martedì 30 giugno 2009

Un nuovo progetto di imagier! Katy Couprie a Bologna e Vignola

Dopo Tout un monde (1999), Un monde palestinien (2001), A table! (2002), Au jardin (2003) e Tout un Louvre (2005), Katy Couprie, questa volta senza la collaborazione di Antonin Louchard, sta preparando un nuovo libro, sullo stile degli imagier delle edizioni Thierry Magnier.
Tema del nuovo illustrato: il corpo umano. Sarà interessante vedere come una tematica così delicata verrà presentata a “lettori” di 0-6 anni, ai quali normalmente sono rivolti questi libri. Gli imagier Magnier, hanno dato una svolta alla storia di questa tipologia di libri nata all’inizio del secolo in casa Père Castor. Concepito come testo per insegnare ai bambini a riconoscere e nominare i differenti oggetti, ad ogni figura si affiancava il nome dell’oggetto illustrato. Senza parole, ora la lettura è praticabile attraverso le associazioni logiche, formali o solo tecniche-artistiche che legano una pagina alla successiva, in una infinita catena di relazioni.
Per questo nuovo progetto l’artista-fotografa francese sarà a Bologna il prossimo luglio, per lavorare all’interno del Museo delle cere anatomiche “Luigi Cattaneo”.
Potremo certamente ritrovare nel libro, in uscita sempre per le edizioni Magnier solo nel 2011, fotografie di alcuni pezzi dei ceroplasti Ercole Lelli o dei coniugi Manzolini, o riproduzioni di testi antichi presenti nel patrimonio museale e bibliotecario dell’università bolognese. Per chi volesse approfondire il lavoro di quest’artista, soprattutto per quanto riguarda l’imagier, tipologia poco presente nel panorama editoriale italiano, Katy Couprie terrà un atelier per bambini e adulti il 3 luglio alle 21.00 alla libreria Castello di carta di Vignola. Per informazioni telefonare al 059.769731
David Tolin

Immagini: Katy Couprie schizza Marcello, scultura, 20 a.C.; matita, in Tout un Louvre, éditions Thierry Magnier, 2005

lunedì 29 giugno 2009

L’associazione delle librerie indipendenti per ragazzi

L’associazione delle librerie indipendenti per ragazzi riunisce diverse librerie, dal Nord alle Isole. Agata Diakoviez, della Libreria Ompa Loompa di Bisceglie, ne è la Presidente. L’associazione ha sottoscritto uno statuto sul modello dell’associazione francese e si adopera a promuovere la lettura per i giovani e i giovanissimi. Sono tutte librerie fortemente radicate nel territorio e dalla forte vocazione “militante”: promuovono festival, mostre, incontri, formazione. Realtà molto operose e molto creative esprimono un comune amore per i buoni libri e condividono l’idea che il ruolo del libraio sia molto importante. Producono ORBIL, il libronauta, un giornalino d’informazione libraria (logo di Vanna Vinci).

Libreria Fiaccadori - PARMA
Castello di carta - VIGNOLA (MO)
Oompa Loompa - BISCEGLIE (BA)
Le foglie d'oro - PESARO
Tuttestorie - CAGLIARI
Le cunegonde - PERUGIA
Viale dei ciliegi 17 - RIMINI
Libreria Equilibri - SANTERAMO IN COLLE (BA)
Tempo libro - CATANIA
Megastorie - CATANIA
Giannino Stoppani - BOLOGNA
Ottimomassimo - ROMA
Ambarabà cicì cocò - CORATO (BA)
Timpetill - CREMONA
Galla Girapagina - VICENZA
Libreria L'Agorà – RUVO DI PUGLIA (BA)
Libreria Oliver - PALERMO

