nel seguire la traccia calviniana e  a mettere in pagina le mani che disegnano e che dipingono. Sotto i colpi decisi della matita e fra più lievi campi di acquerello, la storia che vede protagonisti Lodolinda e Federico si sviluppa con ritmo vivace. I disegni sembrano muoversi come sospinti da una forza arcana, una musica segreta che rende queste pagine dinamiche, piene di movimento, di azione, come da disegno animato. Nel sito di Giulia Orecchia è possibile passare in rassegna tanti lavori eseguiti per diversi editori, e a riguardarli tutti si ha un’idea di quanto Giulia incarni la figura dell’editorial illustrator, di quel tipo particolare di creatore di figure che oltre ad una straordinaria perizia tecnica aggiunge il guizzo, l’idea formale per una copertina, per un personaggio, per un’ atmosfera. Grandissima, sarebbe di certo piaciuta a Calvino.
Grazia Gotti

2 commenti:

  1. Abbiamo in casa altri lavori di Giulia Orecchia, tra cui il primo libro acquistato per nostra figlia in tutta la vita... è bravissima e trasmette tanto con (apparentemente) poco. Correremo a prendere anche questo testo, grazie!

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  2. Grazie (come sempre) per gli importanti suggerimenti di lettura...Questo libro è fantastico! Bravo Calvino (ma lo sapevamo già) e brava Giulia Orecchia con le sue illustrazioni che parlano da sole..

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