Io, Darwin e il Verme a sacco

Il 2009 è il duecentesimo anniversario della nascita di Charles Darwin. Nell'anno di grazia 2005, in Italia, la questione dell'insegnamento dell'evoluzionismo non era ancora totalmente digerita tanto che l'allora ministro dell'istruzione Moratti, in seguito all'accusa di volerlo Impedire Per Legge, dovette mettere in piedi una commissione al massimo livello (ne facevano parte, tra gli altri, anche i due nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia) per "dare indicazioni" al riguardo. Fuori dai confini nazionali, solo pochi mesi fa, incalzato in un duello televisivo con (il poi presidente) Obama, in una olimpionica piroetta di cerchiobottismo il candidato repubblicano statunitense John Mc Cain dichiarò testualmente "Credo nell’evoluzione, ma quando guardo il tramonto sul Grand Canyon credo anche nell’intervento di Dio.
Uno splendido argomento per coinvolgere anche i bambini più piccoli (vero punto di forza novità di questo albo illustrato) in questa discussione è Tutto dal principio, uscito nel 2003 per gli svedesi di Bonnier Carlsen e ora proposto in Italia ai giovanissimi dalla casa editrice triestina Editoriale Scienza.
Non è facile spiegare ai bambini che veniamo da una molecola, da piccole cellule solitare che hanno impiegato miliardi di anni per diventare un Verme a sacco (dato che aveva una sola apertura, il Verme a sacco era costretto a mangiare e a fare la cacca con la bocca) il quale ha faticato centinaia di milioni di anni per diventare (anche) una Proscimmia....
Ma anche se è tutt'altro che facile spiegare che noi esseri umani, con i nostri due milioni di anni, siamo relativamente giovani rispetto ai pesci, agli uccelli, agli estinti dinosauri, questo libro ci prova con una grazia e un'ironia che rendono l'evoluzione un vero e proprio gioco, tra Trilobiti che scappano da famelici Anomalocaridi (era l'animale più enorme e orribile, era grande come due scatole da scarpe) e strani pesci con il cuore nella schiena...
Un libro per bambini, dalle illustrazioni appropriate, che saprà divertire i più piccoli e insegnare tante cose. Sia a loro che ai loro genitori.
Antonio Gotti

venerdì 26 giugno 2009

Antropologia a piccoli passi

Sono 78 pagine preziosissime, suddivise in 16 capitoletti: Quando eravamo scimmie, Ma che razza di gente!, Quanti parenti!, Corpi disegnati, Il pianto del ramo, Parlare per creare, Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei, Lo scherzo di Orazio, Tutto casa e famiglia, Chi si muove e chi sta fermo, Nascere, crescere, morire, Non c’è solo l’orologio, Siamo tutti un po’ stranieri, La magia del dono, Una visita inattesa, Ridendo e scherzando. Un corso ideale per la scuola elementare come materia alternativa alla religione, e corso obbligatorio alle scuole medie. Grazie a Marco Aime e grazie all’editore Einaudi, i ragazzi possono incontrare i pensieri di Claude Lévi Strauss, Bronisław Malinowski, Marcel Mauss.

L’antropologia è forse la scienza che ci potrebbe aiutare ad aprire la mente, come si diceva del latino. E’ una scienza per persone curiose, aperte, avventurose, per maschi e per femmine. Nella collana “Sirene” di EL per le ragazze, Margaret Mead era presente fra i primi titoli, per la penna di Sabina Colloredo e le chine di Vanna Vinci.
Grazia Gotti

giovedì 25 giugno 2009

In piazza Maggiore con Andersen e Monsieur Hulot

Ci sono persone, come il sottoscritto, che attendono l’estate bolognese per potersi accomodare nelle seggiole di piazza Maggiore e godersi uno dei tanti film programmati dalla Cineteca. E finalmente, anche per quest’estate, sabato 27 giugno si inaugura la rassegna Il Cinema Ritrovato con l’inglese Powell e le sue Scarpette rosse, tratto da un racconto di Andersen. Altra segnalazione per mercoledì 1 luglio, Le vacances de Monsieur Hulot, primo film in cui compare il personaggio “lunare”, come dice il Mereghetti, del regista francese Jacques Tati. Un’esilarante pellicola in bianco e nero, per citare ancora il critico cinematografico, sempre in equilibrio tra comicità e poesia. Di Monsieur Hulot in libreria esiste nella collana “Piccole pesti” della nuovissima casa editrice Excelsior 1881, uno splendido albo illustrato e “muto” in omaggio al personaggio di Tati. Del marchio Rouergue, in origine, illustrato da David Merveille, Il pappagallo di Monsieur Hulot è una splendida promenade per le strade e i ponti di Parigi che vedrà finire Hulot tra le braccia di una bella ragazza grazie all’intervento di un pappagallo appena acquistato e subito scappato.

David Tolin

Immagine: David Merveille, Il pappagallo di Monsieur Hulot, Excelsior 1881, 2008

mercoledì 24 giugno 2009

Un'altra sirenetta


Il personaggio creato dalla fantasia malinconica di Hans Christian Andersen ha goduto di tante interpretazioni: da quella femminista ad opera della grande illustratrice francese Nicole Claveloux a quella disneyana dell’epoca della ripresa dei cartoni della grande officina prima dei pixel. Ora anche Gita Wolf e Sirish Rao, gli amici indiani di Tara Publishing ai quali abbiamo dedicato la mostra Un autobus con la proboscide, nel 2008, si sono cimentati con la creatura delle onde. Prontamente pubblicato da Donzelli, l’albo, stampato in India, ha una qualità particolare, dalla raffinatissima copertina dalla quale si stacca un pesce, alla carta, alle bellissime illustrazioni di Bhajju Shyam, pittore della tradizione gond, autore
di Il libro della giungla a Londra per Adelphi e di L’albero della notte per Salani.
“Il primo libro che ho fatto per Tara non era originariamente stato pensato come libro per bambini, ma poi in alcuni paesi fu pubblicato in effetti come tale. Racconta la storia del mio viaggio a Londra, dove sono stato chiamato per decorare un ristorante indiano. Abbiamo lavorato per molti mesi, insieme a Gita e Sirish, prima di arrivare alla forma definitiva del libro. All’inizio la cosa mi spaventava ma contemporaneamente costituiva una bella sfida per me, perché non avevo mai creato una narrazione che si sviluppasse da una pagina all’altra. Le storie gond, infatti sono racchiuse in un unico quadro”.
Gazia Gotti

martedì 23 giugno 2009

La bambina delle nuvole

Da quanti anni il popolo Sahrawi vive privato dei diritti civili, straniero nella sua terra, nel Sahara Occidentale, occupato dall’esercito marocchino? Da quanti anni una parte di questo popolo è confinato nei campi di Tindouf, nell’Hammada algerina, circondato da un deserto di pietra e sabbia, luogo avaro e inospitale?
Sono trascorsi oltre trent’anni: e ancora oggi il popolo Sahrawi dei campi sopravvive solo grazie agli aiuti umanitari internazionali.
Avevo sentito parlare del Fronte Polisario, ma non conoscevo l’esistenza di un popolo “ostaggio del deserto algerino” fino al giorno in cui non me parlò Veronica Olmi del Teatro Verde.
Poi ho letto La Bambina delle nuvole, Rizzoli e tra i molti ringraziamenti che l’autrice, Sabrina Giarratana, fa, il primo va a Giulia Olmi, sorella di Veronica, e membro del Cips, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Coincidenze…
Nel libro, omaggio sincero, garbato, documentato, alle figure femminili che hanno contribuito alla “vita” del popolo Sahrawi si narra di mari lontani, di conchiglie della memoria, di tende accoglienti e di tazze di thè, di amicizie possibili, di geografie impossibili che si sostituiscono ad una cartografia in cui i confini sono tracciati da un potere sordo, despota e avido. Fili che si intrecciano per raccontare una storia di donne, di bambine, di sogni e di speranze.
Sabrina scrive di Aminatou e di Batika, di Mariem e di Jamila, delle ONG e di ciò che ha visto nel viaggio che l’ha portata davvero nella khaima, viaggiatrice attenta che non si spaventa di fronte alla guetma. La tempesta di sabbia passa, la sofferenza del popolo Saharawi rimane.
Nel libro, che dichiara il dolore di una vita negata, c’è la speranza del cambiamento:
“Luna rossa, mezza luna / Oltre il muro c’è una duna / C’è una terra che mi manca / C’è il mio mare, riva bianca/ Mezza luna, luna rossa / Fa che libera io possa / Ritornare alla mia terra / Nel mio mare, senza guerra”.
Silvana Sola

lunedì 22 giugno 2009

Per una letteratura sostenibile

C’è stato un tempo felice in cui ogni libro nuovo era accolto con entusiasmo! Dieci anni fa era viva una collana chiamata “Frontiere” che pubblicava ottimi libri per adolescenti. Qui leggemmo per la prima volta Aidan Chambers, i romanzi della Smadja, ancora qui L’assente di Jan De Zanger, un capolavoro tradotto da Domenica Luciani. L’inserimento di giovani scrittori italiani fu molto gradito ed in particolar modo quello di Deborah Gambetta il cui Viaggio di maturità regalava agli adolescenti un road-racconto, scritto in un buon italiano da cui il cinema italiano avrebbe potuto ricavare un buon film, in concorrenza con le tante proposte francesi, per citare una cinematografia europea che alla scuola e agli adolescenti ha sempre guardato con interesse. Erano tempi felici per la lettura di qualità, tempi non ancora bisognosi di volumoni gonfi di pagine. Quei romanzi tenevano il fiato di poco più di cento pagine (bella l’idea di siglare una collana per adolescenti “Poco più di cento pagine” non tacendo le ascendenze calviniane). Forse il romanzo che più rifletteva sull’adolescenza di oggi era Celine dell’americano Brock Cole, tradotto infelicemente Una ragazza in gamba. Celine era davvero in gamba nel fronteggiare adulti non sempre all’altezza; doveva fare tutto da sé, compreso il tema su Holden Caulfield, scrivendone con entusiasmo per non deludere il professore che aveva il culto di Salinger (culto ancora vivo anche nei nostri licei). La ristampa di Viaggio di maturità in EL ci rallegra e ci fa sperare per il futuro nel recupero e nel riciclaggio di buoni libri.

Staff Libreria Giannino Stoppani

venerdì 19 giugno 2009

Rodari & Testa

Si diverte a stupirci Gianni Rodari ne Lo Zoo delle storie, uno zoo in cui si alternano orsi ciechi ed elefanti ficcanaso, cervi altezzosi, gatti sacri, balene gialle e umani, semplici e no

rmalissimi umani. Vorremmo tutti conoscere quel Re Coniglio I, noto ai più come unico esemplare tra i roditori ad avere portato lo scettro e la corona da Re della Foresta. “Nei libri di storia egli è ricordato come Re Coniglio Primo e Ultimo.” Accompagnano i testi le bellissime immagini di Fulvio Testa, pittore e illustratore che vive e lavora tra Verona e New York. Importante matita italiana presente nel catalogo Rodari Fullcolor, il recente volume dedicato ad una selezione degli illustratori di Gianni Rodari dal

1990 al 2009, che accompagna una mostra itinerante.

Testa ha colto lo spirito dei racconti di Rodari, li ha accesi, dando vita alle immagini in un perfetto equilibrio di narrato e di figure. Il libro è presente nel catalogo El, Emme, Einaudi Ragazzi, il gruppo editoriale che cura l’opera completa del più grande autore italiano per ragazzi del ‘900.

Silvana Sola

Foto: Alessandro Monti


giovedì 18 giugno 2009

God save the green

Uscito a febbraio per Salani e già in attivo di due ristampe, L’insalata era nell’orto è vivificante, salutare, prezioso come l’aria, il sole, la pioggia, il vento. Ne è autrice Nadia Nicoletti, maestra elementare nelle montagne del Trentino. Racconta Nadia: “A casa avevamo un giardino molto semplice: le rose, qualche margherita, le dalie, le peonie.
A primavera i narcisi. Uno dei ricordi più belli è legato alla scuola materna.
A primavera tutti noi bambini andavamo nell’orto della scuola a coltivare un pezzettino di terra. Ricordo ancora quei momenti: con il cappellino bianco e il grembiulino, era una festa!”
Il manuale è ricco di informazioni per chi voglia fare un orto con i bambini, a scuola e nel tempo libero ed è presentato da Pia Pera e da Paolo Pejrone. Ci ha fatto piacere vedere Michelle Obama lavorare con i bambini per l’orto alla White House e abbiamo letto della sua opera di convincimento nei confronti della Regina nel Regno Unito. Guardiamo con sempre maggior simpatia alla Regina che già aveva conquistato il nostro affetto all’epoca del delizioso libro di Bennet. Nadia è venuta a Bologna il 18 aprile per il programma Fieri di leggere ed ha parlato di piante, erbe e fiori allo spazio lettura Bibliò. (Grazie!)
Grazia Gotti

mercoledì 17 giugno 2009

Una ventata di baloon da RCS

La RCS da un anno a questa parte ha iniziato a rispolverare lo scaffale di fumetti per i ragazzi, un settore che in Italia é poco frequentato e poco considerato. Nel 2008 la Rizzoli ha riproposto, trasponendoli in bande-dessinée, alcuni suoi successi letterari: uno per tutti, Per questo mi chiamo Giovanni, illustrato da Claudio Stassi. Ha presentato, in versione manga, due classici del teatro inglese: Amleto e Romeo e Giulietta. Nel maggio scorso, con la Lizard, ha pubblicato Sandokan. I pirati della Malesia, un inedito appena riscoperto, del maestro veneziano, Hugo Pratt, che come per l’altro classico, L’isola del tesoro, è affiancato per la sceneggiatura dal grande Mino Milani.

Ora, la Fabbri, ha appena edito due volumi dell’asinello occhialuto, Ariol, un personaggio creato per i lettori più piccoli da Emmanuel Guibert e Marc Boutavant. I due autori francesi hanno dato vita ad una serie di storie brevi che hanno per protagonisti animali umanizzati, che ripercorrono le tappe classiche delle avventure d’infanzia: la scuola, gli amici, la famiglia, gli idoli, le passioni.
Ariol, lo scanzonato asino blu si candida degnamente a far parte della galleria dei classici contemporanei come le petit Nicolas, Manolito quattrocchi o gli inglesi Lola e Charlie.
David Tolin

martedì 16 giugno 2009

La luna è più bella riflessa nell'acqua

Grazie all’antica tecnica dell’incisione ad acquaforte le pagine ingiallite di questo albo illustrato, edito da Kite edizioni, ci regalano un autentico erbario, piante acquatiche, bulbi fioriti, erbe aromatiche e selvatiche si descrivono compiutamente in tutte le loro parti. A cominciare dalle radici, per salire sulle foglie e arrivare fino in cima alle corolle dei fiori i segni scavati dall’acido sulla lastra di rame tracciano le forme dei petali, i volumi dei boccioli, gli sfilacci delle radici e, assieme ai nomi scientifici in latino, tutto è, secondo natura, puntualmente descritto.
Rana e Anatra sono nate da poco sulla riva dello stagno e abitano questo ampio catalogo arboreo, ridono, giocano, si rincorrono e sono, soprattutto, grandi amiche.
Alla sera sotto i Giacinti Stellati, si sdraiano a guardare la Luna, immaginano di esplorarla e di conquistarla. Questo grande desiderio spingerà Anatra, l’unica ad avere le ali, a lasciare suo malgrado Rana e a volare lassù, per cercare amici e tesori, certamente cose preziose che l’astro promette col suo luccichio.
Alberto Benevelli racconta un’amicizia vera, in cui la libertà di scegliere il proprio cammino rispetta e rafforza l’identità dando spazio e valore al momento della perdita e del dolore. Cristina Pieropan la illustra minutamente e, in una grande metafora figurata, forse, ci invita a guardare la natura delle cose, e dei sentimenti, con occhi più attenti, per ritrovarsi come Rana e Anatra, più felici di prima.
Manuela Draghetti

lunedì 15 giugno 2009

La fortuna di avere avuto Jella

“Una sera, me ne stavo seduta sulle scale tutta sola con Il toro Ferdinando di Munro Leaf sulle ginocchia, cercando di immaginare come poter acquistare alcuni libri per i regali di Natale dei bambini. Ferdinando mi diede un’idea. Ogni giorno a Berlino venivano pubblicati i quotidiani, quindi doveva esserci una grande catasta di carta da giornale da qualche parte. Se soltanto qualcuno avesse stampato Il toro Ferdinando sulla carta da giornale e, ripiegando i fogli, avesse fatto un libro, il desiderio natalizio dei bambini poteva diventare realtà. Pensai subito al bibliotecario di Berlino, il dottor Moser, ora direttore dell’America Memorial Library a Berlino. L’uomo si gettò a capofitto nei nostri progetti per la mostra ed era proprio l’uomo giusto! Quello stesso giorno iniziammo a buttar giù dei moduli di richiesta urgenti per le autorizzazioni del governo militare e quella notte, mentre i fiocchi di neve fluttuavano nell’aria, Il toro Ferdinando divenne Ferdinand der Stier…. Le presse tipografiche sputarono fuori 30.000 copie in una notte.”
Notizia storica tratta da La strada di Jella, pubblicato dalla casa editrice Sinnos della “pasionaria” Della Passarelli. La signora che racconta è Jella Lepman, una protagonista della storia della lettura europea e mondiale. Mandata ad occuparsi delle donne e dei bambini in una Germania distrutta, pensa la ricostruzione a partire dai più piccoli: si rivolge agli editori di tanti paesi chiedendo copie per allestire una grande mostra a Monaco. La mostra ha grande successo, Jella gode dell’appoggio di Eleanor Roosevelt e, più tardi, grazie ai dollari della Rockefeller Foundation, potrà fondare la biblioteca dei ragazzi, sempre a Monaco. Ha vicino a sé, a condividere i suoi sogni e i suoi progetti, Erich Kaster, l’indimenticabile autore di Emilio e i detectives e de La conferenza degli animali. L’energia, lo slancio, la determinazione, fanno sì che in poco tempo, anche per l’apporto della grandissima editrice Bettina Hurlimann, che oltre alla sua intelligenza mette a disposizione la sua casa di Ginevra come sede per gli incontri internazionali, nasca l’IBBY (International Board on Books for Young People).
L’Italia inizialmente aderì a questa organizzazione mondiale, adesione fattiva tanto che la città di Firenze ospitò la cerimonia del Premio Andersen ad Astrid Lindgren, mentre Gianni Rodari se lo aggiudicò nel 1970. Poi eravamo scomparsi dalla scena internazionale, fino a quando una buona stella ha guidato un gruppo bolognese a rifondare l’IBBY ITALIA, e allora tutto si rimette in moto; Roberto Innocenti nel 2008 vince l’Andersen per l’illustrazione…..
Anche Il toro Ferdinando è ritornato, ripubblicato dall’editore Excelsior 1881. All’Italia non mancano le persone di buona volontà, mancano le signore Roosevelt e le Fondazioni Rockefeller.
Ps: scrivendo questo post mi sono imbattuta in un cartone del Toro Ferdinando di Walt Disney del 1938, visibile qui in spagnolo..
Grazia Gotti

venerdì 12 giugno 2009

Polvere di Libano

Le elezioni parlamentari in Libano si sono concluse da pochi giorni: gli elettori hanno premiato la coalizione filo-occidentale “14 Marzo” guidata da Saad Hariri, il leader sunnita, che, a urne chiuse, ha affermato che “in queste elezioni non ci sono né vincitori, né vinti. Ha vinto il Libano”.
Vince il Libano, con la sua storia fatta di luci e ombre, o meglio, vincono i libanesi con il loro carico di vita, con il desiderio di normalità, di continuità e non di frammenti, nel libro La bambina di polvere, uscito per i tipi di Mondadori. Si chiama Ruba la protagonista e sta varcando una sottile linea d’ombra che la porta dall’infanzia verso l’età adulta. Vive in un villaggio cristiano alla periferia di Beirut, si tappa le orecchie per attutire il rumore delle granate, prende l’autobus, va a scuola quando la guerra civile glielo consente, trema per le sorti del fratello, guarda sconsolata il padre seduto sulla poltrona in ombra.
E poi fa domande, è curiosa, vuole capire cosa sta succedendo, vuole sapere perché suo padre è come un “cactus immobile in un vaso pieno di terra arida e spaccata”.
Basterà l’acqua di più caraffe, assieme alla presenza viva di una famiglia che non si arrende, a rimettere in moto un uomo che esce da un deserto dell’anima?
Ruba pensa di sì.
Primo romanzo di Nathalie Abi-Ezzi, libanese che vive nel Kent, pubblicato in lingua inglese nel 2008, è stato già tradotto in tedesco, in olandese, in lituano e in spagnolo.
Silvana Sola

giovedì 11 giugno 2009

Un Gorilla per Ambasciatore


Anthony Browne è il nuovo Ambasciatore inglese dei libri per bambini. Il governo lo incarica di promuovere i libri nei prossimi due anni sostenendolo con un assegno per conferenze, viaggi, iniziative. Autore di picture books, Anthony si adopererà per sottolineare l’importanza dell’albo illustrato, principe dei libri per bambini.
Nell’estate del 1990 ho incontrato Anthony a Londra negli uffici della casa editrice Walker Books, una vecchia fabbrica ristrutturata dal geniale Sebastian Walker, editore indipendente.
Conoscevo il suo magnifico Gorilla che Rosellina Archinto aveva prontamente tradotto nel 1983, e con Tiziana Roversi avevo potuto ricostruire la sua bibliografia nelle librerie londinesi. La nostra preferita, in quella torrida estate, l’estate delle Falkland, era Waterstone di Charing Cross, dove lavoravano giovani librai strepitosi. Uno di loro era Dylan Horrocks, neozelandese, che oltre a fare il librario disegnava fumetti. Ora è noto per il suo bellissimo Hicksville, tradotto in francese e in italiano. Dylan si appassionò alla nostra ricerca e insieme preparammo la mostra sugli illustratori inglesi che si tenne nel 1991 in occasione della Bologna Children’s Book Fair.
Le due immagini sono tratte dal catalogo PICTURES (italiano/inglese) con introduzione di Antonio Faeti, schede illustratori di Dylan Horrocks e immagini di Anthony Browne.
Grazia Gotti

mercoledì 10 giugno 2009

Pippi a Ramallah


Il premio Astrid Lindgren quest'anno guarda al medioriente. Dopo Sonya Hartnett (Australia), Philip Pullman (Gran Bretagna) e Maurice Sendak (USA) la Principessa Victoria di Svezia ha infatti consegnato lo scorso 2 giugno il prestigioso premio al Tamer Institute for Community Education, una organizzazione indipendente attiva da oltre vent'anni a Ramallah e nella West Bank nel campo della promozione della letteratura per l'infanzia. Queste le motivazioni del premio: With perseverance, audacity and resourcefulness, the Tamer Institute has, for two decades, stimulated Palestinian children's and young adults' love of reading - and their creativity. Under difficult circumstances, the Institute carries out reading promotion of an unusual breadth and versatility. In the spirit of Astrid Lindgren, the Tamer Institute acknowledges the power of words and the strength of books, stories and imagination as important keys to self-esteem, tolerance and the courage to face life.

lunedì 8 giugno 2009

Una bottiglia israeliana nel mare di Rimini

Aveva scritto Quand’ero soldato uscito in Italia per i tipi di Mondadori, nel 2003. Si chiama Valérie Zanetti, è francese, vive in Israele e dallo stato di Israele ha raccontato la sua esperienza nei ranghi dell’esercito, ha raccontato il suo essere ebrea con orgoglio e profonda adesione. Ma i suoi racconti hanno anche aperto piccole brecce, hanno insinuato dubbi scritti con l’inchiostro simpatico. Nel nuovo libro, presente nel catalogo Giunti, Una bottiglia nel mare di Gaza, si racconta il desiderio dell’incontro, della comunicazione, una comunicazione che, nell’era delle tecnologie più avanzate, parte da un messaggio chiuso in una bottiglia. Ma sarà la mail che terrà vivo il dialogo tra il mondo ebraico e quello palestinese, la rete racconterà verità e bugie, sentimenti, rabbia, attese, delusioni e speranze. Lo farà con un carteggio che ricorda i biglietti lasciati dietro la lavagna, che citerà, senza farlo, quell’indovinami, scoprimi, sappimi, che fece di Ciao, tu, un libro unico. Valérie parla del suo popolo e del popolo vicino, dialoga con la storia, quella che ha visto l’omicidio di Yitzhak Rabin, gli attentati agli autobus, le case distrutte e la paura, filo rosso di condivisione, da entrambi i lati delle barricate, con la quale dividere la giornata. E’ testimone dell’oggi Valérie Zanetti, e si interroga sul sogno dei padri, sul processo di pace che Rabin aveva messo in moto, sulla vita dei palestinesi dichiarati stranieri nella propria terra. Pensieri lasciati dentro ad una bottiglia per dichiarare che all’utopia non si rinuncia come ci aveva suggerito Illich, e che nell’utopia dichiarata dalla parola scritta, c’è il sogno del cambiamento che il romanzo mette in moto. Sarà interessante incontrare Valérie Zanetti a Rimini, in occasione del Festival Un mare di libri, direttamente a lei potranno essere fatte le domande che i suoi scritti suggeriscono.
Sabato 13 giugno, Teatro degli Atti, Rimini, ore 18

Silvana Sola

venerdì 5 giugno 2009

Maria e i braccialetti

Nel sito della casa editrice spagnola Astiberri ediciones, nella sezione autori, la descrizione di María Gallardo recita più o meno così: María Gallardo vive a Las Palmas de gran Canarias e ha dodici anni. Possiede una abilità fuori del comune, quella di ricordare un gran numero di nomi di persone conosciute anche solo per pochi minuti.
Marìa è la protagonista di Maria e Io, uscito in Italia per la bolognese Comma22, albo a fumetti in cui il padre di Marìa, l'illustratore Miguel Gallardo, racconta con trasporto e passione le giornate di vacanza passate assieme alla figlia dodicenne, una simpaticissima bambina autistica “unique just everyone else”.
Chi conosce davvero Marìa la ama, tutti i vicini di casa le vogliono bene, diverso è invece il rapporto con la grande massa di turisti (in maggioranza tedeschi) forniti di braccialetto all inclusive che, spiazzati e a volte infastiditi dal comportamento di Marìa, assumono atteggiamenti che feriscono profondamente il padre-disegnatore....
A tratti vero e proprio vademecum illustrato sull'autismo, a tratti profondissima indagine "sociologica" sul rapporto con la diversità, molto spesso semplicemente una bella e lunga dichiarazione d'amore di un meraviglioso padre nei riguardi della propria figlia, questo libro fa ridere, fa pensare, fa capire, e a volte fa male.
Antonio Gotti

mercoledì 3 giugno 2009

Leprotti CLASSICI

Giana Anguissola è una grande scrittrice italiana. Chi abbia letto Violetta la timida, Priscilla, Gli eredi del circo Alicante, Il Signor Serafino, per citare i titoli ancora in commercio, lo sa.
Per la collana mondadoriana “La lampada” aveva scritto e disegnato la favola Chi sarà il nuovo re dei leprotti?, un racconto che poggia sulla “ questione morale”.
Il vecchio re se ne è andato, i leprotti lo piangono sotto la grande quercia. Chi sarà il nuovo re? I leprotti sono chiamati a scegliere, a“ votare”, chi si è distinto per sincerità, astuzia, coraggio, e giustizia. Gambalesta è un finto sincero, un finto astuto, un finto coraggioso, un finto giusto. Fortunatamente l’imbroglio sarà scoperto e la tribù dei leprotti potrà eleggere il più saggio.
Andiamo quindi a votare e invece che turarci il naso usiamo i polpastrelli per sfogliare le pagine di questo classico, rinverdito dalle illustrazioni della giovane Francesca Massai.

lunedì 1 giugno 2009

Bambini "non italiani"

Già nel 1994 Giuseppe Caliceti ci invitava a porre ascolto alle storie dei Rachid, dei Nabil, dei Mustafà, degli Omar, delle Sheela, dei Peter, bambini e ragazzi non italiani frequentanti le scuole italiane. Nell’introduzione a Marocchino! Storie italiane di bambini stranieri, Edizioni E.Elle ( fuori commercio, ma rintracciabile in biblioteca) Giuseppe scriveva: "Considerando ogni bambino, italiano o straniero che sia, una persona ancor prima che un problema, è possibile accorgersi di quanto possa essere preziosa e stimolante la sua presenza, specie in una scuola elementare che nonostante i Nuovi Programmi e tutte le loro contaddizioni rimane in larga misura affidata al proverbiale buon senso del proprio personale docente e non docente." Nel 1995 Caliceti tornava in libreria con Rachid, un bambino arabo in Italia, edito da Einaudi Ragazzi, anche questo fuori commercio e disponibile in biblioteca. Dal 1995 molti più bambini non italiani siedono sui banchi di scuola, e le loro storie sono occasioni di riflessione per ognuno di noi. Siamo davvero grate a Giuseppe per il suo lavoro e invitiamo tutti a mettersi in ascolto delle storie di prossima pubblicazione presso l’editore Feltrinelli.

( scarica il pdf dell’invito)